Approvata in Consiglio regionale la nuova legge che promuove il gelato tradizionale veneto. In primis tutelerà i consumatori, sposando la Farm to Fork Strategy, cuore dell’European Green Deal che vuole rendere i sistemi alimentari equi, sani e rispettosi dell’ambiente.
Gli artefici della legge
Il Consiglio della Regione del Veneto ha appena approvato il progetto di legge n. 130: “Promozione del gelato tradizionale di qualità in Veneto”. A presentarlo i consiglieri Roberto Bet, Fabrizio Boron, Alberto Bozza, Sonia Brescacin, Milena Cecchetto, Giulio Centenaro, Silvia Cestaro, Marco Dolfin, Gabriele Michieletto, Giuseppe Pan, Giovanni Puppato, Filippo Rigo, Luciano Sandonà, Francesca Scatto, Elisa Venturini, Roberta Vianello, Marco Zecchinato e naturalmente il relatore Alberto Villanova.
Villanova
Il relatore ha aperto così il suo intervento in Consiglio: “Credo si sia tutti d’accordo in quest’aula quando si definisce il gelato tradizionale Veneto un ambasciatore del nostro territorio. Questa è una tradizione che è basata sul lavoro e il sacrificio, due parole molto care a noi veneti, di generazioni di gelatai partiti dalle valli del Cadore, del bellunese, e poi anche dal resto della nostra Regione e che sono andati in giro per l’Italia, l’Europa e anche il mondo ad esportare quella che è una tradizione gastronomica del nostro territorio, e soprattutto quella che è una tradizione legata alle nostre comunità”.
Il valore della legge
La legge parte dalla constatazione che il consumatore non è messo in condizione di poter riconoscere il vero gelato tradizionale. Cioè quello prodotto artigianalmente con materie prime, rispetto al gelato preconfezionato. Rilevando differenze sostanziali tra i due diversi prodotti, sia in termini di tempistica nella realizzazione che a livello nutrizionale. Riconoscendo ai gelatieri, in possesso delle competenze e conoscenze dei metodi tradizionali, la necessità di essere tutelati e differenziati nell’ambito del settore. Concetti che hanno portata e implicazioni molto vaste e che vengono individuate nella valorizzazione di quei prodotti le cui caratteristiche sono legate al territorio. Attraverso la filiera corta di produzione e lavorazione che caratterizza la strategia europea del farm to fork.
Zaia e la legge che tutela il gelato
La legge si preoccupa anche di valorizzare e far conoscere una storia del gelato veneto che si è distinto nel mondo. Per il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. “Con questa nuova legge, potremo tutelare i valori storici di un prodotto emblema del Veneto”. Perché la storia di questi maestri gelatieri, dice Zaia, la conoscono tutti, non mancando un riferimento alla MIG.
Padrin commenta la legge e pensa al MIG
Pensando al gelato, non si può infatti non pensare a “Longarone e alla kermesse internazionale più importante legata a questo prodotto. Che richiama nelle nostre Dolomiti i gelatai di tutto il mondo”. Un plauso immediato non poteva che arrivare dal presidente della Provincia di Belluno e sindaco di Longarone, Roberto Padrin. “Apprendiamo con grande piacere dell’iniziativa di legge regionale per la promozione del gelato tradizionale. È il riconoscimento della capacità da un lato dei maestri gelatieri, dall’altra di un intero territorio. Perché è storicamente innegabile che il gelato artigianale nasce tra Longarone, Zoldo e il Cadore”.
L’importanza della decisione
Per Padrin si tratta di “un tema estremamente delicato ma di assoluta importanza per la valorizzazione non solo del prodotto, ma anche del territorio. E delle aziende che ruotano attorno a questo settore strategico per l’economia del Veneto e dell’Italia. E anche per la valorizzazione delle nostre comunità locali. Che da sempre hanno esportato grandi famiglie di gelatieri ancora attive in Germania, Austria, Belgio e in diverse parti del mondo”.
Il budget
La legge definisce anche un budget di 100.000 euro all’anno per i prossimi tre anni a sostegno della promozione dei suoi obiettivi. Una cifra importante a dimostrazione di quanto la Regione creda in questa azione di valorizzazione del gelato artigianale veneto.
Affinché la legge abbia attuazione pratica dovrà passare ancora qualche tempo
E’ stato previsto, infatti, un tavolo tecnico permanente che sarà chiamato a supportare la Giunta nella definizione delle linee guida. A questo tavolo il compito di agevolare l’approfondimento e confronto con le associazioni di categoria, di collaborazione con gli organi preposti ai controlli. Ma anche di sottoscrivere appositi protocolli per la tutela della qualità e contro il fenomeno dell’abusivismo e della concorrenza sleale. E non trascura la formazione, anche continua, per supportare gli addetti nella migliore lavorazione e produzione del gelato.
In tutto questo la preoccupazione di un controllo attento rimane
Tanto che il tavolo potrebbe valutare anche un’ipotesi di certificazione. Cosa che non sarebbe nuova per il CSQA di Thiene, il primo ente italiano accreditato nel food e leader nei settori “agricoltura” e “alimenti e bevande”. Non dimenticando che il valore aggiunto di un gelato artigianale è la sua unicità, come sta ben evidenziando la campagna nazionale 2022 promossa dalla rivista specializzata puntoIT e supportata da tutti i principali player del settore. Il claim “Unico Mai Uguale” che accompagna un’immagine incentrata sul richiamo della catena DNA.
Il parere di Puglisi
Per il promotore Franco Cesare Puglisi, già vincitore alla MIG del Premio Green per la comunicazione con la campagna 2021. “Una suggestiva immagine per portare al consumatore finale un messaggio molto chiaro. La qualità artigianale crea un’atmosfera particolare, una curiosità e una ricerca del piacere che nessuna produzione standardizzata potrà mai creare. Una unicità che rappresenta un potente punto di forza che ogni gelatiere deve evidenziare e deve imparare a comunicare”.
Il video da vedere
Di seguito il link del Consiglio https://www.digital4democracy.com/seduteonline/crveneto/play.php?flv=CRVNT_85597_104902_001_20220628&time=810&time=810