Questa settimana voliamo sulle ali della libertà assieme a Rita Hayworth. Sintesi azzardata delle novità in classifica.
Con la “Divina” entriamo alla Lovat

Per scoprire di cosa si tratta seguiteci nella fantastica libreria Lovat. Puntualmente ci tiene informati sul panorama editoriale e l’orientamento del pubblico. Due sedi strepitose, Villorba (Treviso) e Trieste. Imperdibili gli incontri con i lettori come quelli organizzati a Villorba, la più grande libreria del nordest: Lovat Lab per unire lettori e scrittori, Carta Straccia dedicato ai più piccoli e Lovat Café con le iniziative gastronomiche.
Ecco la classifica con i libri più amati dal pubblico questa settimana
- Cassar Scalia – Delitto di benvenuto – Einaudi
- Galiano – Quel posto che chiami casa – Garzanti
- King – Never Flinch – Sperling & Kupfer
- Saviano – L’amore mio non muore – Einaudi
- Clark – La felicità nei giorni di pioggia – Libreria Pienogiorno
- Allende – Il mio nome è Emilia Del Valle – Feltrinelli
- Roth – Portnoy – Adelphi
- Dicker – La catastrofica visita allo zoo – La Nave di Teseo
- Rumiz – Bella e perduta – Feltrinelli
- Thilliez – 1991 – Fazi
Uscito in contemporanea mondiale il 27 maggio ecco l’ultimo romanzo di Stephen King

C’era grande attesa per questa novità che si piazza subito al terzo posto del podio: Never Flinch (Sperling & Kupfer). Il maestro della letteratura horror e fantastica ha scritto oltre 65 romanzi e 200 racconti con oltre quattrocento milioni di copie nel mondo. Ha ispirato registi come Kubrick, Carpenter, Brian De Palma. Non sono una lettrice seriale di Stephen King ma lo adoro per quel racconto straordinario dal titolo “Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank” diventato poi il celebre e magnifico film Le ali della libertà. Never Flinch viene tradotto in italiano come “non cedere mai”, oppure “non sussultare mai”. Forse dobbiamo smettere di chiudere gli occhi e affrontare le nostre paure? La detective Holly Gibney protagonista del romanzo si impegna alla grande in questa indagine avvolta da una diabolica missione vendicativa, una lettera terribile che annuncia l’uccisione di tredici innocenti e un colpevole come riscatto per la morte di un innocente. Si prospetta un finale strepitoso nello stile di Stephen King.
Emilia nasce a San Francisco nel 1866, sua madre è una suora irlandese sedotta da un aristocratico cileno…

Ci sono tutti i presupposti per una storia intensa e avvincente nel nuovo romanzo di Isabel Allende: Il mio nome è Emilia del Valle (Feltrinelli). La grande scrittrice e giornalista torna in classifica con una vicenda dove le donne con le loro scelte consapevoli e coraggiose sono nuovamente al centro dell’attenzione, caratteristica di tutta la sua narrazione. Isabel Allende è nata in Perù nel 1942 e si stabilisce in Cile con la madre. Nipote di Salvador Allende, in seguito al golpe di Pinochet vive in esilio dal 1973 sino alla caduta del regime nel 1988. Proprio in esilio scrive il suo primo romanzo che diventerà in seguito anche un successo cinematografico: La casa degli spiriti.
Disobbedite!

Incipit che troviamo nel nuovo romanzo di Paolo Rumiz: Bella e perduta (Feltrinelli). Sottotitolo: Canto dell’Italia garibaldina. Il famoso giornalista e scrittore triestino torna in classifica con un saggio che pone domande di grande spessore e attualità. Si chiede cos’è oggi Garibaldi, un eroe sconfitto che non si riconosce in un’Italia che ha tradito le istanze del Risorgimento. In un mondo incapace di reagire e indignarsi, Paolo Rumiz attraversa come sa fare lui, le città e le campagne. Il suo è un inaspettato viaggio patriottico sostenuto anche da imprese clamorose come quella di issare un enorme tricolore su una ciminiera di Montecchio Maggiore. Splendida copertina.
Quando a scrivere è un ingegnere informatico tutto è geniale!

Eccoci all’altra novità del medagliere: 1991 (Fazi) di Franck Thilliez. Sottotitolo: La prima indagine di Franck Sharko. La critica internazionale ha definito il suo nuovo romanzo eccellente ed emozionante. Stiamo per entrare nel mondo della magia e del voodoo. Un thriller tra i bassifondi parigini con indizi inquietanti e letterari: la fotografia di una donna legata con il volto coperto da un sacchetto di carta, un enigma da risolvere, una poesia di Baudelaire. Franck Thilliez è uno scrittore francese, ingegnere informatico appassionato di tecnologie telematiche, anche se nell’ambientazione di “1991” il detective Sharko si muove in un mondo pretecnologico e pieno di mistero.
Salutiamoci con una citazione dal romanzo di Paolo Rumiz:
“Io, che mi son battuto per la libertà dei popoli e delle nazioni, oggi a quegli stessi popoli e nazioni dico: ma dove volete andare da soli?”
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta grazie a Lei e alle librerie Lovat per il consueto panorama editoriale e per l’orientamento del pubblico, anche quest’ultimo dato è molto interessante perchè può essere confrontato con il proprio. Infatti, con una cronaca nazionale così infarcita di eventi delittuosi, come mi sembra di percepire ora, farei a meno di una lettura come quella proposta da Franck Thilliez con La prima indagine di Franck Sharko. Immagino che i libri presenti ne la classifica attuale siano quelli che poi saranno portati in spiaggia. Molto più interessante ed anche migliore stereotipo verso le donne, che oggi subiscono tanta violenza per un rifiuto o per aver rivendicato la propria indipendenza, credo che sia il libro di Isabel Allende con il mio nome è Emilia del Valle. Ho seguito, oltre che in questa rubrica, anche la presentazione e promozione avvenuta sia in televisione, sia sulla stampa nazionale, e questa ex allieva di un convento, Molly Walsh, dimostra la sua forza nel far riconoscere al padre il frutto di un gioco d’amore. Quindi anche lei è una donna indipendente che vuole e reclama i suoi diritti, anche in favore della figlia nata da questa relazione trasversale.
In questa classifica ho apprezzato molto il libro di Paolo Rumiz: Bella e perduta. Canto dell’Italia garibaldina. Sarà che lo scrittore e giornalista sia triestino, ma ha dimostrato di avere un senso di patria molto forte e vivo. Purtroppo se avessi saputo prima del suo viaggio nei comuni italiani gli avrei parlato del mio paese dove invece di ricordarsi del Risorgimento hanno tolto le quattro lapidi risorgimentali che ricordavano i patri della patria a partire da Garibaldi. Io credo che la figura di Garibaldi sia ancora attuale e sia un modello di amore verso la patria e le sue istituzioni.