“Giungi dal cielo profondo o esci dall’abisso, o Bellezza? Il tuo sguardo, infernale e divino, versa confusamente la buona azione e il delitto, e ti si può per questo paragonare al vino”. Con l’inno alla bellezza di Charles Baudelaire apriamo la nostra pagina dei libri, festeggiando un poeta e scrittore tra i più importanti del XIX secolo. Nasceva a Parigi il 9 aprile 1821. La sua opera maggiore (I fiori del male) è considerata uno dei grandi classici della letteratura, eppure provocò uno scandalo memorabile. Baudelaire venne processato assieme al suo editore dallo stesso procuratore che aveva incriminato Flaubert per Madame Bovary. L’accusa era quella di offendere la morale pubblica e il buon costume. Baudelaire aveva pensato ad un altro titolo per il suo capolavoro: Les lesbiennes (Le lesbiche), l’editore gli chiese di cambiarlo. Tuttavia, per la censura anche i fiori possono essere molto pericolosi.
In compagnia di Baudelaire entriamo alla Lovat
In compagnia dello scandaloso Baudelaire andiamo a sfogliare le pagine dei libri più amati questa settimana, sperando di trovare stimolanti insidie per la morale pubblica e il buoncostume. Eccoci nel nostro luogo del cuore, la Libreria Lovat punto d’incontro letterario del nordest, due belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste. La classifica che ci ha preparato, con i primi dieci titoli, ha orizzonti sconfinati.
1- Carofiglio, L’ORIZZONTE DELLA NOTTE, Einaudi
2- Dicker, UN ANIMALE SELVAGGIO, La nave di Teseo
3- Schlesser, GLI OCCHI DI MONNA LISA, Longanesi
4- Luna Romero, LE REGOLE DELLA VENDETTA, Marsilio
5- Giannone, LA PORTALETTERE, Nord
6- Vecchioni, TRA IL SILENZIO E IL TUONO, Einaudi
7- Huang, TWISTED LOVE, Mondadori
8- Ardone, LA GRANDE MERAVIGLIA, Einaudi
9- Riley, GAME OF GODS, Sperling & Kupfer
10- Costa, FRONTIERA, Mondadori
Il ritorno sul podio
Sul podio torna trionfalmente uno scrittore capace di creare atmosfere e tensioni in ogni pagina del racconto. Un romanzo definito dalla critica, poderoso e commovente: L’orizzonte della notte (Einaudi) di Gianrico Carofiglio. Stupenda la copertina, incipit che accompagna il lettore alla scoperta di atmosfere enigmatiche e inattese sincronie nel confronto con un protagonista che si interroga sul significato stesso della giustizia. Storia a tinte forti, una donna ha ucciso a colpi di pistola l’ex compagno della sorella. Legittima difesa oppure omicidio premeditato? Avventura processuale che segna il ritorno dell’avvocato Guido Guerrieri. Leggiamo un frammento: “Non so dire se avessi deciso già quella mattina, al momento di andare in tribunale, che sarei rimasto in aula ad aspettare la sentenza. Forse sì o forse no. Mi sedetti sulla sedia del pubblico ministero, su quella di un giudice popolare, su quella del presidente, poi entrai nella gabbia degli imputati. Per vedere il mondo attraverso le sbarre”
Una rapina affascinante
Una rapina blasonata da un secondo posto, ma non si tratta di una rapina qualsiasi, solo sette minuti a disposizione per compiere un furto clamoroso in una gioielleria di Ginevra. Stupisce e inquieta con maestria il nuovo romanzo di Joël Dicker: “Un animale selvaggio” (La nave di Teseo). Thriller ricco di suspense, un intrigo diabolico dove nessuno esce indenne, nemmeno il lettore. Joël Dicker è nato a Ginevra nel 1985, i suoi romanzi sono tradotti in 40 lingue con più di 20 milioni di copie vendute, è diventato un fenomeno editoriale con La verità sul caso Harry Quebert.
Il terzo podio
Al terzo posto un mondo dove l’arte diventa necessaria. Continua a meravigliare il romanzo evento di Thomas Schlesser Gli occhi di Monna Lisa (Longanesi). Viaggio attraverso gli occhi di una bambina che all’improvviso perde la vista per circa un’ora, gettando nel panico tutta la famiglia. Gli esami non evidenziano nessuna patologia, ma i genitori allarmati dall’episodio inspiegabile decidono di intraprendere un percorso psicologico. Il nonno preoccupato che la bimba in futuro possa davvero perdere la vista, pensa che la cosa migliore da fare sia coinvolgerla in tutte le cose più belle create dall’uomo. Ogni settimana nonno e nipote vanno in visita ai più grandi musei: Louvre, Museo d’Orsay, Beaubourg. Come amanti dei musei proviamo per questo nonno grande ammirazione.
Una bella sorpresa che viene dal nordest
Sempre in testa alle classifiche Fulvio Luna Romero: “Le regole della vendetta” (Marsilio). Lo scrittore è nato e vive a Treviso, con grande talento narrativo descrive vicende oscure in terra veneta, dallo stoccaggio di rifiuti tossici, al traffico di droga, al riciclaggio di denaro sporco. Nel 2017 ha vinto il premio NebbiaGialla per inediti con il romanzo Prosecco connection. Molto noto a pubblico e critica, grazie ai suoi polizieschi che hanno come protagonista l’investigatore Carlo Caccia. Nel 2021 è uscito il noir Le regole degli infami, primo capitolo di una trilogia che comprende anche Le regole della vendetta. Il racconto incalzante e suggestivo si dipana tra le pianure a perdita d’occhio del Veneto orientale, strade strette e impervie che puntano verso il mare. In questo territorio si muovono gruppi di società fittizie gestite da manager spregiudicati. Una vicenda ricca di tensione, sospetti, spietati omicidi e innocenti che soccombono.
La Giannone continua a consegnare la posta
Prosegue senza sosta il fenomeno Francesca Giannone, Premio Bancarella 2023: La portalettere (Nord). Opera prima della scrittrice pugliese, l’esordio più venduto in Italia quest’anno. Una storia con incipit romanzesco ma assolutamente reale e che così l’autrice racconta: “La portalettere nasce da un biglietto da visita di cent’anni fa, che ho trovato in un cassetto e su cui c’era scritto: Anna Allavena. Portalettere. Anna era la mia bisnonna e io mi sono messa sulle sue tracce, scoprendo così una donna straordinaria”.
Cantante e scrittore
“Con gli amici veri lascio largo spazio all’immaginazione, con i personaggi immaginari è in gioco solo la verità”. Così Roberto Vecchioni svela al lettore i segreti della sua anima poetica. Sempre in testa alle classifiche con un lavoro intimo e struggente: Tra il silenzio e il tuono (Einaudi). Un racconto fatto di lettere, anche se non si tratta di un romanzo epistolare. L’autore descrive a un ipotetico nonno alcuni episodi significativi della sua vita, tra sconfitte e vittorie. Storia alimentata da personaggi veri e immaginari. Cinquantatré lettere per catturare “l’ombra sfuggente della verità”. Un mosaico di sensazioni dove il prima e il dopo possono confondersi, ma è proprio grazie a questa esplorazione senza tempo che arriva la luce.
La novità
Ecco la novità da sfogliare subito nel nostro medagliere: Twisted love di Ana Huang. L’autrice statunitense è in vetta alle classifiche americane e mondiali grazie alla saga Twisted. C’è un diavolo dal viso d’angelo tormentato da un passato impossibile da cancellare. I romanzi di Ana Huang appartengono principalmente al pubblico New Adult. Storie romantiche di ambientazione contemporanea piene di eroi dalla personalità complessa e contraddittoria ed eroine fortissime. Una ventata di passione e qualche goccia di dramma. La scrittrice ama molto viaggiare e abitualmente inserisce nei suoi libri le mete che l’hanno ispirata. Quando non lavora è molto impegnata a sognare ad occhi aperti o a guardare Netflix (a occhi chiusi?). Twisted Love ha una bella dedica d’apertura fatta alla madre: “Mamma, se stai leggendo queste parole, smettila immediatamente. In queste pagine ci sono scene che ti traumatizzeranno a vita”. Però c’è anche questa: “A mia madre, per tutto il suo sostegno e incoraggiamento nel corso degli anni”.
L’amore è una pazzia
L’amore è incomprensibile, una forma di pazzia, parola di Viola Ardone: Grande meraviglia (Einaudi). Grazie al suo romanzo molto amato dal pubblico, scopriamo che “meraviglia” è il cognome di uno psichiatra, Fausto Meraviglia. Il medico vuole portare via dal manicomio la giovane Elba, “perché lui i manicomi li vuole proprio chiudere come prevede la legge Basaglia approvata pochi anni prima”. La scrittrice napoletana ha colpito pubblico e critica con romanzi di spessore come: Il treno dei bambini e Oliva Denaro. L’incipit di Grande meraviglia è tutto da leggere: “Il mezzomondo è la casa dei matti, ci stanno i cristiani che sembrano gatti: non hanno la coda, non sanno miagolare, però sono gatti. Gatti da legare”.
Pronti per l’irresistibile gioco degli Dei?
In libreria le vicende di cinque fratelli intelligenti, belli e dannati. Ogni venerdì sera organizzano vere e proprie lotte a mani nude e senza pietà. Game of gods. Discesa agli inferi (Sperling & Kupfer) di Hazel Riley. Pseudonimo affascinante che appartiene a una autrice italiana di origine sarda. Di lei sappiamo che scrive da sempre e comincia a pubblicare le sue storie su Wattpad all’età di quindici anni. È laureata in Comunicazione.
Torniamo ai primi posti
Chiudiamo questa panoramica con un saggio sempre ai primi posti del medagliere: Frontiera (Mondadori) – Perché sarà un nuovo secolo americano, di Francesco Costa. Il giornalista ci conduce in un viaggio frastagliato nel Nuovo Mondo. La più influente superpotenza del pianeta sta attraversando un momento affascinante e contraddittorio, molto raccontato e poco compreso. Esiste la narrazione di un paese che balla sull’orlo del precipizio verso un declino inarrestabile, ma è proprio così? Come dobbiamo leggere tutte le contraddizioni di un luogo dove si respira un’aria elettrica fatta di tensioni ma anche di rinascita industriale? Francesco Costa, nato a Catania nel 1984, vive a Milano ed è vicedirettore del giornale online “il Post”. Esperto di politica statunitense e più volte inviato sul campo. Dal 2015 cura il progetto giornalistico: “Da Costa a Costa” composto da una newsletter e da un canale su YouTube.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta tra i tanti testi che ci ha proposto, mi piace ancora pensare alla bambina che rischia di perdere la vista e il nonno decide di farle vivere intense esperienze cognitive ed estetiche perchè possa sempre ricordare il bello culturale. Il libro di Thomas Schlesser – Gli occhi di Monna Lisa – mi ha colpito anche per un altro fatto, infatti tra i luoghi che il nonno scegli per la nipotina c’è il museo moderno dell’impressionismo il Museo d’Orsay che è stato realizzato dagli architetti italiani Gae Aulenti e Italo Rota, ebbene l’architetto milanese Italo Rota, marito della scenografa Margherita Palli, ci ha lasciato nei giorni scorsi a soli setta anni. Sicuramente sarebbe stato felice di sapere che il suo Museo d’Orsay è uno dei luoghi che vale la pena di vedere.