Il campus dell’università Ca’ Foscari ha festeggiato il decimo anniversario, il 22 aprile scorso, in occasione della giornata internazionale della terra. “Il campus qualifica anche Mestre, come fulcro della sfida di “Venezia, capitale della sostenibilità” –ha esordito l’assessore del Comune di Venezia, Paola Mar- con le sue attività di didattica e ricerca scientifiche strettamente connesse anche alla conversione green del polo di Porto Marghera”.
Al Campus studenti raddoppiati (2412), in aumento anche i professori (157)

In dieci anni il campus è cresciuto accreditandosi come un campus universitario di livello internazionale sempre più connesso alla città in centro storico, in terraferma e così anche al resto del Nord Est, d’ Italia e d’Europa. I corsi di laurea del Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi e del Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica ospitano attualmente 2.412 studenti, il 45% in più rispetto al 2014. I docenti sono 157, con un incremento del 37% in un decennio.
Nuovi edifici con 53 mila metri quadrati di spazi, investimenti per 100 milioni di euro

Nel 2014 si aprivano i moderni edifici Alfa, Beta, Gamma, Delta, che si affiancavano ad altri due edifici preesistenti, Zeta ed Eta, attivati negli anni Novanta, a costituire un vero e proprio Campus universitario dedicato alle discipline scientifiche. Il complesso è cresciuto ulteriormente con Epsilon nel 2021 e con la residenza studentesca nel 2023, raggiungendo i 53mila metri quadrati di spazi nei nuovi edifici per un investimento complessivo di circa 100 milioni di euro. Imminenti i lavori per il nuovo edificio polifunzionale, con mensa, spazi per attività sportive, aule studio.
Al Campus la mostra del fotografo Giovanni Cecchinato all’interno dell’edificio alfa, aperta fino al 24 maggio

A raccontare l’evoluzione degli spazi urbanistici ed architettonici del campus anche la mostra del fotografo Giovanni Cecchinato. L’esposizione, aperta al pubblico nell’Edificio Alfa fino al 24 maggio, parte da alcuni ritratti dei primi edifici realizzati nel 2011 e nel 2015 per indagare poi la dimensione attuale dei diversi spazi, cogliendo l’intensa vitalità di studenti, professori e personale dell’università che li anima.
Didattica e ricerca dal campus hanno dimostrato di portare studio e ricerca dell’ateneo veneziano nel cuore delle sfide per la transizione ecologica del mondo contemporaneo, non a caso quindi la mostra si intitola “La scienza e l’arte appartengono al mondo intero”.
Da più di un decennio Giovanni Cecchinato porta avanti un progetto di ricerca sullo sviluppo del paesaggio urbano della città di Mestre. Già nel 2011, attraverso la lente della sua macchina fotografica, aveva catturato la nascita e lo sviluppo dei nuovi edifici del Campus riuscendo a cogliendone, non solo l’innovazione architettonica, ma anche l’influsso trasformativo che hanno determinato in tutta l’area circostante attraverso un atto di mutamento dell’identità stessa di Mestre.
La rettrice Lippiello: “il nostro capitale sono le nuove generazioni”

“Ho sempre considerato il Campus Scientifico una grande opportunità per il nostro Ateneo, in termini di attrattività verso studentesse, studenti e docenti – ha esordito la rettrice Tiziana Lippiello.- Abbiamo costruito una città delle scienze moderna e avanzata, e continueremo ad ampliarla. Il Campus Scientifico è una realtà ben inserita nella città di Mestre e il mio augurio è che la città continui a credere nella formazione come elemento di sviluppo per Venezia e la sua terraferma. Il contributo che l’università dà alla città credo sia sotto gli occhi di tutti: il nostro più grande capitale sono le nuove generazioni che un giorno prenderanno il nostro testimone nella società. Sostenere la loro formazione, la loro permanenza in città significa investire concretamente nel futuro di Venezia”.
Bugliesi, già rettore: “il valore del campus è cercare risposte alle sfide globali”

Anche per Michele Bugliesi, già rettore, “Un’area scientifica sviluppata ha in sé un grande valore, perché permette di cercare e trovare risposte alle sfide globali”.
Durante l’evento di celebrazione sono intervenuti inoltre il prorettore vicario e delegato ai rapporti con il territorio, Antonio Marcomini, i direttori e le delegate alla Terza Missione Maurizio Selva e Valentina Beghetto (Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi) e Salvatore Orlando e Cristina Cavinato (Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica).
Dipartimento scienze molecolari e nanosistemi: “100% degli studenti occupati dopo la laurea”



I percorsi formativi offerti dal Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi sono stati descritti dal direttore Maurizio Selva, sottolineando come gli studenti dei corsi, una volta terminati gli studi, sono occupati al 100%: “Il nostro Dipartimento presenta una forte impronta interdisciplinare che coniuga chimica, fisica, biologia ed ingegneria; è inoltre orientato alla formazione di giovani scienziati ed ingegneri e allo sviluppo di ricerche in ambiti estremamente innovativi dalla transizione verde e digitale, alla salute e benessere, processi e materiali sostenibili, salvaguardia e monitoraggio ambientale, cybersecurity, preservazione del patrimonio culturale”.
Per Valentina Beghetto, delegata del Dipartimento per la terza missione sul territorio, una delle sfide consiste nell’avvio anche di start up create con gli stessi studenti e nella predisposizione di brevetti: “Il campus permette di riunire gli esperti dell’area scientifica dell’ateneo veneziano promuovendo maggiormente collaborazioni e transdisciplinarietá. Il campus è la nostra casa e ci ha resi orgogliosi di quanto rappresenta per noi e all’esterno”.
Dipartimento scienza ambientali, informatica e statistica: oltre 900 pubblicazioni anche internazionali e al centro la transizione ecologica



Il Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica conta aree di ricerca e laboratori relativi a informatica, biologia ed ecologia, chimica – ha precisato il direttore Salvatore Orlando.- Una decina sono le convenzioni e gli accordi di collaborazione per la ricerca a livello nazionale e internazionale, 900 le pubblicazioni di cui la metà con coautori internazionali. Il Dipartimento è inoltre impegnato nella terza missione all’interno di progetti relativi al PNRR, bandi regionali e nazionali, consulenza ad enti e aziende”.
Cristina Cavinato, delegata del Dipartimento alla terza missione, ha evidenziato quale sia lo scopo della ricerca in un’area come quella veneziana: “Siamo consapevoli di quanto sia cruciale la sfida della transizione ecologica, particolarmente in questo territorio. La nostra ricerca è infatti non solo di base, ma anche applicata e le nostre attività non sono solo accademiche, ma si rivolgono anche a enti pubblici e aziende, tenendo conto che al centro resta la necessità di far crescere la cultura ambientale tra la cittadinanza”.
Il ruolo della scienza nella società di oggi e di domani

Ospite dell’evento del 22 aprile, il giornalista, scrittore e divulgatore Massimo Polidoro. Da sempre interessato allo studio delle pseudoscienze e delle credenze umane, Polidoro ha partecipato con Piero Angela alla fondazione del CICAP. Ha tenuto un discorso sul “Ruolo della scienza nella società, oggi e domani”.