“Pieno sostegno al coordinatore del G20 Spiagge e presidente dei Sindaci della Costa veneta Pasqualino Codognotto per la lettera inviata ai presidenti della Repubblica Mattarella e del Consiglio Draghi nella quale viene chiesta la riapertura del turismo balneare”. Con queste parole Roberto Dal Cin vice presidente Apindustria Venezia con delega al Turismo è intervenuto in merito alla richiesta di Codognotto assieme ai sindaci del G20 (che rappresentano oltre 60 milioni di turisti) a Mattarella e Draghi sull’avvio della stagione balneare.

Dal Cin commenta la lettera
“Il 2020 ha rappresentato un’estate da dimenticare – ha proseguito Dal Cin – per la costa veneziana il turismo rappresenta un settore a dir poco vitale. Si sono registrate perdite occupazionali, mancati introiti per alberghi e locali. E ciò ha pesantemente inciso sull’enogastronomia penalizzando prodotti tipici e quindi il settore dell’agricoltura”. Dal Cin ha concluso. “Vogliamo organizzare un incontro con Codognotto, le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali. Per far sentire una volta di più le nostre istanze al nuovo Governo. Affinchè in questo nuovo anno, con il rispetto delle norme in materia sanitaria, le attività economiche possano ripartire”.

Agricoltura e viticoltura sposano la lettera
Anche il mondo dell’agricoltura “sposa” in pieno l’iniziativa. Un turismo che solo sulle spiagge veneziane nel 2020 ha determinato un calo di consumo di vino che va dai 15-18 milioni di euro e di perdite per bar, pub e ristoranti che si aggira sui 30 milioni. A sostenere Codognotto sono Valerio Nadal presidente Condifesa Veneto e Andrea Colla presidente Coldiretti Venezia. Due realtà economiche che associano oltre 25mila imprese agricole, oltre 10mila nel Veneziano.

Per Nadal: “Codognotto ha comunicato in modo chiaro al Governo la realtà che stiamo vivendo. La salute è la priorità e va salvaguardata. ma l’economia è fondamentale. Vogliamo chiarezza sul futuro, saperne di più sulle riaperture, il turismo legato alle spiagge per noi è vitale. Siamo pronti a rispettare le regole e le distanze ma ci servono certezze. Rappresento il mondo del vino e nel 2020 per certe aziende è stato un anno da dimenticare”.
Per Colla: “Il turismo è il cuore dell’economia veneziana e la mancanza dei turisti può essere deleteria per l’indotto collegato. Siamo pronti ad incontrarci con i sindaci, gli operatori turistici e far sentire le nostre voci che sono quelle di un’imprenditoria che da un anno sta soffrendo troppo”.

Le previsioni (con la speranza) dei produttori di prosecco
I produttori di vino calcolano che se la stagione dovesse ripartire regolarmente, secondo alcune proiezioni nelle spiagge del litorale verrebbero stappate oltre tre milioni di bottiglie di Prosecco Rosè.