Il turismo plein air ha retto abbastanza bene il calo delle presenze registrato in tutta Italia che comunque secondo i dati di ENIT reagisce molto meglio di altri Paesi e questo tipo di vacanza più salutare, può limitare i danni prodotti dalla pandemia sui flussi di turisti. Chiaramente i gestori dei campeggi non hanno fatto i salti di gioia nel 2020, ma vista la “catastrofe” alla quale si stava per andare incontro, qualcosa è stato salvato.

L’indagine sui campeggi
Dall’indagine della segreteria Assocamping sulle principali strutture della località balneari, infatti, risulta che nella stagione scorsa se a giugno si registrava un calo di oltre il 70% delle presenze rispetto al 2019, luglio ha limitato i danni a un meno 50%, mentre il divario si è assottigliato ulteriormente per il mese di agosto, con un calo del 25-30%. Nelle spiagge del litorale veneto grazie ai continui investimenti che le strutture operano per aumentare continuamente l’offerta dei servizi, si è riusciti a mantenere alto l’affetto da parte degli ospiti, che continuano a privilegiare le località venete per le loro vacanze.
Per i campeggi del veneziano parla Braida

Le strutture del Veneziano, ogni anno, offrono qualcosa di nuovo all’ospite e anche in un periodo difficile come questo gli imprenditori sono riuscititi a portare a termine tanti progetti. Un segnale di positività in vista della stagione 2021 ormai alle porte. Da Bibione alle spiagge polesane in pieno regime arrivano oltre 30 milioni di persone e lavorano oltre 50mila addetti. Come sarà l’estate 2021? Tra incertezze legate ai “colori”, una ripresa che sembra stia per decollare, la voglia di far ripartire l’economia. Ne abbiamo parlato con Lorenzo Braida direttore degli stabilimenti balneari della Bibione Mare Spa, realtà che comprende tre villaggi, quattro stabilimenti balneari, la Marina Resort Porto Baseleghe ed il Centro benessere Seawell. L’amministratore delegato è l’architetto Elvio Sartori.
Braida senza mezze parole ha sottolineato: “L’anno scorso abbiamo avuto un calo pesante del 50 per cento. Dall’Austria e dalla Germania ci sono stare parecchie defezioni. Il mese di agosto ed in parte settembre ci hanno salvato”.

Fiducia e ottimismo per la stagione che sta per partire per i campeggi?
“Tra chi parla di togliere il coprifuoco e chi paventa il cambio di colore della zona, per noi diventa difficile programmare. Visto che stiamo allestendo la spiaggia. Si vive troppo nell’incertezza. Un’azienda ha invece bisogno di certezze, risposte per una chiara programmazione anche del nostro personale. Nonostante ciò, oggi si registra un certo ottimismo con il turismo di prossimità”.
Un esempio?

“A Bibione Pineda sono richiestissime le villette con giardino, l’utenza è molto attenta alle regole e alla sanificazione. Noi ci siamo attrezzati con distanziamenti di 5 metri fra ombrelloni e dotati di camminamenti ad hoc per il rispetto delle regole, di disinfettanti. Abbiamo tolto 1/3 degli ombrelloni per favorire gli spazi: da 2300 a 1600. Sono state inoltre facilitate le prenotazioni attraverso l’online. Se ne esce con l’attenzione di tutti, il sindaco Codognotto con gli altri sindaci della riviera stanno portando avanti un lavoro di squadra perché ben comprendono l’importanza dell’”industria” turistica. Vitale per le nostre spiagge, le nostre imprese e i nostri lavoratori. Bibione è una realtà di qualità, inclusiva ed in grado di permettere al turista di trascorrere la vacanza in sicurezza”.