Inaugurata Caccia Pesca e Natura a Longarone. “Un momento straordinario, perché c’è la ripartenza di questa fiera molto attesa dal mondo della caccia e della pesca, e lo testimonia la partecipazione veramente numerosa” dice Cristiano Corazzari, assessore della Regione Veneto con delega a Caccia e Pesca.
Fin da subito si è vista una presenza folta di pubblico a Longarone Fiere Dolomiti
Un segnale interpretato positivamente anche dall’organizzazione, tanto che il presidente Gian Angelo Bellati ne prende atto: “Siamo veramente ripartiti dopo il covid. C’è un pienone e questo a dimostrazione che la gente vuole l’incontro in presenza, perché solo così si riesce veramente a conoscersi, a scambiarsi esperienze, e a fare anche affari”. Per Bellati proprio l’inaugurazione rappresenta un’opportunità in più di far incontrare la gente e la politica, di far parlare il privato con le istituzioni e capire quali sono le cose migliori da fare.
Caccia Pesca e Natura. A tagliare il nastro non mancava proprio nessuno

Dall’assessore Corazzari a Diego Donazzolo, presidente Confagricoltura Belluno, da Bellati a Silvia Cestaro, consigliere regionale, da Franco De Bon, consigliere provinciale con delega Caccia e Pesca, all’on. Gianantonio Da Re, eurodeputato e l’on. Roger De Menech, della Camera dei deputati. E nella duplice veste di Presidente della Provincia e Sindaco di Longarone, Roberto Padrin che ha posto l’accento sulla convinzione che “i cacciatori siano pro-ambiente, tra i primi che tengono all’ambiente dove vivono e soprattutto che lo tutelano. La grande partecipazione in questa giornata inaugurale è la testimonianza che c’è bisogno di ritrovarsi e di condividere insieme questa passione. Come la pesca, presente qui con tutti i bacini, e che può essere un grande volano dal punto di vista economico e turistico”.
Caccia Pesca e Natura e l’assessore

Corazzari si spinge ancor più in là, vedendo nei cacciatori e nei pescatori delle figure fondamentali per la gestione del territorio e della fauna selvatica: “Dobbiamo vedere nei cacciatori dei nostri alleati e non dei predatori. Un anello fondamentale anche nell’attuazione delle norme che la Regione fa. E per questo dobbiamo ringraziarli, insieme alle Polizie provinciali e agli altri operatori del settore”.
Corazzari ribadisce un nuovo ruolo per la Regione del Veneto, impegnata a dare un messaggio positivo del cacciatore e del pescatore. Quali custodi dell’ambiente e del territorio. “Là dove non c’è l’uomo, non c’è la naturalità. C’è l’abbandono e il degrado. Va, invece, valorizzata anche una nuova cultura della caccia e della pesca”.
Caccia Pesca e Natura e il messaggio di Zaia

A sostenere la forza della Fiera è intervenuto con un messaggio il Governatore della Regione Veneto, Luca Zaia da Venezia. E dall’Harry’s Bar, dove era andato a portare gli auguri ad Arrigo Cipriani per i suoi 90 anni, si è rammaricato per non essere riuscito ad essere presente in questa 20° Caccia Pesca e Natura, in cui centrale era la presentazione del nuovo piano faunistico approvato in Regione. Uno strumento che supporterà nei prossimi anni la stessa tutela delle Dolomiti come le conosciamo, patrimonio dell’Unesco.
Per Zaia caccia e pesca non sono da condannare, perché “fatte nel rispetto dell’ambiente e con la collaborazione delle Forze dell’ordine che vigilano sugli atti di bracconaggio e di mancanza di rispetto delle regole”.
Tante novità
Una fiera ricca nell’esposizione, dove c’è un po’ di tutto per gli amanti della caccia e della pesca, ma anche per l’attività outdoor e gli appassionati naturalisti. A spiccare in questa edizione sono però i numerosi momenti di approfondimento tecnico-scientifico, grazie alla sinergia con Regione e Provincia.
Tra le tante novità e convegni (si possono vedere online sul Forum di Caccia Pesca e Natura: https://forum.caccia-pesca-natura.it) c’è stato spazio anche per una breve anticipazione del video dedicato ai Centri ittici sperimentali bellunesi per la riproduzione della trota marmorata. Alla scoperta quindi di dove nasce la trota marmorata del Piave, specie autoctona della provincia di Belluno.
Padrin

Ossia nei centri ittiogenici di Tomo (Feltre) e Bolzano Bellunese. Due strutture su cui l’ente Provincia sta lavorando per una vasta operazione di sistemazione e sviluppo. “Per noi sono punti di eccellenza. Consentono di mantenere sul territorio specie autoctone preziose e importanti, attraverso una produzione di materiale ittico di provenienza genetica assolutamente certificata”, così il presidente Padrin. Nel video interviene anche l’assessore Corazzari.