Nella Sala Verde “Tullio Guadagnin” a Palazzo Rinaldi, è stato battezzato – con l’autorevole presentazione di Andrea Vidotti – il libro scritto da Giorgio Buzzavo “Longo par niente, due metri di semplicità”. La prefazione è stata scritta da Dan Peterson e dalla psicologa Maria Rita Parsi. L’ex amministratore delegato di Verde Sport ha deciso di raccontarsi in una pubblicazione che è una sorta di autobiografia. La carriera di giocatore di basket iniziata nel 1967 alla Virtus Bologna e poi a Mestre, la parentesi come dirigente d’azienda alla Lotto, alla Caber, Spalding, NBA, Sportitalia, Mecap e poi dagli anni ‘90 la carica di presidente delle squadre Benetton Basket e Sisley Volley, oltre a tutte le attività in capo a Verde Sport, braccio operativo nello sport del Gruppo Benetton.
Buzzavo ha lanciato il master che è diventato in Italia leader per lo sport business
Giorgio Buzzavo ha lanciato infatti il Master SBS con l’Università Ca’ Foscari, che diventa leader in Italia per lo sport business, ha creato il Laboratorio 0246 No Profit, leader per lo studio del senso motorio del bambino, ha gestito il Palaverde, la Ghirada e Asolo Golf, oltre a tutti gli eventi organizzati nel corso degli anni. Una lunga storia di campioni e personaggi memorabili e di successi nazionali e internazionali (più di 60 trofei) che hanno portato Treviso in cima al mondo. E infine nel 2024 il prestigioso riconoscimento del Comune di Treviso, il Totila d’Oro, assegnato quest’anno a Giorgio per la sua carriera e per aver fatto crescere la città di Treviso nel mondo dello sport. Ha organizzato la Festa di Natale “Io c’ero”, con ospiti protagonisti famosi dello spettacolo come ad esempio Teo Teocoli e Simone Ventura a tanti altri.
Giorgio Buzzavo: “mi rendo conto che sono stato un persona amata ma anche odiata”
“Ho deciso di scrivere questo libro – ha dichiarato Giorgio Buzzavo – perché arrivi ad un punto della tua vita in cui ti guardi indietro. E ripensi a tutte le cose che hai fatto. Mi rendo conto che sono sempre stato una persona amata ma anche odiata. Ma la cosa più importante è che ho sempre fatto tutto spinto dalla grandissima passione per il mondo dello sport e per la mia città. Sarò sempre riconoscente alla famiglia Benetton per la grande opportunità che mi è stata data. Ora il mio desiderio è quello di aiutare le persone con disabilità”.
Tutti gli ospiti al varo del libro con in prima fila Maurizio Gherardini
Alla vernice del libro c’erano una ventina di parenti. La moglie Rossana, i figli Andrea e Alberto, i cugini ed i quattro nipoti e la signora Lalla, vedova di GIlberto Benetton. A onorare Giorgio Buzzavo di persona sono intervenuti: Maurizio Gherardini, Marco Mordente, Paolo Pressacco, Enrico Fumo, Giovani Favero, Domenico Immucci (settore giovanile della Benetton). Poi Michele De Conti, Giancarlo Iannicelli, Giancarlo Zanatta, Carla Pinarello, Gianantonio Tramet, Alessandro Carrera (Master SBS) e Salvino Catalano.
Per Buzzavo anche i video di Malagò, Peterson, D’Antoni e di tanti giocatori con la maglia del Benetton
Hanno mandato un video di testimonianza: Giovanni Malagò, Dan Peterson, Mike D’Antoni, Ettore Messina, Riccardo Pittis, Nino Pellacani (con la foto dei Moanas), Denis Marconato, Massimo Zanotto, Giorgio Silvestrini e Letizia Ciancio.