Per Kristian Ghedina la velocità non è mai stata un problema. Ora la sua nuova sfida si chiama Campionato Italiano Legend Cars. A Castelletto di Branduzzo vicino a Pavia, Ghedina è tornato a correre con i prototipi dopo un po’ di anni di stop dal mondo dei motori. Fa parte del nel team Heroes Valley assieme ad Alberto Naska. Nella prima prova il neo papà di Cortina si è classificato 9. in Gara 1 e 5. in Gara 2 ed ora è 6 in Classifica Generale del Campionato Italiano con 44 punti (Alberto Naska è secondo con 60 punti). Erano più di 30 i partecipanti alla prima tappa del Campionato Italiano Legend Cars.

Kristian Ghedina: “E’ bello tornare in pista”
“E’ bello ritornare in pista dopo un bel po’ di tempo che non prendevo più in mano un volante da gara. Le sensazioni sono sempre belle però ti rendi conto che sei un pò arrugginito, soprattutto su un tracciato tecnico come quello di Castelletto di Branduzzo – commenta il campione di Cortina -. Ho fatto anche tre giornate di prove prima della gara dove ho preso un pò le misure, ma mi manca ancora un pò di tempo. Sempre bello scendere in pista, in gara poi ritrovi le sensazioni della competizione, sei nella mischia, sei dentro, e non ti tiri indietro. C’è gente che va forte, la gara ti crea una adrenalina incredibile, mi sono emozionato. Queste Legend Cars sono dei prototipi, sono divertentissime”.
Per gareggiare con le Legend Cars serve precisione e una guida molto pulita, sia con le scalate, che con gli inserimenti in curva, che con le traiettorie. Inoltre occorre essere molto graduale e sensibile con l’acceleratore e con le frenate nell’entrata in curva. “Perché quando sei troppo violento – continua Ghedina -, come è un po’ una mia consuetudine che deriva dallo sci, quando sei stanco, a fine gara in discesa, devi tirare fuori gli attributi perché c’è il fisico che lavora lì”.
Serve un fisico allenato
“Devi essere preparato aerobicamente per essere sempre lucido – prosegue -, e mi è capitato che quando ho uno dietro alle calcagna oppure uno davanti da andare a prendere vado a sforzare e mi viene da spingere di più, esagero e poi faccio gli errori. Quello che poi è capitato nelle gare di Castelletto, ho esagerato, ho spinto troppo e devo un pò placare la mia indole e la mia foga. Devo cercare di non strafare, devo placare i miei bollenti spiriti, era così anche quando gareggiavo in discesa”.
Il resoconto delle gare
“Ho fatto due grandi partenze, mi ha fatto un gran piacere partire bene. Anche in Gara 1 dove ero 8 dalle qualifiche fatte in Prova, ho superato subito una macchina, uno si è girato e mi sono ritrovato quinto. Se non facevo delle stupidate potevo arrivare anche quinto, però la foga, la frenesia di voler strafare, di voler esagerare quando hai uno dietro, o vuoi andare a prendere uno davanti, mi faceva sbagliare un pò le frenate, gli inserimenti in curva, le traiettorie, tanto è vero che due mi hanno superato per due miei errori, e nella terzultima curva di Gara 1 ho frenato troppo presto e quello dietro a me mi ha tamponato, mi sono girato, ho perso altre due posizioni e sono finito 9 al traguardo”.

“In Gara 2 ho fatto una partenza da paura, mi sono stupito pure io, ero 9 in griglia, ma già alla seconda curva mi sono trovato secondo, davanti a me c’era Alberto Naska, lui era avantaggiato rispetto a me e potevo chiuderlo, ma non ho voluto farlo perché siamo in team assieme, se ci tocchiamo e ci giriamo rischiamo di compromettere la gara, non ho voluto esagerare, lui ha tenuto duro, ha fatto un gran sorpasso, io ho forse mollato un attimo, mi son trovato terzo, ho fatto un bel pò di gara terzo, alla fine per altri due errori sono finito quinto”.
“Sensazioni belle, quando sei dentro alla bagarre è troppo divertente, nelle prossime piste come Adria, Misano, Varano, che saranno più veloci e meno tecniche, dove si potrà guidare, più di sensibilità senza troppe scalate, sul veloce mi dovrei trovare meglio e poi l’esperienza cresce, sono convinto di riuscire a fare qualcosa di meglio, lo spero davvero”.
Ghedina: “Naska, compagno di squadra fantastico”
“Mi trovo bene con Alberto Naska, lui è fantastico, è molto tecnico, un martello pneumatico, un orologio svizzero, è molto preciso, gli sono stato dietro pò in Gara 2. E’ molto bravo, c’è da imparare, c’è da imparare da tutti. Ci sono 4 o 5 piloti che vanno veramente forte. Cerco di sfruttare l’occasione visto che sono dentro a questo campionato, di guardare, di copiare dai forti. Alberto poi è bravissimo con tutto ciò che riguarda l’aspetto social, con telecamere, prepara sempre tutto bene, è ben organizzato. C’è solo da imparare da lui, sia nella guida perché gira tanto e ha una bella esperienza, ma anche soprattutto per quel che riguarda i social. Su questo io sono abbastanza negato e mi piacerebbe rubargli qualche trucco del mestiere”.