L’ultima volta che Ucraina e Svezia si sfidarono a cantare vittoria furono i primi, anche in quell’occasione il match si concluse 2-1 e a deciderlo fu Shevchenko, autore di una doppietta nel giro di pochi minuti. L’ex Milan, anche se in una veste diversa, si è rilevato ancora protagonista e se in quell’europeo la vittoria non servì a passare la fase a gironi, oggi può festeggiare la qualificazione ai quarti di finale.
Le mosse vincenti di Shevchenko
Shevchenko sorprende tutti lasciando fuori Malinovsky, apportando cambiamenti tattici dopo la deludente partita contro l’Austria. Largo a sinistra si vede infatti Zinchenko, che sin dai primi minuti riceve molte indicazioni dall’ex Milan. L’allenatore dell’Ucraina vuole che il numero 17 attacchi l’area di rigore avversaria e poco dopo la metà del primo tempo proprio un suo tiro al volo vale il vantaggio. L’azione nasce da Shaparenko, uno dei più attivi nella prima frazione, che allarga a destra nella zona di Karavaev, bravo a vedere Yarmolenko dentro l’area di rigore. Il capitano ucraino d’esterno mette in mezzo un pallone che attraversa il cuore centrale dell’area di rigore per poi finire sulla sinistra da Zinchenko, che è letale nel trafiggere Olsen di prima.
Il pareggio della Svezia
La Svezia reagisce affidandosi ai suoi giocatori più forti, Isak e Kulusevski si cercano e da un loro fraseggio nasce l’1-1. A realizzare il pareggio è Forsberg (quarta rete ad Euro2020), che riceve il passaggio di Isak e dopo uno stop di preparazione al tiro conclude violentemente in porta. A spiazzare Bushchan è decisiva la deviazione di un difensore ucraino.
Shevchenko gioca bene le sue carte ma la Svezia risponde
Il secondo tempo vive di fiammate da una parte e dall’altra, con la Svezia più propositiva ed equilibrata. Il primo vero squillo è dell’Ucraina, brava a sfondare sulla destra con Yarmolenko che scarica dietro per Sydorchuk, la cui conclusione bacia il palo di destra. Stessa sorte, ma doppia, per Forsberg, che prima al 56’ prende anche lui il palo destro e poi al 69′ vede spegnersi sulla traversa un tiro a giro perfetto. Gli ultimi minuti sono segnati dalla paura ed entrambe le squadre accettano il pareggio, che porta le due nazionali ai supplementari.
I cambi
Nell’extra-time, come successo nei minuti finali del secondo tempo, il gioco è molto spezzettato e gli allenatori usufruiscono dei tanti cambi ancora a loro disposizione. Sheva toglie un giocatore importante come Yaremchuk e inserisce Besedin, mentre Andersson rinnova l’attacco, affidandosi alla coppia Berg-Quaison e sostituendo Isak e Kulusevski.
L’espulsione
Al 97’ la partita potrebbe prendere una direzione precisa, una follia di Danielson lascia infatti gli svedesi in inferiorità numerica. Il centrale svedese commette un bruttissimo fallo su Besedin, costretto subito ad uscire, che manda Orsato all’on field review e lo porta a cambiare il colore del cartellino, dopo aver scelto il giallo in un primo momento. Negli ultimi minuti l’Ucraina può affidarsi ad un Malinovsky entrato solamente al 61’ e quindi fresco, le azioni più pericolose della squadra di Shevchenko passano infatti dai suoi piedi e dalle sue imbucate.
Shevchenko teme i rigori ma Dovbyk regala la vittoria
Obbligati dalla situazione, gli svedesi puntano esclusivamente ad arrivare ai calci di rigore e quando possono perdono sempre tempo. L’obiettivo della squadra di Andersson sfuma nel recupero, quando un perfetto traversone di Zinchenko trova la testa del nuovo entrato Dovbyk, che alla sua terza apparizione in nazionale segna la rete più importante della sua carriera. Dopo essere stata ripescata come quarta migliore terza, l’Ucraina agguanta negli ultimi minuti del supplementare uno storico quarto di finale. Sabato sera, all’Olimpico di Roma, l’avversaria dell’Inghilterra sarà infatti l’Ucraina di Shevchenko.