Come sempre il diario liberale analizza la settimana. Senza peli sulla lingua e senza preferenze. Chi deve essere criticato lo sarà, chi deve essere elogiato lo sarà. A partire dalla difesa dei bambini. Perché nessun bambino è di destra o di sinistra.
Nella prima repubblica PCI e MSI, seppure di idee diverse, erano ugualmente avversari della DC e dei partitini laici

Facevano un’opposizione incessante, essendo i programmi politici totalmente differenti, addirittura opposti. Eppure né comunisti né post fascisti, pur criticandole, non boicottavano mai le leggi. In Parlamento cercavano di migliorarle con i loro emendamenti. Si deve al PCI il Sistema Sanitario Nazionale. Mentre il MSI determinò l’elezione di Segni e poi di Leone al Quirinale. Non c’erano i disfattisti. Negli anni ‘80, quando l’Italia era funestata dal terrorismo interno, sia rosso che nero, tutti furono concordi nel reprimerlo. Fu grazie a quell’unità che lo sconfissero. Accadeva meno di 40 anni fa.
I nostri figli sono preziosi e li proteggiamo dai pericoli. Quelli dei migranti non valgono nulla. Pazienza se muoiono

Nessun bambino è di destra o di sinistra. Non sono nemmeno bianchi o neri. Eppure l’iconografia razzista, benché religiosa, ritrae Gesù sempre biondo. Essendo mediorientale, invece, doveva avere la pelle olivastra. Probabilmente come quel bimbo siriano morto assiderato al confine bielorusso con la Polonia. Aveva appena un anno e mezzo, E non sarà il solo perché i figli di chi vive in condizioni disumane sono fragili come i nostri. Ma non hanno gli stessi diritti, solo quello di soffrire, neppure di vivere. Chiusi i corridoi umanitari, nessuno può soccorrere feriti e moribondi. Vergogna!
La vera intenzione è abolire la scuola in modo che gli ignoranti – bella riserva di voti – non si sentano più discriminati

Del resto, tutti hanno il diritto di non sapere, anche gli elettori non solo chi fa politica. I privilegi debbono essere di tutti o di nessuno. Ma non sanno come fare. Sono più bravi a criticare che creare. Persino distruggere gli viene difficile. Non è il primo tentativo. Ce ne sono stati diversi in passato. Ancora oggi si continua a tentare. Un bel colpo sulla cultura è l’imminente l’abolizione dello scritto alla maturità. Ci sarà il vantaggio di evitare gli imbarazzanti errori nei quesiti. Il passo successivo sarà la soppressione degli orali. Tanto, ora che di trova tutto su internet che bisogno c’è di studiare?
A una deputata no vax è consentito l’ingresso a Montecitorio, ma non in aula

Significa che non può contagiare i colleghi, ma i cittadini, sì. Di indossare la mascherina non se ne parla nemmeno. Fu persino espulsa dal M5S dove era stata eletta. Perché un giorno disse che la vaccinazione obbligatoria dei bambini era un genocidio di innocenti. Era una donna colta e normale finché scoprì che andare controcorrente era l’unico modo per ottenere una visibilità che altrimenti non avrebbe avuto. Come i sanitari in cerca di popolarità. Persino il figlio di Bob Kennedy, che nessuno si caca in USA e viene a fare il ribelle da noi. Ma i parlamentari non dovrebbero dare l’esempio?
Sono tante le autorità di garanzia che dovrebbero tutelare gli interessi e i diritti del cittadino, ma sono solo teoriche

In realtà, tutelano gli interessi dei più forti, liberi di sfruttare l’impotenza degli utenti. Le compagnie aeree impongono regole infischiandosi delle esigenze dei viaggiatori. I contratti vocali di Sky si prestano a continue trappole economiche. Spuntano penali fittizie per termini non rispettati. Mentre un’onesta più attenta vigilanza imporrebbe di comunicare le scadenze. Nuove pay-tv ottengono l’esclusiva di partite di calcio senza alcun controllo su efficienza e tecnologia spesso inadeguate. Ma hanno già incassato milioni dagli abbonamenti. Chi beneficia della funzione inesistente del garante?
Si dice “Tanto, paga lo Stato”, cioè Pantalone, che, poi, sono i cittadini. Siamo stati appena multati di trenta milioni

È stata la Corte di Giustizia europea. Le nostre fognature non sono adeguate. Non è la prima volta e purtroppo neppure l’ultima. Anche se adesso c’è il ministero della Transizione Ecologica, addirittura guidato da un uomo di Draghi, non rispettiamo la normativa contro l’inquinamento delle acque e la sicurezza del territorio. Sono 70 gli agglomerati urbani rilevati dall’UE sprovvisti di fognature e impianti di depurazione. Ma, in realtà, sono molti di più. Pagheremo altri 30 milioni ogni 6 mesi di inadempienza. Anche per questa negligenza a ogni stagione delle piogge l’Italia annega nel fango.