“Il naso di un cane è un prodigio di ingegneria, e ci rammenta che là fuori esiste un mondo che non ci sarà mai dato di conoscere, almeno non come esseri umani.” Roger Caras.
È risaputo a tutti quanto potente e incredibile sia l’olfatto del cane, il senso che esso sviluppa per primo alla nascita, che usa maggiormente e che gli permette di conoscere il mondo. Rispetto ad esso l’olfatto umano risulta assolutamente limitato, e noi non immaginiamo neppure lontanamente la quantità di odori e di informazioni che Fido può percepire e raccogliere attraverso il proprio naso. Entriamo allora nell’universo del super olfatto dei cani e scopriamo perché è dovremmo lasciarli annusare un po’ in giro!
L’olfatto

La finestra sensoriale del cane rispetto a quella dell’uomo
Il cane sviluppa e utilizza i sensi in modo molto diverso dal nostro. In ordine di importanza per il cane vi è: 1. Olfatto al primo posto (di cui poi parliamo nel dettaglio). 2. Udito: è 4 volte più sensibile rispetto a quello umano, percepisce molte più onde sonore e capta gli ultrasuoni. 3. Vista: il cane ha la capacità di mettere a fuoco gli oggetti e di distinguerli a circa 6 m di distanza (l’uomo almeno a 25 m), distingue meglio gli oggetti in movimento e vede abbastanza bene anche di notte. Distingue i colori anche se in modo più sbiadito rispetto a noi. 4. Tatto: attraverso il cuscinetto nasale e le vibrisse (baffi, ciuffi sopraciliare, ciuffi labiali) i cani migliorano le percezioni olfattive e visive, ad esempio andando a conoscere meglio la forma e la consistenza degli oggetti esplorati, l’intensità del vento e lo spostamento delle masse d’aria. 5. Gusto: è un senso secondario in quanto su di esso prevale l’olfatto: se un cibo non ha un buon odore non vale la pena di assaggiarlo!
Nell’uomo
Per l’uomo invece le cose sono parecchio diverse, usando maggiormente 1. la vista, poi nell’ordine 2. l’udito, 3. il gusto, 4. l’olfatto e 5. il tatto. L’olfatto, quindi, per noi, scende ben al quarto posto per uso e importanza. L’olfatto del cane Il naso dell’uomo possiede circa 5 milioni di ricettori olfattivi. Vi sembrano tanti? Beh tenetevi forte, perché in confronto a loro siamo dei pivellini: i cani, a seconda della razza, ne possiedono da 100 milioni a 220 milioni!
Cosa ha il cane in più di noi

Ma non è finita qui: Fido possiede un organo in più rispetto a noi (o meglio, ce l’abbiamo ma non è funzionale), l’apparato VOMERONASALE, o organo di Jacobson, un piccolo canale posto sotto al palato che permette al cane di percepire anche i FEROMONI. Che cosa sono? Macromolecole odorose emesse da diverse ghiandole (le perianali, le vaginali, le sudoripare ecc.) presenti in tutti gli esseri viventi, che possono dare molte informazioni sullo stato d’animo dell’animale: se si sente appagato e rilassato, o allarmato e preoccupato, o arrabbiato, o disponibile, o ammalato ecc. È insomma un eccezionale strumento di comunicazione per gli animali! Inoltre il tartufo di Fido possiede una “intelligenza olfattiva selettiva” che gli permette di discriminare e selezionare i diversi componenti di una miscela di odori. Ha memoria per gli odori già sentiti, riuscendo a riconoscere persone e animali che ha precedentemente incontrato o luoghi in cui è già stato. Riesce addirittura a percepire i nostri stati d’animo e il nostro umore grazie ai cambiamenti chimici che avvengono nel nostro corpo, o a captare l’arrivo di un temporale annusando l’aria, o a sentire la presenza di un individuo anche se molto distante.
Quante informazioni!
Attraverso gli organi nasali i cani riescono, quindi, a conoscere moltissimo di quello che succede intorno a loro. Durante la passeggiata essi captano una miriade informazioni che riguardano chi è passato di là, e a loro volta lasciano quelle riguardanti loro stessi. Possono capire, ad esempio, che animali hanno fatto quel percorso, se erano maschi o femmine, giovani o anziani, il rango, se erano nervosi, impauriti o rilassati, lo stato di salute, probabilmente anche cos’avevano mangiato, se ci sono disponibilità per un accoppiamento, se c’è qualche possibile pericolo in giro e molto altro.
Un universo da immaginare e interpretare

Capite adesso perché i cani hanno sempre il naso piantato a terra o teso in aria?
A me fanno impazzire quando muovono le narici alla ricerca di odori e di informazioni. Chissà cosa sentono!! Pensate che immenso universo riescono a captare con quel tartufo! Purtroppo noi possiamo solo immaginarlo….. e immaginare potrebbe essere un bellissimo gioco da fare quando siamo con loro, interpretando le loro espressioni e fantasticando sul loro mondo fatto di mille sfaccettature di odori. Dio se potessero parlare! Se le mie Blue e Kiss potessero raccontarmi quello che sentono quando annusano l’aria, un oggetto, un altro cane o semplicemente per terra. Quante storie mi descriverebbero, quante cose inafferrabili potrei capire, quanti dettagli curiosi mi narrerebbero su ciò che sentono, quanti gossip sugli altri cani passati di qua!
Lasciateli annusare!
Lasciate quindi che il vostro cane annusi liberamente quando siete in giro. Impedirgli di usare l’olfatto vuol dire non permettergli di informarsi sull’ambiente in cui vive, provocando incertezza e paura. Sarebbe come se qualcuno vi costringesse a camminare con una benda sugli occhi: come vi sentireste?

Logicamente la sua voglia di annusare non dovrà provocarvi il distacco del braccio da quanto tira a guinzaglio: sta a voi trovare il giusto compromesso e mantenere sempre quella “connessione” tra di voi, perché la passeggiata è una attività condivisa che deve rimanere piacevole per tutti.