Sarebbe probabilmente la soluzione del problema su cui annaspano il governo e la scienza. Certo, c’è il rischio di scontrarsi con i no vax, che ci sono continuamente e senza neppure l’autorizzazione per manifestare. Sarebbe un confronto impari, nonostante il numero dei vaccinati sia quattro volte maggiore. Però, sono persone pacifiche, non aggressive, rispettose della scienza e delle regole democratiche e nelle loro file non ci sarebbero scalmanati facinorosi né sovversivi.
Vaccinati contro no vax
Purtroppo, mentre per ora sembra un paradosso, prima o poi dovranno essere proprio i vaccinati a convincere i no vax. Finora non ci è riuscito nessuno, essendoci dietro le proteste interessi politici e ad aizzarli – come molti episodi hanno dimostrato – ci sono guerrafondai di professione.
I paradossi dei no vax

L’unica ragione che i no vax sanno addurre, essendo evidente l’efficacia e la necessità del provvidenziale vaccino, è di non sapere che cosa contenga e la rabbia nei confronti delle multinazionali che si stanno arricchendo. Ma la Pfizer – ora anche altre industrie farmaceutiche – si arricchì anche quando mise sul mercato il Viagra. Tutti si affrettarono ad acquistarne senza proteste né chiedersi se fosse stato testato a sufficienza e quale sostanza provocasse la maggiore eccitazione.
Che i vaccinati si sollevino

È vero che nei cortei degli anti no vax ci sarebbero pure molti anziani e persino persone malandate su sedie a rotelle, ma la loro discesa in campo – con le stesse riprese televisive durante manifestazioni e interviste nei talk show ai leader – avrebbe anche una capacità di persuasione. Perché alla base del problema c’è soprattutto l’anelito di visibilità con cui molti italiani pensano di risolvere le proprie frustrazioni. Interrompere continuamente gli altri – persino sapienti che è un piacere ascoltare – è una tecnica che aumenta l’interesse dei conduttori perché credono che vivacizzi la trasmissione.
Stessi diritti di esposizione ai vaccinati
Se i vaccinati avessero la stessa visibilità, agli esibizionisti non sarebbe necessario essere no vax, condizione che mette anche a rischio la salute.
Scendiamo in piazza anche noi

È una soluzione che sembra paradossale, ma funzionerebbe. Scendiamo in piazza anche noi per non lasciare il primo piano solo a chi rifiuta il vaccino. Facciamogli vedere che non serve più dissentire per apparire. Ci si riesce anche seguendo i consigli degli scienziati e le indicazione delle autorità. Il grande vantaggio non è solo di salvare la vita, ma si evita anche la figura di merda quando i reduci dalla manifestazione violenta contro la schiavitù e l’anelito di libertà si presenta in ospedale mendicando assistenza.