Subito un dato assoluto. In Italia ci sono 600 direttori d’orchestra maschi e 21 femmine. Eppure da una decina di giorni: televisioni, giornali e polemisti seriali si accaniscono contro Beatrice Venezi, 35 anni, maestro d’orchestra, nominata direttore musicale al Teatro La Fenice, a partire dal 2026, ma creando una montagna di polemiche.
C’entra la politica, visto che Venezi é dichiaratamente di destra e amica di Giorgia Meloni?

Forse la cosa più giusta l’ha scritta su Repubblica il giornalista Francesco Merlo: mettiamola alla prova.
La Vignato contro la Venezi

Ci può essere in Italia un direttore musicale stabile senza il consenso dell’orchestra? Succede solo in Germania con i Berliner. Molto incisivo il giudizio di un’altra donna Alessandra Vignato, esperta di musico-terapie e studiosa del musicologo svizzero Jacques Dalcroze, secondo cui il corpo e i suoi movimenti hanno un ruolo fondamentale nella musica. Osservando i movimenti del direttore d’orchestra Beatrice Venezi che ha il difetto di essere bionda, bella e carina, scrive: “la gestualità periferica non parte dal centro del corpo, ma dalla profondità delle viscere e dunque è superficiale”. Apperò! Continua la musicologa-psicologa, descrivendo Beatrice Venezi: “…il suo è un gesto autoreferenziale , di autocompiacimento, é un troppo che non tocca l’altro, in pratica lei dialoga solo con se stessa e con il suo ego”. Basteranno questi giudizi indiretti per gli orchestrali della Fenice e i sindacalisti? Mercoledì 8 ottobre ci sarà l’atteso incontro tra il sovrintendente Nicola Colabianchi (che gode dell’appoggio del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro (che ha già incontrato Beatrice Venezi) e la Rsu.
Suonerebbe e canterebbe con tanta ironia il compianto Giorgio Gaber: ma cosa é di destra e cosa di sinistra?

Facendo i dovuti paragoni la direttrice musicale del teatro comunale di Bologna, l’ucraina Oksana Lynviv é di sinistra, Beatrice Venezi di destra? Il giovane direttore musicale della Fenice (dal 2011 al 2014), il venezuelano Diego Matheuz, era di destra o di sinistra? Sempre la Venezi che dirige a Lucca “L’inno di Roma” di Giacomo Puccini (1919) é per questo una post-fascista? Riccardo Muti boicottato dalla Scala nel 2005 come direttore musicale ai tempi del sindaco Albertini, era di sinistra? La vicenda al Tar tra il sindaco di Napoli e il presidente della Campania per la nomina del sovrintendente del San Carlo, il violinista e direttore d’orchestra, Fulvio Macciardi, era di destra o di sinistra?
Gaber aveva capito tutto. Anche la Venezi?
Occorre andarci a risentire dunque la canzone di Giorgio Gaber, scritta 30 anni fa, nel 1995. Il bagno è di sinistra, la doccia di destra, il minestrone di sinistra, la minestrina di destra, i blue-jeans di sinistra, ma se portati con la giacca sono di destra. I collant per le donne di sinistra, mentre il reggicalze è di destra. Il culatello di destra mentre la mortadella é doverosamente di sinistra. “Ideologia, ideologia, malgrado tutto credo che ancora tu ci sia! conclude Gaber.
Ciao Giorgio, ci manchi.


















































































Questa polemica su Beatrice Venezi è una rassegnazione! Parlando di musica, mi viene in mente un altro grande maestro, il compianto Giorgio Gaber: Ideologia, ideologia, malgrado tutto credo che ancora tu ci sia! In fondo, cosa cambia se un direttore è di destra o di sinistra? La musica dovrebbe unire, non dividersi per partiti politici! E poi, queste critiche sulla gestualità… forse chi le fa non dovrebbe concentrarsi tanto sui movimenti altrui, ma sulla propria musica! La Venezi ha la sua strada da fare, e invece di giudicare, dovrebbero supportarla!spin the wheel
Splendido articolo…. E grande conclusione con il Signor G