
Ho pensato e ripensato a cosa scrivere dopo l’emanazione del DPCM. A tal proposito penso che chi ha scritto il testo del Decreto sappia poco di come si svolgono le attività sportive (per disciplina) in che strutture, con quali servizi (spogliatoi ecc.) in che orari, quanti atleti per struttura in un campo da tennis, da calcio a 5, da calcio a 8, di pallavolo di basket, in una sala per aerobica, in una corsia di nuoto, e soprattutto come funzionano certe strutture sportive.
Attività sportive al coperto
Nel Centro e Nord d’Italia una grossa fetta di attività si svolge al coperto su strutture pressostatiche che vengono montate nel periodo autunnale ed invernale per poter svolgere l’attività che altrimenti a causa degli agenti atmosferici non sarebbe possibile praticare.
Il “pallone”

Un pallone pressostatico, per definizione rimane agibile con un continuo ricambio d’aria in quanto è sostenuto dalla stessa con 20mm di colonnina d’acqua di pressione. Quindi in un campo di 36 m x 36 m (esempio 2 campi da tennis massimo 8 giocatori) il volume d’aria è di 12.000mc. (12000:8 = 1500mc. a giocatore).
Dovrei scrivere un libro, ma sono stanco e soprattutto demoralizzato. E poi, mi chiedo, se non sanno di cosa si parla come possono fare regole che interessano un settore così frequentato e stranamente così lontano da certe istituzioni?