Il problema del settimanale, per chi è abituato al quotidiano è la scadenza. Rimandi, rimandi, sottovaluti e sopravvaluti, fai tardi e non mandi mai. Scrivo mentre la Svizzera è sull’1-1 all’Olimpico con l’Italia, è venerdì sera, sono al Rondò di Cavazzoli, alla periferia di Reggio, a meno di un chilometro da dove si allena la Reggiana. E’ la città in cui giocano Berardi e Raspadori, i campioni d’Europa del Sassuolo.
Svizzera in avanti

Gli azzurri erano sotto, pareggia Di Lorenzo. “Giocava con me a Matera”, ci fa sapere Eric Lanini, ex Vicenza. Dalla Basilicata al Napoli, all’Europa. Mancini campione d’Europa ma in difficoltà nelle qualificazioni ai mondiali, molto meno, però, rispetto a Giampietro Ventura. Qua la gente discute animatamente, arriva il rigorino lucrato da Berardi, proprio, spintina un pizzico teatralizzata. La gente al circolo ha voglia di scatenarsi, sotto si balla.
L’errore contro la Svizzera

Dal dischetto va Jorginho, Frello, ex Vicenza, dagli avi vicentini, di Dueville, calcia altissimo. Da non credere. Neanche coglie la traversa, a differenza di Francesco Graziani nella finale di coppa dei Campioni del 1983, all’Olimpico, sempre, con il Liverpool.
Si guarda la classifica

Finisce 1-1 e adesso i calcoli, li guardiamo su agenzie e siti. Domani sera, dunque, l’Italia deve vincere in Irlanda del nord, a Belfast, ha due reti di margine di differenza reti, da difendere, nel caso, probabile, in cui anche la Svizzera si aggiudichi l’ultimo turno, sulla Bulgaria.
Come passare contro la Svizzera
Dunque, gli azzurri devono limitare a uno il gap di differenza reti nell’ultimo turno, rispetto agli elvetici. Quindi passare per 1-0, se gli svizzeri non andranno oltre il 2-0, aggiudicarsi la sfida con i verdi per 2-0, se la Svizzera ne farà 3 alla Bulgaria. L’1-0 abbinato al 3-0 porterebbe alla qualificazione di Sommer e compagni, per il gol segnato in trasferta, nei confronti diretti, 1-1 a Roma, contro lo 0-0 di Basilea.
Non solo calcio
Qui ritorniamo al tema iniziale, concordato, alla Svizzera nello sport e nella società. La nostra Svizzera è Losanna, il meeting di atletica leggera, e il museo del Cio, che abbiamo visitato in quei giorni, proprio a margine delle gare.
Il tennis

I rossocrociati sono il tennis, con Roger Federer e il suo doppio con Wawrinka, le coppe Davis. E poi il cioccolato e le donne, il paese neutrale e dunque la spesa telefonica non compresa nelle varie promozioni italiane.
Uefa

Svizzera è Sepp Blatter, il corrotto ex presidente della Uefa e poi della Fifa.
E se la Svizzera ridesse alla fine?

La Svizzera è piccola ma ridente, rossocrociata, mai a podio, nelle grandi manifestazioni. Per tre volte ha raggiunto i quarti di finali, ai mondiali, l’ultima nel 1954. Stesso traguardo agli Europei, nel 2020.
Speriamo bene, che non finisca come 4 anni fa, con l’Italia di Giampietro Ventura, agli spareggi.