Il click day viene spostato in avanti e imprenditori e lavoratori sono bloccati. Il sistema dei flussi d’ingresso prevede, ormai da tempo, la lotteria del click day cioè la necessità di precaricare la domanda online per poi inviarla, lottando contro il tempo e la concorrenza, al momento stabilito. Le frazioni di secondo tra le diverse domande, saranno determinanti per consentire il rilascio del permesso di soggiorno o, al contrario, per lasciare lo straniero nell’ombra fino al prossimo click.
Il Consiglio dei Ministri sposta il click day
Con un decreto di poche righe del 19 gennaio scorso, il Consiglio dei Ministri ha spostato il click day dal 5 febbraio al 18 marzo, rinviando tutte le procedure alla primavera inoltrata, in tal modo facendo slittare la presentazione delle domande e le conseguenti assunzioni di varie tipologie di lavoratori.
Secondo quanto previsto dal decreto flussi, nell’ambito delle 151 mila quote d’ingresso di lavoratori extracomunitari, sono infatti previste assunzioni di diverse tipologie di lavoratore:
- Lavoratori non stagionali provenienti da Stati che hanno sottoscritto accordi di cooperazione con il nostro Paese, per i quali il click day è rinviato alle ore 9,00 del 18 marzo;
- Lavoratori non stagionali, di Stati diversi, per vari settori produttivi tra i quali l’assistenza familiare e socio-sanitaria, per i quali il click day sarà alle ore 9,00 del 21 marzo;
- Lavoratori stagionali per i quali il click day sarà alla ore 9,00 del 25 marzo.
L’attuale mercato del lavoro
Questo slittamento interviene in un mercato del lavoro, notoriamente affetto da scarsità di offerta, nel quale imprenditori ed associazioni di categoria riescono con difficoltà a reperire le risorse umane necessarie per la gestione delle proprie attività.
Se la fase di partenza viene spostata a fine marzo è facile prevedere che, anche per i fortunati vincitori della lotteria del click, sarà impervio riuscire a programmare adeguatamente le attività stagionali.
Senza parlare della macchinosità ed aleatorietà del sistema, che di per sé non consente programmazione, legato com’è alla casualità del risultato oltre che alla gestione pesantemente burocratica delle procedure.
Confartigianato Venezia lamenta come questo rinvio crei difficoltà che saranno maggiori per le attività stagionali, che sono a corto di personale, creando malcontento per le aziende già a Inizio modulo e Fine modulo, poco soddisfatte della procedura che è ampliamente inadeguata per rispondere alle necessità del mondo produttivo.
Siro Martin e il click day
Il meccanismo crea tante aspettative, ma spesso i risultati sono molto al di sotto di quanto atteso sostiene Siro Martin, presidente della Confartigianato Venezia, colpendo un sistema di imprese che sono già ampiamente in carenza di personale e in una fase critica per la programmazione stagionale.
Questa ennesima lotteria … lascerà più delusi che soddisfatti dato che le imprese hanno bisogno di personale con urgenza, e lo spostamento del click day aggrava questa situazione inutilmente, in una fase congiunturale particolarmente critica.
Il click day penalizza l’edilizia e il settore agricolo
Uno dei settori maggiormente colpiti da questa crisi occupazionale è quello dell’edilizia, nel quale la carenza di manodopera sarà il tema principale dei prossimi anni, la popolazione invecchia ed escono più lavoratori di quelli che entrano: un grande aiuto ce lo può dare l’immigrazione, sostiene Giovanni Salmistrari a capo dell’associazione costruttori edili di Venezia.
Coldiretti, attualmente alla ribalta delle cronache per le proteste dei trattori, ricorda come il settore agricolo sia uno di quelli maggiormente colpiti dall’inefficienza del sistema delle quote, al punto che, da molti anni, i click day vanno puntualmente in overbooking, senza fornire una valida risposta alle esigenze di queste attività.
Appare evidente la necessità di una profonda revisione del sistema, che passi anche per una maggiore e più affidabile programmabilità, abbandonando le lotterie e le incertezze che impediscono a lavoratori ed imprese di gestire il loro lavoro.