Dal 20 al 23 ottobre, con anteprima mercoledì 19, tornerà a Mestre il Festival della Politica, promosso dalla Fondazione Gianni Pellicani in collaborazione con la Fondazione di Venezia, M9 – Museo del ’900, Comune di Venezia e Camera di Commercio di Venezia Rovigo e Delta Lagunare. Realizzato sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il Festival è patrocinato da Regione Veneto e Città Metropolitana di Venezia. Abbiamo intervistato per enordest.it il direttore Nicola Pellicani.
Pellicani, un Festival della Politica spostato per non andare in conflitto con le recenti elezioni ma con un tema particolare

“L’edizione avrà come titolo “La terra trema”, e attraverso dialoghi, interviste, spettacoli, presentazioni di libri con gli autori e workshop, metterà a tema i principali fattori cambiamento di un momento storico segnato da processi epocali di trasformazione. I nodi del riscaldamento climatico e della riconversione ecologica, il ritorno della guerra in Europa, la rottura degli equilibri geopolitici globali, la questione energetica, la pandemia.
Si parlerà anche del voto?

“È chiaro che il Festival sarà l’occasione per una prima analisi scientifica e politologica sugli effetti del voto politico del 25 settembre. Un Festival che come sempre si svolgerà nel centro di Mestre, che per la prima volta si svolgerà “al coperto”, distribuendo i propri appuntamenti nelle prestigiose cornici del Teatro Toniolo e del Museo M9”.
Come si articolerà questa edizione del Festival della Politica?
“L’edizione 2022, realizzata in partnership con Fondazione di Venezia, M9 – Museo del ’900, Comune di Venezia e Camera di Commercio anche quest’anno si svolgerà sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con i Patrocini di Regione Veneto e Città Metropolitana di Venezia. Le giornate del Festival prenderanno il via con i workshop del mattino e proseguiranno con dialoghi, dibattiti, presentazioni di libri e spettacoli, chiamando a raccolta decine di personalità di spicco della cultura, del giornalismo e della ricerca”.
Pellicani, un tema particolare

“Un programma che graviterà intorno ad un tema, “La terra trema”, in cui si condensa il carattere di incertezza e cambiamento che contraddistingue il momento storico che stiamo attraversando, a partire dall’emergenza ambientale e dalla crisi energetica. Il Festival offrirà un’occasione di riflessione su questi temi con scienziati, studiosi ed esperti che si daranno appuntamento a Mestre per dar vita ad una “Maratona sull’Ambiente”. Si susseguiranno interventi al Chiostro dell’M9 cercando di articolare un vero e proprio “Alfabeto del Cambiamento””.
Un commento sul Festival della Politica come direttore?

“Stiamo attraversando “un momento nel quale tutti noi sperimentiamo un senso di fragilità di fronte ai processi di portata storica nei quali ci troviamo immersi, e che ci spingono a cercare di immaginare i contorni del futuro che ci attende. È quanto cercheremo di fare nelle giornate del Festival, con l’aiuto di specialisti, studiosi e uomini di cultura tra i più rilevanti del panorama nazionale”.
In che modo?
“Anzitutto ci misureremo con la prova più importante che oggi siamo chiamati ad affrontare, quella rappresentata dal cambiamento climatico e dall’emergenza ambientale. E poi approfondiremo i contorni della crisi geopolitica mondiale, segnata dal trauma del ritorno della guerra in Europa. Ragioneremo sull’esperienza della pandemia, sulle nuove sfide sanitarie che contraddistingueranno il mondo di domani. Analizzeremo le ricadute di una crisi internazionale di cui stiamo imparando a conoscere le ricadute economiche, che sempre più tocchiamo con mano nella nostra esperienza quotidiana. Ma soprattutto tireremo le somme ad un mese dal voto della situazione politica nazionale. Viviamo un momento storico sotto ogni aspetto straordinario: il Festival, grazie al contributo di ospiti di grande rilievo, ci aiuterà nel compito non facile cercare di decifrare un tempo così complesso e gravido di conseguenze”.
I curatori ospiti
Il Comitato scientifico del Festival della Politica, presieduto da Emanuela Bassetti e composto da Massimo Cacciari, Luca Molinari, Nicola Pellicani, Francesca Tarocco e Luca Zuin ha individuato i due curatori ospiti di questa edizione per approfondire i temi ambientali affrontati dalla rassegna: il filosofo Marco Filoni e la scrittrice e regista Alessandra Viola. Due protagonisti della ricerca e del dibattito culturale italiano, a cui è stato assegnato il compito di articolare un tema tanto impegnativo coordinando il programma scientifico del Festival 2022.
Filoni e il Festival della Politica

“Mai come negli ultimi decenni la terra ci trema sotto i piedi”, spiega Marco Filoni, “La fragilità è il segno della nostra epoca: fragile è il mondo, fragili siamo noi – incapaci di rispettare, tutelare, curare quell’ambiente che non soltanto ci ospita, ma che siamo noi stessi. Guerre, pandemie, cambiamenti climatici, crisi: tutto concorre al pessimismo. E all’affanno dei molti che chiedono di correre ai ripari, la risposta è sempre mancante, un fallimento di pensiero e d’azione. È giunto il momento provare a fare i conti con la nostra fragilità. Per questo abbiamo scelto questo tema. Al Festival della politica di Mestre quest’anno proveremo, anche in maniera radicale, a interrogare le molte cause che ci fanno tremare. Per conoscerle, per affrontarle, per prenderci cura di loro – e insieme di noi stessi”.
Così Antonella Viola

“Guerre, cambiamenti climatici, migrazioni animali e vegetali, deforestazione ed estinzione di specie a ritmi senza precedenti, ci obbligano a ripensare il nostro sviluppo e la relazione che intratteniamo con la natura. ‘La Terra trema’, è vero, ma attenzione: in qualche modo si riassesterà, troverà nuovi equilibri. In pieno Antropocene, nell’era in cui l’influenza dell’uomo sull’ambiente è diventata massima, la domanda è ancora quella di sempre: che posto avrà la nostra specie nel futuro del pianeta?”
L’evento speciale del Festival della Politica 2022?

“Proprio ai temi della conversione ecologica e del contrasto al cambiamento climatico l’XI Edizione del Festival della Politica dedicherà un evento speciale, sperimentando un format inedito per la manifestazione: una speciale maratona sull’ambiente che attraverserà senza soluzione di continuità l’intero pomeriggio di Sabato 22 ottobre, vedendo avvicendarsi sul palco del Festival numerosi ospiti tra studiosi, scrittori e specialisti, tutti impegnati nel comporre a molte mani un nuovo “Alfabeto del cambiamento”, una sorta di prontuario di concetti e strategie che ci aiuti a pensare le forme di un nuovo paradigma per la nostra società, non solo produttivo ed economico, ma anche politico e culturale”.
Gli ospiti?






“L’Undicesima edizione del Festival della Politica chiamerà a dialogare i principali intellettuali italiani, insieme a personalità di spicco della società civile. Fra gli altri, hanno già confermato la partecipazione al Festival 2022, oltre a Massimo Cacciari che ne è animatore, Ilvo Diamanti, Oscar Farinetti, Maurizio Molinari, Claudio Cerasa, Alessandro Bergonzoni, Linda Laura Sabbadini, Ferdinando Nelli Feroci, Francesco Giavazzi, Veronica De Romanis, Marco Damilano, Pietro Del Soldà, Eva Cantarella, Antonio Gnoli, Mario Botta, Marta Ottaviani, solo per citare alcuni nomi. Senza dimenticare lo spettacolo il giorno prima della chiusura del trio Pittalis, Bertelli e Nogarin che porteranno in scena lo spettacolo “A Napoli ci piove! Andiamo a Roma”, tratto dall’ultimo libro dell’amico e direttore di enordest.it Edoardo dal titolo “1922. La marcia su Roma””
L’undicesima edizione del Festival della Politica. Come la vede Pellicani?

“Nel 2022 il Festival della Politica giunge alla sua undicesima edizione, confermandosi come l’appuntamento consolidato nel panorama dei festival culturali italiani. Attraverso gli anni, il Festival ha raccolto nelle piazze di Mestre più di 200mila cittadini e oltre 600 relatori. A cominciare da Giorgio Napolitano, che da Presidente della Repubblica in carica ha partecipato più volte agli eventi della Fondazione Pellicani a Mestre e a Venezia, ed è intervenuto al Festival del 2012 con un intervento al Teatro Toniolo, sul futuro dell’Europa, ancor oggi di grande attualità come testimoniano molti commentatori”.
Direttore Pellicani e per chi non potesse assistere dal vivo al Festival della Politica?

“Oltre a comunicare attraverso il sito ufficiale www.festivalpolitica.it (dove accanto a informazioni e anticipazioni è possibile trovare tutti i materiali delle precedenti edizioni) il Festival della Politica ogni anno si racconta e dialoga col pubblico sui principali social network. Come sempre anticipazioni, approfondimenti e l’intero sviluppo della manifestazione potranno essere seguiti sulla pagina Facebook del Festival, sul profilo Twitter @festpolitica (che ospiterà le tradizionali dirette Twitter degli eventi), su Instagram e sul canale Youtube della Fondazione Gianni Pellicani. L’hashtag #festpolitica è quello che permetterà di seguire tutti i contenuti del Festival sulle diverse piattaforme, condividere foto e video e interagire con gli organizzatori. Gli incontri principali del Festival della Politica, con la collaborazione di Venis, saranno trasmessi in diretta Facebook sulla pagina del Festival”.
Il programma completo su www.festivalpolitica.it