Qui https://www.enordest.it/2021/05/02/cane-e-gatto-e-allergia-alimentare-la-dieta/ abbiamo parlato dell’allergia/intolleranza alimentare. Oggi invece affronteremo le allergie ambientali visto che l’inverno sta per finire e la primavera ormai alle porte è la stagione migliore per chi deve diagnosticare un’allergia ambientale al proprio animale. Certamente, allergie alimentari e ambientali possono coesistere. In questi casi, risolvendo una delle due patologie, i sintomi manifestati dal cane o dal gatto miglioreranno ma non si risolveranno totalmente.
Che cos’è l’allergia
L’allergia (= reazione di ipersensibilità) è una patologia con svariate ripercussioni sull’animale. Principalmente si tratta di una reazione “eccessiva” del sistema immunitario. Si può manifestare in diversi modi e non è trasmissibile all’uomo.
I sintomi più importanti negli animali sono il prurito e, in un secondo momento, la comparsa di varie alterazioni cutanee secondarie. Le allergie possono essere relativamente innocue ma se si manifestano con una forte sintomatologia, portano a rilevanti compromissioni della qualità di vita dei soggetti colpiti.
Esistono diversi tipi di allergeni, con svariati fattori scatenanti, quindi svariate sono anche le terapie possibili.
Per aiutare il singolo animale in modo rapido ed efficace è necessaria una diagnosi.
Quali sono le cause più frequenti di allergia?
Le cause più frequenti di allergia sono gli allergeni ambientali (acari della polvere e degli alimenti, muffe) oppure pollini, insetti, pulci, alimenti.
Allergia alle pulci e ai pollini
Il periodo dell’anno, il luogo e la localizzazione sono i primi indizi importanti.
Se i sintomi sono più gravi dalla primavera all’autunno inoltrato, questo indica spesso un indizio di un’allergia alla saliva delle pulci.
Se i sintomi sono più gravi in primavera e in estate, gli allergeni scatenanti potrebbero essere i pollini.
Dermatite atopica (allergeni ambientali)
Un’allergia agli acari della polvere e degli alimenti è presente durante tutto l’anno. La sintomatologia potrebbe peggiorare se ad esempio l’animale dorme in camera da letto.
È importante quindi controllare l’ambiente in cui vive il tuo animale, esistono in commercio prodotti che, trattando l’ambiente in modo naturale, aiutano per questo tipo di allergia.
Allergia alimentare
Vi rimando a questo articolo: https://www.enordest.it/2021/05/02/cane-e-gatto-e-allergia-alimentare-la-dieta/
Il prurito e le alterazioni cutanee possono essere causati anche da altre patologie, per questo motivo il veterinario proverà, con esami mirati, ad escludere altre cause.
Dal momento in cui saranno state escluse tutte le altre possibili malattie, il veterinario procederà con i passi successivi della diagnostica allergologica.
Questa si differenzia sostanzialmente in due categorie: test cutanei e test sierologici.
Test cutanei
Si iniettano sottocute all’animale diversi allergeni (pollini, acari della polvere…).
In base alle alterazioni che compiono nel punto di inoculo il veterinario può determinare se esiste una reazione allergica
alla sostanza inoculata oppure no.
Test sierologici
Per alcune allergie entrano in gioco nel sangue i cosiddetti anticorpi contro le sostanze scatenanti la reazione allergica (allergeni, ovvero sostanze che causano allergia).
Questi anticorpi possono essere rilevati nel sangue. Per questo tipo di test sierologico il veterinario ha bisogno di un campione di sangue dell’animale che manderà al laboratorio per far eseguire il test allergologico sierologico.
Nessuno dei test può avere una valenza universale.
Gli allergeni sono stati rilevati, cosa fare?
La terapia d’elezione sarebbe quella di evitare gli allergeni responsabili della patologia.
Nel caso di un’allergia alle pulci o di un’allergia alimentare questa forma terapeutica è relativamente semplice ed è anche l’unica attuabile.
Una dieta appropriata e l’utilizzo di prodotti specifici contro le pulci permettono di combattere la patologia.
In caso di allergia ai pollini o agli acari della polvere spesso non è tuttavia possibile evitare gli allergeni responsabili.
Per un’allergia che provoca nell’animale disturbi solo per un breve periodo dell’anno esistono diversi farmaci che possono aiutare durante questo intervallo di tempo.
In caso di sintomi persistenti per tutto l’anno, gli effetti collaterali dei farmaci sono però spesso rilevanti, si dovrebbe quindi prendere in considerazione (solo in caso di dermatite atopica = allergia ai pollini di erbacee, graminacee ed alberi, insetti, acari della polvere e degli alimenti e spore fungine) una immunoterapia allergene-specifica (ASIT, iposensibilizzazione).
L’immunoterapia per l’allergia
Per l’immunoterapia allergene-specifica viene allestita, sulla base dei risultati ottenuti con i test allergici, una soluzione di trattamento specifica per il cane. Questa contiene bassi quantitativi della sostanza (= allergene) alla quale l’animale risulta allergico. All’animale verranno quindi somministrati questi allergeni, responsabili della reazione, in concentrazioni ed intervalli crescenti.
Nella maggior parte dei cani il trattamento porta ad una maggiore tolleranza verso gli allergeni responsabili della patologia. Il cane si sentirà di nuovo bene nel suo ambiente.
Si possono notare miglioramenti già dopo poche settimane dall’inizio del trattamento, in alcuni casi però solo dopo alcuni mesi.
In più del 70% degli animali questa terapia porta ad un evidente miglioramento, oppure addirittura ad una completa remissione dei sintomi.
Visto però che le allergie non sono guaribili, in caso di successo la terapia immunitaria allergene-specifica dovrebbe essere somministrata per tutta la vita dell’animale.
In rari casi si possono avere effetti collaterali, che tuttavia in genere si manifestano con un breve e lieve peggioramento dei sintomi e che possono essere tenuti sotto controllo con un adeguamento delle dosi della soluzione iposensibilizzante da parte del veterinario.
Si deve però tener conto che l’allergia è una malattia che dura tutta la vita, che generalmente l’animale non può guarire e che può essere anche trasmessa geneticamente.
Qualsiasi sia la forma terapeutica che si decida di seguire, questa deve essere sempre protratta per tutta la vita dell’animale.
Solamente la precisa conoscenza delle sostanze che provocano la patologia, l’eliminazione di tali allergeni e una immunoterapia allergene-specifica permettono di migliorare visibilmente la qualità di vita del tuo cane.
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(Con la gentile collaborazione di Laboklin, laboratorio di analisi veterinarie https://laboklin.com/it/nc/chi-siamo/)