Sotto il segno del leone, nata l’8 agosto di 30 anni fa, Eleonora Andriolo è salita sul podio degli chef emergenti del Nord Italia ed è una delle più giovani cuoche, vincitrice di premi, blasonata dall’Accademia della Cucina Italiana e in diverse guide e insignita del titolo di “Ambasciatrice del gusto”.


Eleonora figlia d’arte
Lei è “figlia d’arte”, papà Flavio è un noto cuoco vicentino che gestiva l’Antica Osteria Ca’ d’Oro nel capoluogo berico. La sua forte curiosità la spinge a entrare nella cucina di papà Flavio che è ben lieto trasmetterle i suoi “segreti”. Eleonora si accorge un po’ tardivamente di questo mondo perché per alcuni anni ha lavorato nella sala facendo la cameriera, a contatto con i clienti. Una esperienza, dall’altra parte della barricata, che tuttavia l’ha rafforzata in cucina percependo le esigenze dei commensali. Così quando ha abbandonato la sala lei sapeva come far uscire al meglio un piatto dalla sua cucina immaginando la reazione soddisfatta e solare del cliente alla vista dell’opera culinaria che di lì a poco avrebbe assaporato.
La passione
La sua passione l’ha spinta a non vivere nella routine ma a realizzare sempre piatti nuovi nella sua cucina del ristorante Acchiappagusto di Arcugnano, in via Santa Giustina 9, che gestisce in toto da 6 anni. “Non ho studiato nelle scuole alberghiere, la scuola del saper cucinare me l’ha data mio padre Flavio”. Eleonora ha studiato e conseguito il diploma di ragioniera, ma la sua indole non era rivolta a far conti e bilanci. Voleva “spaziare” altrove, e questo lo ha trovato nella cucina.
Eleonora la ragioniera
Così la ragioniera Eleonora, forte di un bagaglio di esperienze culinarie apprese dal padre, frequenta anche diversi corsi di alta cucina, lavora per imparare al ristorante Esplanade di Desenzano del Garda dove acquisisce ulteriore esperienza dallo chef Massimo Fezzardi.
“A me appassionava la cucina e quando sei piccola, mentre i genitori sono affaccendati, c’è la nonna che ti insegna. A 4 anni facevo già gli gnocchi” . Così è cresciuta Eleonora, appassionata di cucina, ma anche sportiva, ogni giorno la giovane cuoca fa palestra e corre, ed è amante dei viaggi.


Ma chi è?
“Sono curiosa delle cucine degli altri Paesi, quelle etniche, capire i piatti che fanno, studiare gli ingredienti. Colgo spunto di tutte queste peculiarità per poi studiarle e collocarle nei miei piatti. Sono un vulcano di idee, e sono molto curiosa” .
E in cucina lei fa di tutto, compreso il pane e i dolci.
Ma la vita sentimentale di Eleonora com’è?
“Non sono né sposata, né fidanzata. Sono libera! Dovrei trovare un matto come me per condividere una convivenza. Chissà se lo trovo…”
I rapporti tra papà Flavio e Eleonora?


“Sono ottimi e mi integro molto bene con lui. Papà mira da sempre a una cucina della tradizione, io – invece – aggiungo l’innovazione e la parte creativa”.
Da 6 anni Eleonora gestisce l’Acchiappagusto mentre papà Flavio e la sorella Sofia seguono l’Alchimista del Gusto a Grumolo delle Abbadesse, sempre in provincia di Vicenza.
Il suo sogno nel cassetto?
“Penso di essermi ben realizzata, sono felice dei miei risultati. Tuttavia guardo sempre avanti. Il mio sogno? Aprire un ristorante italiano in qualche parte del mondo. Magari in Australia”.
Per i lettori di https://www.enordest.it ci propone la sua ricetta con l’anguilla.


La ricetta: Anguilla cotta alla brace con insalatina di finocchio e argan con salsa alla liquirizia
Ingredienti (per 4 persone) 1 anguilla medie dimensioni, 2 finocchi, 1 arancia, 1 arancia,
polvere di liquirizia, olio di argan (in alternativa olio di sesamo),
1 bicchiere di latte, 1 cucchiaio di maizena, Sale pepe olio q.b
Preparazione
Tagliamo l’anguilla in 4 parti e condiamo con sale, pepe e olio facendo cuocere ai ferri per 20 minuti circa.
Nel mentre affettiamo i finocchi e l’arancia togliendo la buccia, condiamo con sale pepe e olio d’ argan (in alternativa olio di sesamo). Finché aspettiamo la cottura dell’anguilla prepariamo la salsa alla liquirizia. Facciamo bollire il latte col la polvere di liquirizia finché si restringe e aggiungiamo un cucchiaino di maizena.
Disponiamo l’insalatina sul piatto e appoggiamo l’anguilla e la salsa di liquirizia.


Per il vino possiamo abbinare uno Chardonnay dell’ azienda agricola fattoria Le Vegre: fresco, intenso e profumato. E’ una bella cantina, tra l’altro vicina al ristorante di Eleonora.