Un’innovativa comunità di case stampate in 3D sta sorgendo vicino ad Austin, in Texas, per mano di una flotta di robot; in quella sede, una comunità unica nel suo genere sta sorgendo e si sta delineando, con lo scopo di ridefinire il concetto di “abitare”, iniziando a costruire in maniera del tutto nuova; le prime consegne sono previste per Settembre 2023.
Case 3D: una realtà

Solo pochi anni fa, l’idea di una comunità di case stampate in 3D sembrava un sogno irrealizzabile. Ma con la dimostrazione di successo di ICON delle sue tecnologie di costruzione Vulcan, il sogno sta rapidamente diventando realtà. Dopo aver completato con successo quattro case stampate nel 2021 e la sua “Casa Zero” all’inizio di quest’anno, ICON è ora in procinto di realizzare un’intera comunità di 100 case a Georgetown, Texas. Non è solo una questione di tecnologia. Queste case rappresentano una fusione di design moderno e funzionalità. Con un’estetica che evoca un ranch texano contemporaneo, ogni casa è un capolavoro di efficienza energetica e resistenza agli elementi, grazie anche al metodo di costruzione utilizzato.
Al lavoro un team di robot

100 case stampate in 3D e tirate su in tempi relativamente brevissimi non sono poca cosa. A fare l’impresa una intera squadra di robot Vulcan che non solo accelerano il processo, ma riducono anche gli sprechi di materiali e offrono agli architetti una libertà di design senza precedenti. Ognuna delle case stampate in 3D nella comunità sarà alimentata dal sole con pannelli solari sul tetto e avrà una dotazione tecnologica di tutto rispetto: campanelli, serrature e termostati intelligenti, ma soprattutto l’appeal di un progetto realizzato per mettere a fuoco una visione più grande.
La casa si stampa in 3D con meno di 1.000 euro

È tutta italiana la prima casa stampata in 3D e realizzata utilizzando fango e rifiuti agricoli. Una casa sostenibile, riciclabile ed economica: Gaia, la prima casa stampata 3D da WASP. La società italiana WASP ha ideato un nuovo modello architettonico ecosostenibile che utilizza materiali da costruzione come le fibre di terra e di riso e la tecnologia della stampa 3D, secondo principi bioclimatici.
Ma com’è fatta una casa stampata in 3D?

Gaia è uno spazio abitativo di circa 30 metri quadrati realizzata con materiali naturali. La struttura della casa è stata realizzata da CraneWASP, un’innovativa stampante 3D su larga scala che utilizza una miscela di fango naturale ricavata dal terreno del sito dove è stata costruita, nonché materiali di scarto della produzione di riso come paglia tritata e lolla. La costruzione dell’innovativa abitazione ha richiesto 100 ore di lavoro e meno di 1.000,00 Euro di spesa.
La struttura della casa, che incorpora la fornitura di energia, il sistema di isolamento e la ventilazione naturale, prevede la copertura in legno. Il riso è stato usato anche per massetti termici e bio-intonaci, ottenendo la classe energetica migliore possibile per un edificio. All’interno, le pareti sono arrotondate e rivestite in legno e, grazie a questa tecnica costruttiva e ai materiali utilizzati, la casa non necessita di impianti di riscaldamento e condizionamento, essendo sostanzialmente un’abitazione passiva.
Vantaggi e svantaggi della casa in 3d

Com’è ovvio che sia, in questa fase si celebrano quasi esclusivamente i vantaggi delle case stampate in 3D; ma: ci sono anche svantaggi? Iniziamo dicendo che il vantaggio maggiore che può farci scegliere questa soluzione è l’abbattimento dei costi di costruzione, che si traduce in un enorme risparmio per il cliente, perché possiamo costruire una casa stampata in 3D spendendo 20.00,000 Euro (o anche meno!). Altro vantaggio, è che si può costruire la struttura della casa in sole 24 ore, perché la stampante lavora continuativamente e non fa ferie, e nemmeno la pausa caffè! Ma solo la struttura, però, perché per completare la costruzione servirà ancora parecchio tempo.
Il risparmio economico

Probabilmente, il vantaggio più importante è il risparmio economico che può portare l’utilizzo di una stampante 3D per costruire una casa, perché si usa solo il materiale strettamente necessario, senza correre il rischio di acquistarne in eccesso: risparmio economico, ma anche un minor impatto sull’ambiente. Ma, come sempre succede, si devono considerare anche gli svantaggi. Il primo svantaggio è che, almeno per ora, è possibile costruire edifici relativamente piccoli e la “casa in 24 ore” è solo uno slogan. Tra gli svantaggi, c’è anche la predisposizione mentale che deve avere chi adopera la stampante 3D, con ciò intendendo dire che sono ancora poche le realtà davvero in grado di padroneggiare questa tecnica; imprese di costruzioni e professionisti del settore non sono ancora in grado di gestire questo nascente mercato.
E nel mondo? Vediamo qualche esempio pratico

Beckum, la casa 3D “italo-tedesca”. Il progetto Beckum della tedesca House3DRuck sta procedendo a grandi passi, sicuramente anche grazie al fatto che vi partecipa l’Italcementi. Il materiale utilizzato per le opere in muratura nasce in Italia e rappresenta un vero e proprio “facilitatore” per la stampa 3D, perché questo materiale si combina perfettamente con diversi tipi di stampante.
Icon: la prima casa stampata in 3D

È nata negli Stati Uniti ed è realizzata all’interno del programma Icon, che cura la realizzazione di progetti robotici, tra i quali la stampante 3D Vulcan. Con questa stampante sono stati costruiti i muri della casa “stendendo” diverse stratificazioni in cemento e procedendo poi con la realizzazione delle finiture. L’aspetto più piacevole di questo progetto è il prezzo: sono bastati, infatti, 8.000,00 Euro per completare la struttura. E gli ideatori sostengono che questo costo potrebbe scendere fino a 3.000,00 Euro!
Gaia: protagonista l’Italia

Ambizione e attenzione alla scelta dei materiali. Queste sono le caratteristiche principali del progetto Gaia, nato in Italia, a Massa Lombarda. Un passo verso la bioedilizia grazie alla collaborazione con la startup RiceHouse, che vuole contribuire alla realizzazione di case in 3D con l’utilizzo di materiale di scarto del riso. Il progetto finale consentirà di utilizzare materiali naturali direttamente prelevati “in sito”. Ottimo legante, infatti, è la terra presa direttamente dallo spazio in cui sorgerà l’edificio.
Bellissima occasione per avere una casa economica fatta con materiali naturali. Un giorno anche io potrò realizzare un sogno come questo!!
Salve,
Sarei interessato a contattare la ditta che costruisce queste case.
Saprete darmi il contatto?
Grazie
Buonasera, sono interessato e vorrei sapere chi in Italia costruisco con questa modalità. Francesco Bianco