Quando le piccole attrezzature mediche, durante la pandemia, erano praticamente introvabili, Iacer, l’azienda di Martellago leader nella produzione di dispositivi medici per la cura e il benessere, in particolare nella cura a domicilio, donò migliaia di termometri e saturimetri alle Regioni, alla Protezione Civile, alla Croce Rossa, ospedali, scuole e a semplici cittadini in stato di difficoltà economiche.

Per questo motivo, in Campidoglio, pochi giorno orsono, ha ricevuto il premio “Recti Eques Paladini della Salute”, insieme a pochi altri, tra cui il generale Figliuolo. Un grande riconoscimento per un’azienda che è sempre stata in prima linea alla lotta al Covid, anteponendo il bene comune alla logica del profitto. Un’altra grande, per non dire rivoluzionaria, novità in casa Iacer viene da Arya, che fa parte del progetto Wepere, un dispositivo che, attraverso l’utilizzo di due gambali, simula un massaggio che aiuta a migliorare la circolazione, favorendo l’eliminazione dei liquidi in eccesso. All’arrivo alla Maratona di Venezia, Iacer ha piazzato una ventina di postazioni per far conoscere ai maratoneti la sua novità. Un dispositivo per compressione sequenziale, conosciuta come pressoterapia, che si poteva provare per una ventina di minuti. Arya è rivolto al mondo dello sport, agli atleti.