La leggenda aurea illumina l’Ateneo Veneto come un bolide nel cielo notturno. Sembra un’apparizione la mostra “Lion of God” del grande artista americano Walton Ford (Larchmont, 1960). Si tratta della sua prima personale in Italia, ideata come evento “site-specific” per Venezia.
Ford e i suoi dipinti

Un corpus di dipinti concepiti in stretta relazione con le opere dell’Ateneo Veneto, in modo particolare sulla figura del leone presente nella grande tela del Tintoretto “Apparizione della Vergine a San Girolamo”, di solito esposta nella biblioteca dell’Istituto.
Il percorso si sviluppa su due sale, l’Aula Magna al piano terra e la Sala Tommaseo, al primo piano, dove potremo ammirare Tintoretto per tutta la durata della mostra. I dipinti stupiscono e avvolgono subito lo spettatore, sono di grandi dimensioni realizzati ad acquerello.
La tecnica di Ford

La poetica di Ford esplora la dimensione storica, biologica e ambientale con una tecnica straordinaria che sovverte le convenzioni del racconto. Nella tela cinquecentesca il leone è collocato nell’ombra, oscurato da San Girolamo in estasi per la visione della Vergine Maria. Walton Ford rovescia la prospettiva raccontando l’avvenimento dal punto di vista dell’animale. Lo fa con superba maestria nella spettacolare tela di quasi tre metri che troviamo appena entrati nella sede dell’Ateneo.
Il curatore


Lion of God è curata da uno dei più influenti protagonisti del panorama internazionale Udo Kittelmann, che ha collaborato con l’artista in occasione della sua retrospettiva itinerante in Europa intitolata Bestiarium. “Nella ricerca di analogie tra passato e presente, i dipinti di Walton Ford sovrappongono rappresentazioni intricate di storia naturale con una lettura critica contemporanea, includendo citazioni da fonti letterarie dei secoli passati, il tutto reso nello stile della pittura dei grandi maestri”, spiega Kittelmann.
Ford e il suo rifarsi alla Legenda Aurea
Andiamo allora a scoprire il legame con una fonte letteraria d’eccezione, la “Legenda Aurea”, l’opera più famosa e copiata del medioevo. Le vite dei Santi raccontate dal beato Jacopo da Varagine (anticamente la città ligure di Varazze). In questo caso il termine “leggenda” non significa episodio inventato, ma “storia da leggersi”. Come quella affascinante e celebre di San Girolamo.

Una sera mentre Girolamo si trovava assieme ai confratelli, apparve all’improvviso un leone zoppicante. Mentre tutti scappavano atterriti, lui accolse amorevolmente l’animale e, resosi conto che era stato ferito da alcune spine, curò la sua zampa. Da quel momento il leone abbandonò gli istinti feroci vivendo con i confratelli come un animale domestico. Lo troviamo in tutte le raffigurazioni di San Girolamo, ma grazie a Walton Ford che ha tratto ispirazione dall’opera letteraria, percepiamo la narrazione in modo molto diverso. Non solo bellezza estetica ma una profonda indagine filosofica sulle questioni urgenti del nostro tempo come lo sfruttamento ambientale e l’arroganza della natura umana di ieri e di oggi.
Ford fa emergere la luce dal buio

L’impatto scenografico è perfetto e teatrale, le grandi tele emergono come visioni nelle sale buie. L’Ateneo Veneto di Scienze Lettere ed Arti è la più antica tra le istituzioni culturali oggi attive a Venezia. La sede in Campo San Fantin a due passi dal Teatro La Fenice, ha una lunga storia. Venne costruita per ospitare le due confraternite di San Girolamo e di Santa Maria della Consolazione che a metà del Quattrocento si erano fuse condividendo gli stessi scopi assistenziali. Il principale era il sostegno spirituale ai condannati a morte per impiccagione. Da questo deriva il nome popolare di “Scuola dei Picai” (impiccati). Nel 1562 venne distrutta da un incendio e in seguito ristrutturata con l’intervento dei grandi maestri dell’epoca: Alessandro Vittoria, Tintoretto, Palma il Giovane, Veronese.
Chi è Ford


Walton Ford espone nei più importanti musei internazionali, la sua ricerca attinge a illustrazioni scientifiche, favole e miti, per sviluppare storie sugli animali così come esistono nell’immaginario umano. In contemporanea alla mostra veneziana, la Morgan Library & Museum di New York City ospita sino al 20 ottobre, Walton Ford: Birds and Beasts of the Studio, una mostra di disegni dell’artista, organizzata da Isabelle Dervaux. Lion of God è organizzata dalla galleria Kasmin, New York. Dal 1997, Kasmin ha presentato 11 mostre personali di Ford, tra cui Barbary nel 2018, un corpus di opere che esplora il destino del leone berbero del Nord Africa.
La divulgazione delle scienze, della letteratura e delle arti è da sempre l’obiettivo dell’Ateneo Veneto e questa splendida mostra costituisce una vera opportunità di accrescimento culturale per viaggiatori di tutto il mondo e soprattutto per noi veneziani.
Info

LION OF GOD – La mostra di Walton Ford
A cura di Udo Kittelmann
17 aprile – 22 settembre 2024
Ateneo Veneto, Aula Magna e Sala Tommaseo
ingresso libero
Venezia, Ateneo Veneto
San Marco, 1897 Campo San Fantin
Tel: +39 041.5224459
Dott.ssa Elisabetta questa mostra all’Ateneo esalta e rilegge uno dei simboli più forti della cultura e della religione veneziana: il leone di San Marco. Nel corso dei secoli la Serenissima ha piazzato i suoi leoni in tutto il Veneto e nelle città dell’Adriatico – Mediterraneo, ma oggi c’è una nuova interpretazione che certamente non potrà mai mettere in secondo piano Tintoretto e altri artisti, ma comunque sviluppa una nuova ermeneutica. Mi è piaciuto anche il riferimento all’agiografia relativa a San Girolamo e al leone che alla fine anche lui è figlio di Dio. Mentre leggevo mi è venuto in mente anche il cristiano Androclo che tolse una spina nella zampa del leone diventando amici e poi la vicenda ispirò anche Trilussa che raccontò, a modo suo, come un leone riconoscente aiutò un militare che gli aveva tolto una spina da un piede a fare carriera. Le immagini della mostra sono di grande impatto visivo.
Buongiorno Elisabetta. Grazie sempre per i tuoi interessanti suggerimenti culturali! 👏🌹