Le domande di adesione alla moratoria su prestiti sono oltre 2,7 milioni, per un valore di circa 300 miliardi. E arrivano a quota 136,8 miliardi le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI. I finanziamenti concessi attraverso Garanzia Italia arrivano a 21,2 miliardi, per un totale di 1.498 operazioni, di cui 1.491 semplificate e 7 ordinarie!
I risultati della moratoria prestiti

Sono questi i principali risultati della rilevazione effettuata dalla task force costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19. Di cui fanno parte Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Mediocredito Centrale e SACE.
La Banca d’Italia continua a rilevare presso le banche, con cadenza settimanale, dati riguardanti l’attuazione delle misure governative relative ai decreti legge ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’. Nonché le iniziative di categoria e quelle offerte bilateralmente dalle singole banche alla propria clientela.
Una prima analisi sulla moratoria prestiti

Sulla base di dati preliminari, al 29 gennaio sono pervenute oltre 2,7 milioni di domande o comunicazioni di moratoria, su prestiti per circa 300 miliardi. Si stima che, in termini di importi, circa il 95% delle domande o comunicazioni relative alle moratorie sia già stato accolto dalle banche. Pur con differenze tra le varie misure. Il 4% circa è stato sinora rigettato; la parte restante è in corso di esame.
L’importo delle moratorie in essere differisce da quello delle moratorie finora approvate per vari motivi. Tra cui il venire a scadenza di una parte di moratorie. Le evidenze raccolte dalla Banca d’Italia mostrano che circa i due terzi degli importi delle moratorie richieste e approvate dalle banche da marzo 2020 sono ancora in essere. Tale percentuale è più elevata per le moratorie di legge rispetto a quelle promosse dagli intermediari o loro associazioni (80 e 49 per cento, rispettivamente).
Spieghiamoci meglio
Più in dettaglio, le domande provenienti da società non finanziarie rappresentano il 43% del totale, a fronte di prestiti per 190 miliardi. Per quanto riguarda le PMI, le richieste ai sensi dell’art. 56 del DL ‘Cura Italia’ (quasi 1,3 milioni) hanno riguardato prestiti e linee di credito per 153 miliardi. Le 60 mila adesioni alla moratoria promossa dall’ABI hanno riguardato oltre 17 miliardi di finanziamenti alle imprese.
Moratoria prestiti e famiglie
Le domande delle famiglie hanno riguardato prestiti per 96 miliardi di euro. Le banche hanno ricevuto oltre 200 mila domande di sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa (accesso al cd. Fondo Gasparrini), per un importo medio pari a circa 94 mila euro. Le moratorie dell’ABI e dell’Assofin rivolte alle famiglie hanno raccolto 574 mila adesioni, per circa 27 miliardi di prestiti.
Sulla base della rilevazione settimanale della Banca d’Italia, si stima che le richieste di finanziamento pervenute agli intermediari ai sensi dell’art. 13 del DL Liquidità (Fondo di Garanzia per le PMI) abbiano continuato a crescere nella seconda metà di gennaio, a 1,57 milioni. Per un importo di finanziamenti di oltre 130 miliardi. La percentuale di prestiti erogati è in ulteriore crescita. In particolare, al 29 gennaio è stato erogato circa il 94% delle domande per prestiti interamente garantiti dal Fondo (art. 13, lettera m).
Il numero di domande

Il Ministero dello Sviluppo Economico e Mediocredito Centrale (MCC) segnalano che sono complessivamente 1.703.969 le richieste di garanzie pervenute al Fondo di Garanzia. Questo nel periodo dal 17 marzo 2020 al 9 febbraio 2021. Questo per richiedere le garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti, per un importo complessivo di oltre 136,8 miliardi di euro. In particolare, le domande arrivate e relative alle misure introdotte con i decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’ sono 1.696.376.
Pari ad un importo di circa 136,0 miliardi di euro. Di queste, 1.081.476 sono riferite a finanziamenti fino a 30.000 euro. Con percentuale di copertura al 100%, per un importo finanziato di circa 21,1 miliardi di euro. Secondo quanto previsto dalla norma, possono essere erogati senza attendere l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del Gestore e 250.190 garanzie per moratorie di cui all’art. 56 del DL Cura Italia per un importo finanziato di circa 5,3 Mld.
Moratoria prestiti ed accettazione
Al 10 febbraio sono state accolte 1.692.379 operazioni, di cui 1.684.989 ai sensi dei Dl ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’. Salgono a circa 21,2 miliardi di euro, per un totale di 1.498 operazioni, i volumi complessivi dei prestiti garantiti nell’ambito di “Garanzia Italia”. Lo strumento di SACE per sostenere le imprese italiane colpite dall’emergenza Covid-19. Di questi, circa 8,6 miliardi di euro riguardano le prime sette operazioni garantite attraverso la procedura ordinaria prevista dal Decreto Liquidità. Relativa ai finanziamenti in favore di imprese di grandi dimensioni, con oltre 5000 dipendenti in Italia. O con un valore del fatturato superiore agli 1,5 miliardi di euro.
I volumi complessivi
Crescono inoltre a 12,6 miliardi di euro circa i volumi complessivi dei prestiti garantiti in procedura semplificata. A fronte di 1.491 richieste di Garanzia gestite ed emesse tutte entro 48 ore dalla ricezione attraverso la piattaforma digitale dedicata a cui sono accreditate oltre 250 banche, istituti finanziari e società di factoring e leasing.
Qui il testo integrale ==> https://www.mef.gov.it/ufficio-stampa/comunicati/2021/documenti/comunicato_0025.pdf
La brutta notizia. Moratoria influisce sul gettito e colpisce le PI

A proseguire questa funesta situazione la notizia che le entrate tributarie sono diminuite di 41,5 miliardi di gettito in termini di competenza. E 39,7 miliardi in termini di cassa (ovvero liquidità di cassa).
Nell’ambito delle partite IVA tra chi apre e chi chiude nel 2020 il saldo è nuovamente negativo del 14,8%. Dove chi apre sono in aumento per il 42,9% di soggetti “non residenti” legato al settore delle vendite on-line.
Concludendo è oggi fondamentale concentrarsi su progetti ed iniziative finalizzate alla crescita del margine (reddito).