Ha appena compiuto quarant’anni e, a guardarsi indietro, come spesso si usa per tracciare un bilancio quando la cifra è particolarmente simbolica, l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta non può che essere orgogliosa dei tanti risultati raggiunti. È infatti dal 1980 che continua a rendere la vita musicale della nostra regione (e non solo) più ricca e preziosa, a cominciare dalle stagioni liriche e sinfoniche del Teatro Comunale di Treviso, del Sociale di Rovigo e dell’OperaFestival di Bassano del Grappa.
Numerose sono le produzioni, soprattutto operistiche, cui ha partecipato: oltre 600 recite nei teatri del Veneto e all’interno di prestigiosi Festival nazionali e internazionali. Nel 2013 è giunta sino all’Auditorium della Città Proibita di Pechino, come protagonista del Verdi Festival, in occasione del Bejing Music Festival.
La collaborazione con Il Volo

Alle pagine musicali più classiche, l’Orchestra affianca anche quelle di generi differenti, come il jazz, il pop e la musica leggera, dimostrando un singolare eclettismo. Dal 2014 accompagna i tre giovani cantanti de Il Volo durante i loro tour, in particolare il Tour Italiano e il Tour italiano estivo, che si concludono con il suggestivo concerto finale all’Arena di Verona, più volte trasmesso da Rai Uno.
E, sempre con Il Volo, si esibisce a Palazzo Madama, durante il Concerto di Natale in Senato del 2014, in diretta in mondovisione e alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Da Marostica al Golden Globe

Nel settembre del 2016 suona in Piazza Castello a Marostica: sulla celebre scacchiera, infatti, “giocano” questa volta gli strumentisti dell’orchestra e il loro direttore, il Maestro Marcello Rota, scelti per accompagnare il canto di Andrea Bocelli, in un concerto-evento con biglietti esauriti già mesi prima.
Sempre nel 2016 partecipa alla serie televisiva americana Mozart in the Jungle, pluripremiata ai Golden Globes, in cui i professori d’orchestra sono protagonisti di scene davvero incantevoli, girate in notturna in Piazza San Marco e nelle sontuose sale di Palazzo Zenobio.
Di grande suggestione è poi il Concerto Sinfonico “Grande Guerra” tenuto a Nervesa della Battaglia nella primavera del 2018 per commemorare la Battaglia del Solstizio, uno degli scontri più tragici e decisivi della Prima Guerra Mondiale.
I Direttori e i Componenti
La Filarmonia Veneta è un’orchestra che riunisce i migliori strumentisti della regione, affermati professionisti, attivi anche sulla scena nazionale ed internazionale, in grado di spaziare con grande naturalezza dal repertorio più classico a quello più leggero. Diversi sono i direttori che si avvicendano sul suo podio, tra i quali: Giancarlo De Lorenzo, Cristian Ricci, Romolo Gessi, Marco Titotto: personalità di grande talento e carisma, capaci di condurre l’orchestra con piglio e sicurezza tra il fascino, ma anche le difficoltà, delle tante partiture affrontate.
In passato, inoltre, l’Orchestra è stata diretta anche da altre prestigiose bacchette: da Donato Renzetti a Peter Maag, da Claudio Abbado a Riccardo Chailly.
Presente e futuro
E dopo il febbraio del 2020? Come per tutti gli artisti e gli operatori dello spettacolo, i primi mesi sono stati di smarrimento. L’Orchestra ha saputo però reagire appena è stato possibile, in particolare con la rassegna di fine estate 2020 “I concerti della Rinascita” nei “luoghi della bellezza”, come per esempio il parco di Villa Badoer a Fratta Polesine, oppure il ninfeo di Villa Barbaro a Maser. Tra agosto e settembre, infatti, dopo la chiusura e il silenzio, finalmente si intravedeva la possibilità di una ripartenza delle attività artistiche e musicali: occasione che l’Orchestra ha colto proponendo concerti di grande respiro, dove gli spettatori hanno potuto ascoltare ottima musica circondati da scenari meravigliosi, ed è riuscita a dare risposta alla necessità – mai tanto urgente – da parte del pubblico, ma anche dei musicisti stessi, di arte e bellezza.
Problema Covid
Poi, dopo l’accentuarsi della curva dei contagi a novembre, di nuovo la chiusura dei teatri, di nuovo il divieto di tenere spettacoli e concerti, proprio a ridosso delle festività natalizie e di fine anno, periodi fra i più densi nel calendario di un’orchestra. L’Orchestra non si arrende e si adegua, accettando di esibirsi nell’unico modo possibile: i concerti in streaming. Così è stato per il concerto di Capodanno 2021, promosso dal Teatro Stabile del Veneto, che ha unito i palcoscenici del Teatro Mario del Monaco di Treviso, del Goldoni di Venezia e del Verdi di Padova per realizzare un unico e composito spettacolo, trasmesso online. L’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta e l’Orchestra di Padova e del Veneto hanno suonato per la prima volta assieme, e sul podio si sono alternati ben tre Maestri: Silvia Casarin Rizzolo, Alvise Casellati, Stefano Simoni, mentre sul palco si esibivano solisti come Francesca Dotto, Alessandro Safina, Amii Stewart.
Il teatro vuoto

Per un musicista non è facile affrontare un teatro vuoto. La presenza del pubblico, con il suo respiro silenzioso e attento, il “buio in sala” che nasconde invece mille occhi, danno all’artista quell’esplosiva quanto indispensabile combinazione di emozioni e adrenalina, di slancio e concentrazione. E lo scrosciare degli applausi, oltre che essere segno di apprezzamento, scioglie la tensione e si riverbera in tutto il corpo, in una sensazione di pace e appagamento. Tutto questo non c’è. Ma la musica non deve fermarsi e se questa è l’unica via per proseguire, la si deve percorrere.
Lo spettacolo deve continuare
Con tale spirito si affronta anche la prossima sfida in cartellone, ovvero l’operetta “La vedova allegra” di Franz Lehár, su libretto di Victor Léon e Leo Stein, uno dei titoli più amati del suo genere. La direzione è affidata al Maestro Alvise Casellati, mentre regia, scene e costumi a Paolo Giani Cei. L’organizzazione è ancora del Teatro Stabile del Veneto e, finita di registrare qualche giorno fa al Teatro Verdi di Padova, l’operetta sarà trasmessa online sul sito backstage.teatrostabileveneto.it e sul canale YouTube del Teatro Stabile del Veneto domenica prossima, 21 febbraio 2021.
Nonostante tutto, lo spettacolo può e deve continuare.
Davvero complimenti per questo interessantissimo articolo sulla storia e le attività svolte dall’orchestra filarmonia veneta.
Complimenti alla dott. ssa Sara Pozzato per la capacità di narrare e descrivere. Grazie ancore per questo intetessante articolo