Nella Costituzione della Repubblica Italiana nella sezione dei Principi Fondamentali all’articolo 3 comma 2 leggiamo: “E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Oggi vorrei proporre a chi mi legge una semplice riflessione in ordine tributario, ma forse, più specificatamente è legata alla fantomatica burocrazia.
Burocrazia e Art. 117

L’Agenzia delle Entrate sposa la soluzione proposta dal Comune e richiama l’articolo 117 della Costituzione Italiana. Tale articolo prevede che: “La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali”.
Lo stesso articolo stabilisce le materie di esclusiva competenza statale, tra le quali rientra il sistema tributario e contabile dello Stato.
Burocrazia e imposta di bollo
La competenza regionale è individuata in maniera residuale, di conseguenza una legge regionale non può prevedere una deroga rispetto a quanto previsto in materia di imposta di bollo.
L’imposta dovrà dunque essere corrisposta secondo quanto stabilito dalla norma che la regolamenta.
Burocrazia e morti
L’articolo 23 del D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285, sull’approvazione del regolamento di polizia mortuaria prevede che l’incaricato del trasporto di un cadavere deve essere munito dell’autorizzazione del Sindaco che deve essere poi consegnata al custode del cimitero. L’articolo 3 della tariffa parte prima prevede che l’imposta di bollo è dovuta, nella misura di 16 euro per ogni foglio.
Il perché

Perchè né parliamo oggi? Semplicemente a seguito della recente risposta formulata dall’Agenzia delle Entrate numero 603 del 17/12/202 che in un momento di pandemia come quello attuale, dove tutto è concentrato sui RISTORI dati ai vivi ci si dimentica vergognosamente delle tasse sfacciatamente applicate ai morti.
Tasse e burocrazia anche da morto è indecoroso ed indegno in un paese civilizzato.
Proprio come prevede nel sopracitato articolo 3 al comma 2 cosa aspetta lo Stato a livellare questo aspetto?
I dati

Ricordiamoci che i decessi sino ad oggi sono stati 66.537 sui quali lo stato ha incassato come minimo € 1.064.592,00.
Lo spunto arriva, anche questa volta, da un caso concreto: un Comune chiede chiarimenti all’Amministrazione finanziaria su una legge regionale che prevede che il trasporto funebre non può essere gravato di alcun diritto fisso e le domande e le autorizzazioni al medesimo sono esenti da bolli. E si chiede se tale norma regionale può effettivamente derogare la normativa nazionale.
E’ civile tutto ciò? Pensiamoci.