Una volta si diceva che i poeti in un certo modo,con le loro parole, con il loro pensiero possono essere in grado di fermare le guerre (utopia…), chissà se è vero. Però ad assistere a ciò che è successo nello scorso fine settimana a Bibione, splendida località balneare affacciata sull’Adriatico, possiamo aggiungere che, forse, anche le rock star possono essere in grado di avere questo “potere”. L’arrivo dell’indiscusso re del rock italiano (e non solo), Vasco Rossi, ha letteralmente messo d’accordo tutti, visto la diversità di personaggi che sono “sbarcati” in questa località trasformandola in una vera e propria “Vasco City”.
Per Vasco Rossi da tutta Italia
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Non si è trattato solo di un semplice concerto ma di un’autentica adunata (a proposito a Bibione dal 14 al 16 ci sarà quella degli alpini di tutto il triveneto) di giovani, meno giovani e anziani provenienti da tutta Italia, da nord a sud e anche dall’estero, in particolare turisti tedeschi e dell’est Europa. Una convergenza di ideali incredibile con l’arrivo del Blasco, il rocker di Zocca (Modena), capace con la sua musica unita alle sue parole e alla sua inconfondibile voce di mettere tutti d’accordo. Destra, sinistra, centro, milanisti, juventini, interisti (per la cronaca Vasco è smodatamente interista), si ferma tutto quando sul palco sale lui, il vero numero uno della nostra musica e teniamocelo stretto.
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Basti pensare che solo nel 2024 ha già ricevuto tutta una serie di riconoscimenti importanti come “La pergamena di Milano” che gli verrà consegnata dalle mani del sindaco della città Giuseppe Sala il prossimo 5 giugno, il 7 giugno una statuetta dal presidente della Regione Lombardia, una moneta d’argento fresca di conio da 5 Euro con dedica ad “Alba chiara” e il premio Vittoriale ricevuto lo scorso 17 aprile consegnato dal presidente della fondazione, Giordano Bruno Guerri che ha detto “il Komandante che sulle onde del rock attraversa le emozioni di oceaniche folle, osando sfidare il tempo e restando sempre fedele a se stesso”.
Ieri Vasco Rossi ha regalato un sound check al suo fan club
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E fedeli sono stati tutti i suoi fans che hanno gremito queste due serate, la prima il “sound check” dedicato solo agli iscritti al suo “fan club” e la seconda quella di stasera con la data “zero” vero e proprio inizio del tour 2024. Un tour che si sposterà di seguito a Milano per sette serate e poi a Bari per altre quattro. Lo spettacolo è andato in scena su un palco “fantasmagorico” di circa ottantasette metri di larghezza, venticinque di profondità e ventotto di altezza, con attorno un video gigante di oltre mille metri quadrati. Un’infinità di motori e corpi illuminati. Per tutto questo oltre trecento persone impegnate, tra tecnici, operai, security, di tutto e di più.
Un bell’incontro
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Detto questo, stasera prima di salire sul palco ha voluto incontrare alcuni vecchi amici di Bibione risalenti a metà anni settanta quando veniva in vacanza con la famiglia e con la fidanzata dell’epoca. Un caloroso e commosso abbraccio con Achille Drigo, ottantaseienne proprietario dell’albergo “Villa d’Aspe” dove aveva alloggiato e non sono mancate le battute “amarcord”.
Vasco Rossi sale sul palco
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E’ l’ora del concerto, sono le ventuno si presenta sul palco accolto da un boato proveniente da circa trentamila spettatori (venticinquemila nella serata di sabato)per dare il via a questo nuovo tour, un po’ diverso dal solito per sua stessa ammissione. Dopo aver scelto tra le sue oltre duecento canzoni è arrivato alla conclusione di una “social set list” dovuta al momento delicato che il tutto il mondo sta attraversando. Un Vasco a dirla in breve più arrabbiato, più duro perché “questo è un periodo molto complicato e tutti siamo preoccupati”. Inizia il concerto classico cappellino in testa col frontino girato, giubbotto e mani in tasca appena accennate (poi nel corso del concerto cambierà spesso giubbotti e cappellini). Parte con un trittico di grande impatto “Blasco Rossi”, “Asilo republik” e l’inconfondibile “Gli spari sopra”. Tutte arrangiate in maniera diversa dagli esordi.
La scaletta
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La prima contro il pregiudizio che genera odio per il diverso, la seconda contro il potere capace di risolvere i problemi solo attraverso l’uso dei manganelli e la terza contro tutti i farabutti che governano il mondo in maniera violenta. Il pubblico è in delirio e allora ecco arrivare una serie di brani che hanno la storia del grande Vasco. Non manca “Jenny” una ballata dedicata alla sua prima donna e poi a sorpresa “spara” con la voce a mille e tutto il pubblico in coro la mitica “Bollicine”, visto che la famosa bevanda non è mai passata di moda.
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C’è tanta poesia in questo concerto misto ad un sound intramontabile ed arriva “Basta poco”, l’immagine perfetta dell’attualità sempre più grigia e priva di fantasia. Prosegue intonando anche un “medley” dove non mancano i suoi successi più toccanti e privi di tempo . Ecco la struggente “Gli angeli” cantata con tanta sofferenza in volto e poi “C’è chi dice no”, “La strega” e non poteva mancare “Il mondo che vorrei”.
Vasco Rossi si esalta (e non solo lui)
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E’ il momento di “Rewind” e si scatena il finimondo con tanto di tette al vento e reggiseni che volano. Sembra che le sue canzoni vivano sempre una nuova stagione quando lui ce le fa rivivere. L’atmosfera è al settimo cielo e arrivano per finire le “immortali”. Si spengono le luci sull’immenso palco e la voce di Vasco intona “Siamo solo noi”, “Vita spericolata” (canzone che presentò a Sanremo)e come sempre chiude con “Alba chiara” intonata da tutti i trentamila presenti. Senza nulla togliere a Max Pezzali, Ultimo e Marco Mengoni che si erano esibiti nello stesso stadio negli anni precedenti, con Vasco Rossi si è aperta una vera “autostrada” rock per Bibione e c’è da scommettere che in futuro arriveranno altri grandi personaggi della musica italiana e mondiale.
Il riconoscimento alla band
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Una doverosa nota finale ai componenti della band: Vince Pastano (direzione musica e chitarre), Stef Burns (chitarra), Antonello D’Urso (chitarra acustica e cori), Andrea Torresan ( basso e cori), Alberto Rocchetti (tastiere e cori), Donald Renda (batteria – ha sostituito Matt Laug passato agli AC/DC), Andrea Ferrario (sax), Tiziano Bianchi (tromba), Roberto Solimando (trombone), Roberta Montanari (cori), solita guest star Claudio Golinelli (basso).
Foto di Margherita Ruglioni
Splendi tutti ma lui in particolare grazie Vasco 💪🏼💪🏼💪🏼💪🏼
Vasco è e sarà sempre il n. 1 💯👍🏿
Tutto meraviglioso,,per precisare, Zocca non è Ferrara,ma è Zocca di Modena.
Articolo eccellente una piccola Mosca nera rocker di Zocca non è di Ferrara ma di Modena si precisa di correggere dopo la Ferrari abbiamo anche il Vasco Rossi
Abbiamo corretto ora purtroppo data l’ora e la velocità in cui l’ho scritto c’è stato questo refuso. Comunque grazie e subito sistemato. Valter
Corretto ora Franco, grazie!
Due serate indimenticabili …solo Vasco è Vasco !!! Grazieeeeeee ❤️
Abbiamo corretto ora purtroppo data l’ora e la velocità in cui l’ho scritto c’è stato questo refuso. Comunque grazie e subito sistemato. Valter
Ormai.lo dico da tempo , se sarà LUI ad andarsene prima di me visto che èhs qualche anno in più del sottoscritto, be’ quel tristissimo giorno voglio vedere una giornata di LUTTO NAZIONALE !!!!
Penso che la musica è cambiata e che Vasco Rossi si adegui ai tempi.Altrimenti i prossimi concerti saranno presso le Feste de l’Unità.
Grandeeeee Vasco grazie ♥️
Per fortuna che c’è VASCO❤
L’unico neo a mio avviso il palco basso per il resto tutto stupendo da lui alla bend alla meravigliosa grafica.
UNICO NEO: la disorganizzazione nel far defluire il traffico a fine concerto. ALLUCINANTE & scandaloso. Come nn organizzare un minimo di deflusso in un paese come Bibione( bellissima cittadina oltretutto!). Per. Resto Vasco 🤟🏻💙
Le foto che sono scattate dal ragazzo dove si possono trovare? Del 2 giugno