“Per molto tempo, mi sono coricato presto la sera”. Marcel Proust. È arrivato il momento di festeggiare il compleanno del più celebrato tra gli scrittori francesi, Il 10 luglio 1871 a Parigi nasce Marcel Proust. Il 2022 è anche l’anno del centenario dalla morte avvenuta il 18 novembre 1922. Aveva solo 51 anni ed era ancora intento a elaborare il suo monumentale progetto “Alla ricerca del tempo perduto”. Architettura letteraria suddivisa in sette volumi, 3724 pagine. Proust scrisse la “Recherche” vivendo per 6 anni in una specie di lockdown volontario, con la stanza foderata di sughero per l’isolamento acustico. Parigi era già una città molto rumorosa e piena di cantieri e lo scrittore dava laute mance ai muratori perché iniziassero a martellare più tardi. Sveglia sempre dopo le dieci, con caffè e croissant.
Entriamo in libreria con Proust

Con le sue atmosfere letterarie che hanno influenzato tutto il Novecento e moltissimo anche il cinema, entriamo in libreria per scoprire l’orientamento del pubblico in questo luglio pervaso da anticicloni africani e delle Azzorre. Il clima mite e piacevole della libreria è la nostra meta turistica preferita, entriamo alla Lovat con le sue belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste.
Ecco la classifica che ci ha preparato con i magnifici dieci titoli.

- Tuti – Come vento cucito alla terra – Longanesi
- Ebhardt – Leonardo Del Vecchio – Sperling & Kupfer
- Dicker – Il caso Alaska Sanders – La Nave di Teseo
- Bussola – Il rosmarino non capisce l’inverno – Einaudi
- Dusse – Inspira, espira, uccidi – Giunti
- Kawaguchi – Finché il caffè è caldo – Garzanti
- Hoover – It ends with us – Sperling & Kupfer
- Doom – Fabbricante di lacrime – Salani
- Allende – Violeta – Feltrinelli
- Recami – I killer non vanno in pensione – Sellerio
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Un omaggio al Premio Strega

Il vento del nordest soffia ancora, ma approfittiamo per omaggiare anche il vincitore del Premio Strega, il pugliese Mario Desiati. Il suo romanzo: “Spatriati”, che certamente troveremo nelle future classifiche, ha vinto la 76a edizione del più ambito premio letterario.
Ilaria Tuti sale in vetta

Al primo posto in classifica troviamo il romanzo di Ilaria Tuti “Come vento cucito alla terra” (Longanesi). Un talento di grande spessore quello dell’autrice friulana, originaria di Gemona del Friuli. Scrittrice poliedrica, studi di economia, una passione per il disegno, ha fatto anche l’illustratrice per una piccola casa editrice. I suoi libri suscitano sempre notevole interesse da parte di pubblico e critica, lo testimoniano numerosi riconoscimenti come il Premio Gran Giallo Città di Cattolica. L’ultimo romanzo ci porta negli anni difficili della Prima Guerra Mondiale. Le protagoniste sono donne molto coraggiose, le prime donne chirurgo, alle quali era preclusa la pratica in sala operatoria. Così decidono di aprire un ospedale di guerra in Francia completamente autogestito. Decisione che contribuirà a salvare molte vite umane. Una vicenda di emancipazione poco nota e che l’autrice ha saputo svelare e raccontare con grande sensibilità.
Leonardo perde una posizione

Al secondo posto “Leonardo Del Vecchio” (Sperling & Kupfer). Sull’onda dell’emozione per la scomparsa del leggendario fondatore di Luxottica, troviamo anche questa settimana tra i libri più richiesti, la biografia esclusiva e non ufficiale di Tommaso Ebhardt, realizzata scrupolosamente, frutto di tre anni di approfondite ricerche sulla vita di un imprenditore che dall’infanzia povera è riuscito a costruire, partendo da una fabbrica nelle Dolomiti un gigante dell’occhialeria mondiale, con un patrimonio personale di oltre 30 miliardi di dollari.
Una curiosità

Quando entro in libreria spesso vengo attratta da una copertina o da un titolo e decido che devo assolutamente leggere quel libro. Ho trovato nel medagliere una novità assoluta con un titolo decisamente magico: “Il rosmarino non capisce l’inverno” (Einaudi). Lo sfoglio leggendone un frammento: ”A cosa pensa una donna quando, assordata dalle voci di tutti, capisce all’improvviso di avere soffocato la propria? Di non essersi mai davvero prestata ascolto? Cos’hai pensato, tu, la mattina o il pomeriggio o la notte in cui, per la prima volta, lo hai capito? ”
Un rosmarino “veneto”

L’autore è veneto, Matteo Bussola, fumettista, scrittore e conduttore radiofonico, nato a Verona nel 1971. Laureato in architettura, lavora per molte case editrici di fumetti a livello internazionale. Dal 2012 collabora con Sergio Bonelli Editore facendo parte dello staff della serie Adam Wild.
Conduce con Federico Taddia, un programma su Radio 24: I padrieterni.
“Il rosmarino non capisce l’inverno” racconta con delicatezza e profondità le contraddizioni dei rapporti umani. Un affresco di storie dove le eroine non hanno nulla di eroico, sono persone semplici, potrebbero essere le nostre vicine di casa…
Il perché
Illuminante la spiegazione di Matteo Bussola sulle motivazioni che lo hanno indotto a scegliere questo soggetto: “Ho deciso di scrivere di donne perché non sono una donna. Perché ho la sensazione di conoscerle sempre poco, anche se vivo con quattro di loro. E perché è più utile scrivere di ciò che vuoi conoscere meglio, invece di ciò che credi di conoscere già”.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta, grazie a Lei e alla Librerie Lovat per questa rassegna settimanale sui libri. Mi sorprende come il testo di Tommaso Ebhardt su Leonardo Del Vecchio sia solo al secondo posto. Forse la stampa e la televisione ci hanno stordito con servizi e indiscrezioni, in particolare mi è sembrato che l’interesse fosse per l’eredità di circa trenta miliardi di euro, ora sappiamo divisa in otto parti uguali. Credo che sia stato uno dei più tempestivi coccodrilli letterari di cui sono a conoscenza. Anche se concordo con Lei sulla bellezza e delicatezza della copertina del libro di Matteo Bussola, credo che valga la pena leggere il romanzo con solide basi storiche Come vento cucito alla terra. Ilaria Tuti è originaria di una regione che ha vissuto in concreto la prima guerra mondiale e ne ha respirato l’aurea eroica, di sacrificio e di dolore. Conoscere, anche se attraverso la mediazione del romanzo, il coraggio e l’intraprendenza emancipata di donne chirurgo nella vicina Francia, credo che sia una lettura che aiuti a rafforzare il valore di queste persone credute inadatte a sostenere il dramma della guerra.
Interessante l’intervista televisiva su la7 condotta dai giornalisti Concita de Gregorio e David Parenzo al vincitore del premio Strega Marco Desiati per il suo romanzo”Spatriati”.Stiamo in campana….Vediamo quanto sarà apprezzato dai suoi lettori!