Due grandi campioni di due discipline sportive completamente diverse accomunati da un grande sogno, partecipare ai prossimi giochi olimpici di Tokio. E un sogno in cui l’età d’oro non ha età.

La prima senza età
La prima, Federica Pellegrini, proprio pochi giorni fa questo sogno l’ha visto realizzarsi a Riccione nel corso dei campionati italiani di nuoto, dove per l’occasione ha vinto il suo 129° titolo italiano centrando l’oro sui 200 stile libero (sua distanza preferita) e con il tempo di 1’56”69 ha ottenuto il “pass” per i giochi giapponesi e sarà la sua quinta olimpiade. Dopo mesi di grande tensione dovuti anche al COVID che l’ha tenuta lontana dalla piscina per parecchio tempo è tornata alla ribalta nonostante ad agosto compirà trentatré anni e per una nuotatrice non sono pochi.
Il secondo che sfida l’età

L’altro grande campione che sogna di essere ancora protagonista ad una olimpiade è l’altoatesino Alex Schwazer, che vinse la medaglia d’oro sui 50 chilometri di marcia alle olimpiadi di Pechino nel 2008. Per lui una storia molto diversa intrisa di trionfi e cadute. Una storia di positività al doping confessata nel 2012 e dopo tre anni quando tutto sembrava essere passato arrivò la qualificazione ai Giochi di Rio del 2012, ma sul filo di lana venne nuovamente sospeso e niente olimpiadi. Un lungo periodo di buio poi grazie anche e soprattutto alla nuova compagna Kathrin conosciuta nel 2015 e dalla quale ha avuto una bambina nel 2017 di nome Ida, poi si sono sposati nel 2019 e l’anno dopo è nato anche Noah. Ha ripreso ad allenarsi con costanza e anche ad allenare atleti dilettanti.
Quest’anno il tribunale di Bolzano (lo scorso mese di febbraio) l’ha assolto dicendo: “L’urina è stata alterata per incastrarlo.” A questo punto Alex Schwazer punta ai Giochi olimpici di Tokio con l’appoggio del CONI, Fidal e anche del Parlamento. Avrà quasi trentasei anni ma sicuramente tanta voglia di vincere per dimenticare il recente passato.
Quando l’età non è un problema

Ecco due campioni diversi ma accomunati da un’età non più giovanissima, soprattutto per gli sport di fatica. Però se diamo un’occhiata all’età anagrafica di tanti campioni attuali ci accorgiamo che i tempi sono cambiati, ovvero oggi l’agonismo ad alto livello lo vediamo anche a quarant’anni. Un altro grandissimo campione che sogna le olimpiadi è lo svizzero Roger Federer, forse il più grande tennista di tutti i tempi capace di vincere venti slam, tra questi otto volte Wimbledon. Lo svizzero ad agosto compirà quarant’anni, un’età proibitiva per il tennis uno sport dove il fisico conta tantissimo. Eppure proprio due settimane fa è tornato a competere agonisticamente nel torneo di Dubai superando anche il primo turno e mettendo in mostra ancora le sue doti da grande professionista. Lo stesso spagnolo Rafa Nadal ha raggiunto i trentacinque anni.
Gli evergreen nel calcio

Se diamo un’occhiata anche in altri sport troviamo un elenco incredibile di “vecchietti” che sono ancora in grado di deliziare gli appassionati. Vediamo nel calcio Zlatan Ibrahimovic, quarant’anni, pare stia vivendo una sorta di seconda giovinezza tant’è che nel Milan sta facendo miracoli e la stessa nazionale di calcio svedese l’ha convocato nelle recenti qualificazioni mondiali dopo cinque anni che non indossava la maglia della Svezia. E con Ibrahimovic vengono in mente il nostro Gigi Buffon che di anni ne ha quasi quarantadue, il grandissimo Cristiano Ronaldo trentasei, il francese Frank Ribery trentasette, l’argentino Palacio trentanove, Fabio Quagliarella trentotto, il macedone Goran Pandev trentotto e l’elenco potrebbe allungarsi.
E negli altri sport?

Beh un esempio eclatante anche nel motociclismo il nostro Valentino Rossi si appresta a compiere quarantadue anni e partecipa ancora al motomondiale, nel basket il grande Lebron ha superato le trentasei primavere e nel ciclismo Vincenzo Nibali ha già compiuto trentacinque anni. Negli sport invernali vediamo nel pattinaggio di velocità Claudia Pechstein gareggiare a quarantacinque anni e nello sci di fondo il bielorusso Sergei Dolidovich con quarantaquattro anni. Insomma ci sono grandi campioni oggi e non comprimari che non sentono il peso dell’età, lo sport a grandi livelli è cambiato. Lo sport non si svolge più tra persone uguali o quasi per età e questo probabilmente grazie a cure medico-sportive di alto livello, studi scientifici e tecnologie che hanno permesso questa evoluzione. Che dire lunga vita a questi grandi campioni che fanno sognare tutti coloro che vogliono o vorrebbero cimentarsi nello sport. L’importante è che lo sport continui a brillare di luce propria…