“Vivo,
Tra un addio che viene
e un altro addio che va
rumorando parole nell’attesa,
tra un precipizio e il cielo
dentro il filo spinato dell’amore,
sanguinosa dolcezza
tra il silenzio e il tuono”. Roberto Vecchioni.
Vecchioni cantante e insegnante ci accompagna alla Lovat
Il professor Vecchioni è una persona che tutti vorremmo conoscere perché ha il dono di incantare con i suoi racconti, regalando momenti di magica poesia e non solo come grande cantautore. Il suo nuovo romanzo Tra il silenzio e il tuono si colloca subito ai primi posti del medagliere. Ne parleremo tra poco leggendo la classifica elaborata dalla Libreria Lovat simbolo letterario del nordest grazie alle splendide sedi a Villorba (Treviso) e Trieste sempre aperte agli incontri con gli autori.
Come consuetudine festeggiamo il compleanno di qualche personaggio illustre
Questa volta è Franco Basaglia. Lo psichiatra più influente del ventesimo secolo nasceva l’11 marzo 1924 a Venezia. Il suo nome è legato al superamento definitivo dei manicomi in Italia, un messaggio rivoluzionario che ha riformato la disciplina psichiatrica. Vogliamo celebrarlo anche noi in questa pagina dedicata alla letteratura perché sono passati esattamente cento anni dalla sua nascita. Sono molte le città che gli rendono omaggio con appuntamenti culturali davvero interessanti.
Entriamo alla Lovat per scoprire le novità
Entriamo ora in libreria per scoprire la classifica:
- Carofiglio – L’orizzonte della notte – Einaudi
- Schlesser – Gli occhi di Monna Lisa – Longanesi
- Vecchioni – Tra il silenzio e il tuono – Einaudi
- Avallone – Cuore Nero – Rizzoli
- Valerio – Chi dice e chi tace – Sellerio
- Angela – La meraviglia del tutto – Mondadori
- Giannone – La portalettere – Nord
- Galbraith – Sepolcro in agguato – Salani
- Huang – Twisted lies – Mondadori
- Stevenson – Tutti su questo treno sono sospetti – Feltrinelli
In testa Carofiglio
Sul podio ritroviamo L’orizzonte della notte (Einaudi) di Gianrico Carofiglio. Una splendida copertina che trasmette le complesse atmosfere di una vicenda piena di enigmi nella quale il protagonista si interroga sul significato stesso della giustizia. Vicenda a tinte forti, una donna ha ucciso a colpi di pistola l’ex compagno della sorella. Legittima difesa o omicidio premeditato? Questo l’incipit di un’avventura processuale definita poderosa e commovente.
Secondo gradino per Schlesser
Sempre tra le prime posizioni il romanzo evento di Thomas Schlesser Gli occhi di Monna Lisa (Longanesi). Viaggio meraviglioso nel mondo dell’arte attraverso gli occhi di una bambina che all’improvviso perde la vista per circa un’ora, gettando nel panico tutta la sua famiglia. Gli esami non evidenziano nessuna patologia, ma i genitori allarmati dall’episodio inspiegabile decidono di intraprendere un percorso psicologico. Il nonno preoccupato che la bimba in futuro possa davvero perdere la vista, pensa che la cosa migliore da fare sia coinvolgerla in tutte le cose più belle create dall’uomo. Ogni settimana nonno e nipote vanno in visita ai più grandi musei: Louvre, Museo d’Orsay, Beaubourg. Un percorso incantato dove il messaggio dell’arte si fonde essenzialmente con la parte più importante della vita.
Alla scoperta di Vecchioni
Andiamo a scoprire il nuovo romanzo di Roberto Vecchioni citato in apertura: Tra il silenzio e il tuono (Einaudi). La critica lo ha definito il suo lavoro più intimo e struggente. Un racconto fatto di lettere, anche se non si tratta di un romanzo epistolare. L’autore descrive a un ipotetico nonno alcuni episodi significativi della sua vita, tra sconfitte e vittorie. Una storia che si fonde tra personaggi veri e immaginari. Cinquantatré lettere per catturare “l’ombra sfuggente della verità”. Un mosaico di sensazioni dove il prima e il dopo possono confondersi, ma è proprio grazie a questa esplorazione senza tempo che arriva la luce. Leggiamo cosa scrive Roberto Vecchioni: Con gli amici veri lascio largo spazio all’immaginazione, con i personaggi immaginari è in gioco solo la verità.
Ritorna Silvia Avallone
Nel medagliere ritroviamo Silvia Avallone con il romanzo più maturo del suo percorso di scrittrice: Cuore nero (Rizzoli). Una storia di condanna e salvezza che indaga sui lati oscuri e profondi dell’anima alla ricerca di luce, vita e compassione. Silvia Avallone ha vinto nel 2010 il “Premio Campiello Opera Prima” con il romanzo d’esordio Acciaio dal quale è stato tratto il film diretto da Stefano Mordini con Michele Riondino e Vittoria Puccini presentato a Venezia. La scrittrice vive a Bologna dove si è laureata in Filosofia e specializzata in Filologia moderna con una tesi su La Storia di Elsa Morante.
Un affresco di donne in costante mutazione tra enigmi, verità e silenzi
Sempre nel gradimento del pubblico le atmosfere noir di Chiara Valerio: Chi dice e chi tace (Sellerio). La scrittrice e traduttrice è nata a Scauri in provincia di Latina e in questo luogo affacciato sul Tirreno con un lungomare pieno di oleandri, ha ambientato il nuovo romanzo. Tutto ruota intorno alla morte di Vittoria, ritrovata senza vita nella vasca da bagno. Ma Lea che fa l’avvocato ed è sempre stata affascinata dal carattere di questa donna, non crede alla versione dell’incidente e comincia ad indagare. La scrittrice è nella rosa dei libri proposti al Premio Strega 2024.
In aprile verrà annunciata la dozzina e in giugno la cinquina per uno dei premi letterari più ambiti e che verrà assegnato a luglio.
In Top Ten ancora Piero Angela
Tra i favoriti del pubblico un grande divulgatore scientifico: Piero Angela, scomparso il 13 agosto del 2022. In libreria, La meraviglia del tutto (Mondadori) Piero Angela e Massimo Polidoro.
Da tempo il giornalista e scrittore lavorava a queste pagine, frutto di un lungo confronto con il suo storico collaboratore Massimo Polidoro. Nasce così questa conversazione sull’universo, la natura, l’uomo. Leggiamo un frammento dell’incipit: “Questo è probabilmente l’ultimo libro che scrivo. Non pensavo di farlo, ma poi ho riflettuto che forse ne valeva la pena. Infatti, finora ho scritto libri sulla scienza (e dintorni), cercando di spiegare agli altri ciò che capivo incontrando scienziati e ricercatori. Adesso vorrei dire anch’io quello che penso, le domande che mi pongo, le cose che ho compreso. È un libro che forse voglio scrivere anche per me stesso, oltre che per i lettori”.
Resta la Giannone
Prosegue senza sosta il fenomeno editoriale provocato dalla scrittrice pugliese Francesca Giannone: La portalettere (Nord). Opera prima che rappresenta l’esordio più venduto in Italia nel 2023 e Premio Bancarella. La storia ha catturato subito pubblico e critica forse perché ha un sapore romanzesco ma è assolutamente reale. Così l’autrice racconta: “La portalettere nasce da un biglietto da visita di cent’anni fa, che ho trovato in un cassetto e su cui c’era scritto: Anna Allavena. Portalettere. Anna era la mia bisnonna e io mi sono messa sulle sue tracce, scoprendo così una donna straordinaria”.
Le anticipazioni
Questi i titoli di punta che abbiamo voluto condividere con voi, ma ci sono anche delle anticipazioni, due romanzi stanno prepotentemente scalando le classifiche posizionandosi ai vertici, li troveremo certamente la prossima settimana. Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia (Rizzoli). In libreria il romanzo di Gino Cecchettin, un padre che ha scelto di non restare in silenzio. Dal giorno dei funerali della povera Giulia, atrocemente uccisa, ha scelto di condividere il proprio dolore per dare un messaggio alle nuove generazioni contro la barbarie del femminicidio.
Altro titolo in ascesa: Frontiera (Mondadori) di Francesco Costa, giornalista e vicedirettore del giornale online “il Post”. La narrazione di un paese che balla sull’orlo del precipizio. Quale paese? Gli Stati Uniti.
Salutiamoci con una citazione di Franco Basaglia che ci ha accompagnato nel viaggio letterario di questa settimana.
“Se la malattia mentale è, alla sua stessa origine, perdita dell’individualità, della libertà, nel manicomio il malato non trova altro che il luogo dove sarà definitivamente perduto, reso oggetto della malattia e del ritmo dell’internamento”.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta prima di tutto anch’io ho il piacere di ricordare il Dott. Franco Basaglia. Prima della sua azione, il manicomio era un luogo terribile, senza umanità e speranza. Nel mio capoluogo di provincia c’era una cittadella dedicata a questi malati, ma i racconti della gente erano terribili. Grazie al Dott. Basaglia sono stati aboliti gli elettroshock e la prassi di legare i malati al letto. Anche il Dott. Basaglia è una delle figure più belle e intelligenti nate nella città di Venezia. Vedo che i racconti gialli, di indagine suscitano sempre un grande successo, sia se sono libri, sia se hanno avuto una trasposizione televisiva in qualche sceneggiato. Mi sembra di aver letto che questa vicenda possa essere collegata anche all’otto marzo e alla condizione femminile. Sullo stesso filone si pone anche il racconto di Chiara Valerio con il titolo – Chi dice e chi tace-. Chissà perchè amiamo sempre questi testi gialli – noir dove la morte di uno dei personaggi ci attira in modo morboso? Complimenti alla Signora Francesca Giannone per la lunga permanenza del suo racconto – La portalettere – nelle classifiche, del resto anche questo testo può essere scelto anche come simbolo dell’otto marzo.