Fino al 20 marzo 2022 “Ride la Terra” la personale dell’artista padovana Elisabetta Vignato, a cura di Barbara Codogno organizzata in collaborazione del Comune di Padova, trova il suo genius loci all’interno dell’Oratorio di san Rocco a Padova.
Chi è Elisabetta

Nel 1988 Elisabetta Vignato frequenta il corso di pittura con Emilio Vedova alla Sommerakademie di Salisburgo per poi diplomarsi all’Accademia delle Belle Arti di Venezia nel 1991. Dalla fine degli anni ’90 ha esposto le sue opere in più di venti mostre in tutta Italia. L’autrice commenta: “La pittura, come tecnica, mi si addice, forse, addirittura, mi somiglia. Docile e ostinata, instancabile, mai uguale a sé stessa e mai soddisfatta, eternamente irrisolta”.
In questa sua ultima esposizione l’artista propone al pubblico una ventina di opere di grandi dimensioni posizionate su strutture autoportanti. Questo elegante allestimento permette di dare ulteriore ariosità alle opere e si pone in dialogo perfetto con la location storica.
San Rocco ospita Ride la Terra

L’Oratorio di san Rocco sorge in una delle più antiche zone del centro abitato; l’edificio di origine medievale fu utilizzato sino al 1810 per scopi religiosi. Le sue pareti sono completamente affrescate: le scene, che illustrano alcuni episodi della vita di San Rocco, sembrano svolgersi oltre un colonnato e le aperture della sala (finestre e oculi) sono incorporate nella composizione pittorica. La volta dell’edificio ricorda inoltre la Cappella degli Scrovegni con l’inconfondibile campitura in azzurrite e le stelle dorate a otto punte, simbolo dell’eternità.
Un luogo particolarmente affascinante, per collocazione e importanza storica, che il Comune di Padova ha eletto a luogo del contemporaneo. Risulta quindi particolarmente significativa l’esposizione delle opere di Elisabetta Vignato, allieva di Emilio Vedova, in un contesto così autorevole.
L’autrice e Ride la Terra

Tornando all’esposizione di Vignato, spiega la curatrice: “L’autrice, dopo un importante percorso pittorico che l’ha vista tra i protagonisti della figurazione italiana, è approdata a una riflessione che vede la sua centralità nella natura. Il titolo della mostra, ripreso da una poesia di Veronica Gambara, è foriero di speranza e traghetta l’umanità verso una coscienza nuova. Le opere sono illuminate da una maestà mistica. Ci introducono al mistero dei boschi dove vivono animali mitici, onirici, leggendari e dove regna indisturbato l’incanto della bellezza. Una natura rigenerata e rigenerante, spesso sotto sopra: alberi, cascate, nuvole, animali. Un luogo idilliaco della mente, una preghiera verde che vuole tradursi in futuro”.
Ride la Terra anche in lockdown

L’esperienza personale di Vignato è alla base di questa profonda trasformazione pittorica. L’artista infatti racconta: “Durante il lock down i rumori del traffico erano sospesi, le attività congelate e la natura poteva finalmente riprendersi la terra”.
La natura riprende il suo posto

Nelle opere di Vignato si avverte infatti l’imprescindibile necessità di ricollocare la Natura al posto d’onore della nostra esistenza: un inno all’Anima Mundi per la sopravvivenza del pianeta.
Si tratta di un percorso di illuminazione, e la luce è senz’altro uno dei fili conduttori nelle opere pittoriche di Vignato: in tutti i suoi dipinti echi di scie luminose, costellazioni d’infinito, traghettano il nostro sguardo su mondi altri, paralleli, dove la Natura regna sovrana.
Un altro filo conduttore è la continua mescolanza dei quattro umori fondamentali: acqua, terra, fuoco e terra agiscono polifonicamente in quest’universo magico, sovvertendo il linguaggio comune. Nuvole di alberi e acqua in cielo, boschi ultraterreni, fonti magiche e animali straordinari.
Ride la Terra anche con la musica

Accompagna la mostra una suggestione sonora dal titolo “Uroboro” realizzata da Marcello Mauro. Si tratta di una texture musicale realizzata elaborando suoni di animali diversi come balene, rettili e uccelli, processati e filtrati attraverso dei “risuonatori” digitali che producono echi e altre frequenze sonore.
Il catalogo
Della mostra è stato realizzato un catalogo edito da Arti Grafiche Ciemme con testo critico di Barbara Codogno dal titolo “Solo un cuore puro può vedere”.
Info orario: 9,30 – 12,30 / 15,30 – 19,00, chiuso i lunedì
Ingresso gratuito