Gli affezionati lettori dei romanzi polizieschi di Michele Catozzi, mestrino trapiantato a Pesaro, ormai sono abituati a ricevere in dono una nuova indagine del commissario Nicola Aldani ogni due anni. Dall’esordio, sempre per TEA, nel 2015, Acqua morta, l’autore ha pubblicato nel 2017 Laguna nera e nel 2019 Marea tossica.
Aldani e il Muro di nebbia

Quest’anno l’appuntamento non è mancato e ritroviamo il nostro Aldani alle prese, in Muro di nebbia, con una nuova e complicata indagine: un serial killer (ma meglio sarebbe chiamarlo omicida seriale, come impariamo leggendo) si accanisce su giovani studentesse di Ca’ Foscari con un macabro rituale.
In una nebbiosa giornata di novembre a Venezia, infatti, viene ritrovato il cadavere di una ragazza “sui masegni di un sotoportego senza uscita in riva al Canal Grande, accessibile solo da una stretta calle” (p. 13), ma ben presto appare probabile agli inquirenti che potrebbe non trattarsi di un caso isolato, e, soprattutto sui giornali, si parla di un “mostro” che di notte si aggira per la città.
Aldani inizia le indagini

Il commissario Aldani, più scontroso, ruvido e irritato che mai (i suoi lettori ormai lo conoscono bene) avvia le indagini con i collaboratori di sempre: l’inseparabile ispettore Manin; il medico legale Basenti; il commissario Doria; l’agente Vitiello che guida il Toni, il motoscafo di servizio, volante in versione lagunare; e si confronta come sempre con l’amico giornalista Claudio Danieli, detto Schinco (chi mastica un poco il dialetto veneto sa che questa parola si riferisce al pennino spuntato), con il sostituto procuratore Luisa Privieri e con il vicequestore Schiavon. E naturalmente questi ultimi gli stanno col fiato sul collo perché risolva prima possibile il caso.

Nuovi personaggi
Ma nuovi personaggi entrano in scena: il rettore di Ca’ Foscari, che ovviamente non gradisce l’allarme creato attorno al suo Ateneo, soprattutto in tempo di iscrizioni; il professor Salvan, uno psichiatra con manie di protagonismo; ma soprattutto la giovane commissaria Dalia Santoro, psicologa specialista nell’analisi del crimine violento e profiler, mandata addirittura da Roma per affiancarlo. Defilata, ma presente, la famiglia di Aldani, che vive a Mestre (mentre lui a volte evita il pendolarismo su e giù dal Ponte della Libertà, giuntura tra la città storica e la terraferma, fermandosi nell’appartamento con altana che ha tenuto per sé dopo il trasloco): una moglie molto comprensiva e tre bambini piccoli.
Spoileriamo un po’

Trattandosi di un giallo è giocoforza evitare di svelare troppo, o come si dice ora, utilizzando un termine orrendo che mi perdonerete, di spoilerare.
I colpi di scena si susseguono, in una narrazione che ci restituisce una Venezia magica, evanescente, vista com’è filtrata attraverso la nebbia che l’avvolge, ma anche vera e raccontata attraverso i momenti vissuti nel bar di Bepi divorando un panino e assaporando le sarde in saor, o addentando i famosi tramezzini del bar della Toletta, o meglio ancora gustando la castradina alla Trattoria da Nane, o le descrizioni dei luoghi nei quali si svolge l’azione, lontani dai percorsi turistici ma altrettanto interessanti per le bellezze che conservano (Ca’ Dolfin, le Fondamente Nove, le Zattere, il Casin dei Nobili a San Barnaba, l’isola di San Michele e il cimitero, ecc.). Il ritmo narrativo è serrato, i dialoghi sono brillanti con vivaci – e corretti, il che è raro – inserti dialettali e ricchi di battute tra l’ironico e il sarcastico, l’epilogo è emozionante e convincente.
Altolà. Aldani non va oltre
No, non si può dire di più. Dovete leggerlo, a questo punto.
Chi è Michele Catozzi

Michele Catozzi è nato a Mestre nel 1960 e ha vissuto a lungo in Veneto. Ha passato molti anni a Treviso, dove si è occupato di editoria e di giornalismo. Dopo aver scritto diversi racconti, pubblicati in antologie e riviste, nel 2015 ha pubblicato per Tea Acqua morta, il primo romanzo della serie che vede come protagonista il commissario Aldani a cui hanno fatto seguito Laguna nera (2017) e Marea Tossica (2019). Di recente ha pubblicato, sempre con protagonista Aldani, due racconti: nelle antologie Natale a Venezia, a cura di Elisabetta Tiveron e Caterina Schiavon, Torino, Neos edizioni, 2020, e The Book of Venice, edited by Orsola Casagrande, Comma Press, 2021.
Michele Catozzi, Muro di nebbia. Un’indagine del commissario Aldani, Milano, TEA, 2021
Grazie Annalisa per l’ottima recensione, non nel senso che è positiva (però ti ringrazio a prescindere per l’attenzione), ma per il fatto che ha reso alla perfezione romanzo, commissario e… autore! (E senza spoilerare, of course…)
Grazie, Michele. Avrei voluto scrivere di più, ma, appunto, rischiavo lo spoiler… 🙂