La stagione nazionale di rugby (domestica come la chiama la Fir suona riduttivo) cominciata dimezza. E rischia di continuare da così a peggio fra positività al Covid, strette imposte dai Dpcm e un protocollo federale per i dilettanti che consente di rinviare una partita se ci sono solo tre positivi su una lista di 40 atleti (data al club alla Federazione).
Cosa è successo sabato scorso
Sabato scorso nella prima giornata di Coppa Italia si è giocato solo a Padova e Viadana, con le favorite Petrarca e Valorugby vittoriose ampiamente e con il punto di bonus. In casa petrarchina addirittura con 8 mete, 4 segnate del 23enne centro debuttante Giulio Colitti. La dicono lunga sulle ambizioni di vincere tutto (coppa e campionato) della squadra allestita dal ds Vittorio Munari in chiave di una possibile assegnazione all’Argos della franchigia di Pro 14.

La parte di stagione saltata
Sono saltate invece le sfide del Mogliano con i Lyons, cinque giocatori positivi tra i trevigiani, e del Calvisano, raggiunto dal risultato positivo del test di un giocatore quando era già a Roma per sfidare la Lazio. Sabato prossimo, in contemporanea a Irlanda-Italia del Sei Nazioni, nella seconda giornata del trofeo cosa succederà?
Il presidente del Mogliano Rugby e la stagione

Il presidente del Mogliano Maurizio Piccin rassicura: «Ci stiamo preparando per giocare regolarmente a Rovigo sabato. La squadra è stata in isolamento ed ha eseguito da protocollo i due tamponi previsti, sui quali avremo l’esito definitivo nelle prossime ore. I 10 giorni di quarantena previsti dalle regole sanitarie per i 5 giocatori dovrebbero scadere mercoledì. Salvo nuovi sviluppi della situazione, al momento non prevedibili, faremo il nostro debutto in Coppa Italia affrontando il Rovigo». Anche da Calvisano giungono voci della ferma volontà di giocare il big match con il Petrarca, già decisivo per la qualificazione. Quindi la seconda giornata dovrebbe essere la prima normale.
Le paure
Ma i timori sul futuro del rugby nazionale restano. Perché si è scelto di far ripartire il Top 10 solo il 31 ottobre e non a fine agosto-inizio settembre come i campionati francese, inglese e il Pro 14. O le coppe europee che proprio queste week-end hanno avuto l’epilogo.

Le coppe
A Bristol l’Exeter conquista la prima Champions Cup contro il Racing Parigi, alla terza finale persa, in una partita mozzafiato con 8 mete (record) finita 31-27. Il numero 8 Sam Simmonds è eletto giocatore europeo dell’anno. Covid permettendo anche qui, visti i 7 positivi tra le Vespe. Ad Aix en Province, Bristol centra la prima Challenge Cup frustrando il sogno di Sergio Parisse di fare il bis del 2017. Tolone battuto 32-19. Due vittorie su due, almeno nel rugby la Brexit non va di moda.