Poco meno di due settimane fa, sulle pagine del nostro giornale, avevamo consigliato ai tifosi dell’FC Venezia di dare fiducia e, soprattutto, un po’ di tempo a Zanetti per assemblare i suo uomini, visto che la coppia Collauto-Poggi gli aveva consegnato una rosa completamente rivoluzionata. Il bravo tecnico valdagnese, però, deve aver fatto dei corsi intensivi ai suoi. Il Venezia, infatti, sembra già avere una sua fisionomia.
La vittoria contro l’Empoli

Come un toccasana è arrivata la vittoria nell’ultimo turno di campionato ad Empoli, in una partita contro una diretta concorrente per la salvezza. Oltre ai tre punti, il Venezia ha offerto un’ottima prestazione, evidenziando la qualità di alcuni nuovi acquisti. Su tutti gli attaccanti Henry ed Okereke, che hanno segnato due gol pesantissimi, ed il giovane americano Busio, classico esempio di centrocampista moderno, al tempo stesso regista, cursore ed incursore.
Come non accettavamo le critiche a priori fatte da molti addetti lavori a fine mercato, non siamo neppure tra quelli che pensano che il cammino per i veneziani sarà in discesa.
Lotta dura per l’FC Venezia

Il torneo sarà durissimo, con una differenza abissale tra le prime 6/7 del campionato e chi lotterà per la salvezza. Poco importa, come detto in precedenti occasioni, il Venezia deve trovare tre squadre da mettersi alle spalle e non preoccuparsi di altro. A occhio, dopo un esame di questi prime tre giornate, l’impresa è fattibile. Analizzando le rivali dei veneziani, la Salernitana ha destato una pessima impressione, anche se è quella, tra le pericolanti, che ha fatto l’acquisto più importante con Frank Ribery. Il francese, però, sembra avere un’autonomia limitata e il resto dei compagni non sono i partner adeguati per la sua classe.
I veri avversari dell’FC Venezia

Il Verona ha già licenziato l’allenatore, ma i dirigenti dovrebbero interrogarsi sulla squadra messa a disposizione di Di Francesco e chiedersi se la colpa è solo sua o di alcune cessioni eccellenti come quelle di Lovato, Zaccagni e Silvestri. In ogni caso, i gialloblù sembrano troppo indeboliti e spuntati in attacco. Anche il Cagliari ha cacciato l’allenatore. La rosa dei sardi dovrebbe garantire una salvezza tranquilla, ma la stessa cosa si pensava l’anno scorso e solo un super finale ha evitato una clamorosa retrocessione. L’Empoli aveva iniziato a sognare dopo la vittoria in casa della Juventus, ma i due schiaffi presi dal Venezia l’hanno riportato sulla terra. Lo Spezia è parso balbettante e la dolorosa partenza di Italiano toglierà tantissimo ai liguri. Altre squadre come Udinese e Sampdoria, almeno di crolli al momento non ipotizzabili, non sembrano rischiare un coinvolgimento nella lotta salvezza.
Su chi fare la corsa

Empoli, Salernitana e Spezia ci sembrano i cavalli sui quali deve fare la corsa il Venezia, sperando anche nella crisi di qualche club insospettabile che ogni anno si verifica. Gli uomini di Zanetti sembrano avere, poi, uno dei requisiti chiave per raggiungere il loro obiettivo: la presenza di attaccanti con buone doti realizzative.
Il reparto offensivo

Henry ha già dimostrato che tutto il bene che si diceva di lui non era un regalo di alcuni giornalisti. Okereke sembra il fratello più bravo di quello che già militò in Italia. L’eroe della promozione, il bomber Forte, per ora, siede in panchina, ma sarà sicuramente utile alla causa. Il norvegese Johnsen, garantirà invenzioni e cross dalle fasce. Sempre sulle corsie esterne dovrebbe essere lanciato Ridgeciano Haps, un olandese che potrebbe cambiar volto alla squadra. Nel recente passato, l’aveva cercato l’Atalanta, che solitamente con i suoi scout non sbaglia un colpo.
FC Venezia e il suo mister

Il valore aggiunto dei lagunari, però, siede in panchina. Zanetti sta dimostrando di appartenere alla nouvelle vague di tecnici italiani portatori di un calcio propositivo. Ci riferiamo anche a Italiano, che ha rivoluzionato il gioco della Fiorentina con gli stessi uomini del campionato scorso, e Dionisi, autore di una promozione brillantissima con l’Empoli l’anno passato e ora degno erede di De Zerbi al Sassuolo. Quest’ultimo è proprio il capofila di questa generazione di allenatori.
Diamo tempo a Zanetti

La raccomandazione che facciamo ai tifosi del Venezia è la stessa dei precedenti articoli: diamo tempo a Zanetti. Gli uomini a disposizione non sono un esercito multirazziale messo insieme grazie ai favori di qualche procuratore. Collauto e Poggi hanno fatto una ricerca accurata. Dietro ogni nome c’è un perché e la convinzione che si possa inserire nell’impianto di gioco che vuole il mister. Ci sarà da soffrire ma soffriranno anche gli avversari. Specie ora che al Venezia è stato restituito il suo stadio.