Lo hanno eletto “giornalista sportivo” dell’anno nell’ambito della quarantesima edizione del premio “Città di Mestre per lo sport” del Panathlon club, presso l’auditorium dell’M9, alla presenza del sindaco Luigi Brugnaro e di altre autorità. Del riconoscimento ad Edoardo Pittalis, Direttore di http://www.enordest.it, abbiamo saputo così, da un comunicato del Comune di Venezia. Il premio è intitolato a Luca Miani, il cronista sportivo del Gazzettino venuto a mancare precocemente qualche anno fa. A consegnare il premio a Pittalis è stata propria la signora Miani.
Un premio “piccolo” che vuol dire tanto

Lo rivedo al fianco del grande Giorgio Lago, all’epoca d’oro, quando “Il Gazzettino” arrivò a toccare le centocinquantamila copie vendute al giorno; o con l’amico Enzo Biagi: lo stesso modo d’intendere la professione. Puliti, sinceri, senza tessere, senza fare sconti a nessuno. Pure divertendosi: «Se gli editori sapessero quanto ci piace costruire i giornali, – ricorda ogni tanto il Direttore, citando Biagi – invece di pagarci, pretenderebbero di farsi pagare».
Un orgoglio per tutti noi

Edoardo Pittalis, sassarese, classe 1948, è un mago di quel divertimento alla ricerca della verità che chiamiamo giornalismo. Sulla scena da decenni, da quando – dapprima nella sua Isola e poi, dal 1980, a “Il Gazzettino” – ci ha raccontato la realtà. Preciso, chiaro: ha lavorato a Mestre, a Padova, ha curato la provincia di Venezia; capo della cultura, inviato, redattore capo centrale, vicedirettore.
Un premio che va anche oltre
Dal 2009, dopo la pensione, ha mantenuto per “Il Gazzettino” il ruolo di editorialista e un anno fa ha fondato il nostro http://www.enordest.it. Al suo attivo, una cospicua produzione pubblicistica: ha scritto libri sul Nordest e sulla storia italiana, premiati e più volte ristampati; tra i tanti Cossiga, con Alberto Sensini, che nel 1987 ha vinto il Premio Parlamento; L’ultima guerra (1990); Le Olimpiadi (1992). Dai suoi libri sono tratti spettacoli teatrali o conferenze-spettacolo tra parole, musica e canzoni: “Dalle Tre Venezie al Nordest”, “Il sangue di tutti”, “La Guerra di Giovanni”, “1948”, per citare i più premiati. Oppure, può essere che il Direttore si tuffi – con il caro amico Arrigo Cipriani – in avventure editorial-gastronomiche: ne escono guide saporite come Tutti gli chef sono in tv e Non sono quelli delle stelle (Antiga edizioni, 2020).
Un valore importante

L’amicizia, valore solido, irrinunciabile, con il piacere della condivisione; l’amore per il proprio lavoro e per la scrittura: «Per mestiere, scrivo – ha dichiarato in un’intervista – lo faccio da cinquant’anni. Forse era quello che sognavo da ragazzino. È ciò che so fare e mi piace. Sono stato fortunato a non dover cambiare». Poi, lo sport: come passione, metodo, fattore umano, educazione. Con lui sono stati premiati tra gli altri: Alessandro Torre, la “rossa volante” Francesca Porcellato, paralimpica che ha vinto 14 medaglie, Fabio Caramel che rinunciò a una partita decisiva per donare il midollo a una donna affetta da leucemia; la velista Silvia Zennaro che ha partecipato alle Olimpiadi, il pattinatore Daniele Di Stefano, la giovanissima atleta Greta Brugnolo, Giulio Andreanelli nuoto sincronizzato. Consegnati anche i premi della scorsa stagioni saltati per Covid un anno fa. Tra i premiati dello scorso anno Moreno Pesce, l’atleta paralimpico che scala le montagne. Tante storie in una sola storia.
Dal premio a chi l’ha premiato

Il Direttore ha ricevuto il premio da un’altra penna di http://www.enordest.it, che l’ha ottenuto nel 1992: Valter Esposito. Per una volta pecchiamo d’orgoglio.
Grande “pezzo”…strameritato. E grazie per la citazione…
Complimenti al grande Edoardo Pittalis, una vita dedicata alla scrittura in ogni campo, con intelligenza, cultura e un grande spessore morale. Ma sono solo i “primi cinquant’anni”. In bocca al lupo per “i secondi”!
Brava Francesca Brandes