Gualtiero Bertelli: ottant’anni e festeggiarli con una serata a sorpresa tra gli amici e con uno spettacolo sulla sua vita e sulla carriera. “Venezia e una fisarmonica” è il titolo della rappresentazione in programma venerdì 23 febbraio al Teatro comunale di Cavallino-Treporti, con inizio alle ore 21. Protagonista assoluto il cantautore veneziano che di recente ha ricevuto il prestigioso Premio Tenco per le sue canzoni e per la difesa del patrimonio della musica popolare veneziana.
Accompagnato da Maurizio Camardi al sax, da Domenico Santaniello al contrabbasso e da Simone Nogarin alla chitarra e alla voce, il famoso autore racconta sul palcoscenico la sua storia, dalla famiglia della Giudecca all’amore per la musica trasmessogli dal padre; dall’abilità alla fisarmonica alla canzone d’autore, soprattutto all’amore per quella popolare, fino alla ricerca della musica e al successo delle sue canzoni, a incominciare da “Nina ti te ricordi”, incisa nel tempo tra gli altri da Francesco De Gregori e Giovanna Marini. Un viaggio nel profondo legame che unisce Bertelli a Venezia.
Tutti presenti gli amici di Bertelli
Lo spettacolo è inserito nel Festival della Piazza delle Arti, giunto quest’anno alla seconda edizione, diretto e organizzato da Alessio Nardin, regista teatrale di fama internazionale e che vanta allestimenti nei principali teatri europei.
Negli ultimi anni Bertelli ha affiancato il suo lavoro alla collaborazione con artisti di fama come gli attori Marco Paolini e Natalino Balasso. Ha anche collaborato, con la sua Compagnia, a rappresentare in una formula nuova e fortunata (parole, musica, immagini) i libri di alcuni giornalisti: da Gian Antonio Stella a Edoardo Pittalis. Spettacoli nei quali è stata raccontata soprattutto la storia degli italiani e in particolari dei veneti tra emigrazione, guerre, fascismo e antifascismo, nascita della democrazia.
Il regalo che si è fatto Bertelli
Per i suoi 80 anni Gualtiero Bertelli si è anche regalato un cd nuovo di zecca, di prossima uscita, con molti brani inediti, intitolato “Tutto come se”. Scrive Edoardo Pittalis nella presentazione: “Se non sapessi che Gualtiero Bertelli ha 80 anni, penserei all’album di un giovane che vuole ancora sperimentare, che prende la tradizione e la capovolge e la rimette in un tempo nuovo. In fondo, la tradizione di oggi non è altro che la novità di ieri.
E Bertelli la rovescia, la riveste, la circonda di nuove sonorità, gioca con le musiche facendo risuonare strumenti diversi: dalla tromba al sax, dalla batteria al violino. La immerge in un bagno di sano jazz perfino sofisticato, la avvolge in uno swing che accarezza la nostalgia, poi la srotola in un valzer lento nel quale rientra trionfante la sua fisarmonica. Sfiora perfino il rap cadenzando le parole al ritmo di un suono che sembra venire dall’esterno…”.
Bertelli è la canzone, veneziana e non solo. Bertelli è un cantastorie di oggi, denuncia e spiega, e sta dalla parte dei più deboli
Questo “ragazzo” di ottant’anni si è trovato l’altra sera al centro di una festa a sorpresa che familiari e amici hanno organizzato per il suo compleanno nel locale “Al Vapore” di Marghera. Ne è venuto fuori un vero e proprio spettacolo organizzato dai figli Cecilia e Nicolò. Prima la proiezione di un filmato con gli auguri degli amici che non sono riusciti ad arrivare: tra gli altri, di Francesco Guccini, Moni Ovadia e Giovanna Marini, compagni sul palcoscenico in più occasioni. Poi l’esibizione di musicisti e cantanti alle prese con le sue canzoni: Simone Nogarin chitarra, Michele Gazich al violino, Maurizio Camardi al sax e Paolo Favorido al pianoforte; Rachele Colombo, Caterina Chiesa, Moira Mion e Sandra Mangini, oltre alla stessa Cecilia Bertelli, hanno dato voce ai motivi più noti del cantautore veneziano.
I racconti degli amici
Subito dopo è stata la volta dei compagni di lavoro di tante rappresentazioni negli ultimi anni. I giornalisti Edoardo Pittalis e Gian Antonio Stella hanno raccontato le loro esperienze con un musicista in possesso di un repertorio popolare vastissimo e colto e in grado sempre di trovare e anche di comporre la canzone giusta per ogni pagina.
Infine, i compagni di teatro. Natalino Balasso ha portato sul palco l’allegria e la forza della sua ironia. Marco Paolini ha chiamato Bertelli – che da spettatore si è trasformato in protagonista – col quale ha riproposto la canzone “El voto de le femene”, satira della vecchia campagna elettorale in un Veneto fortemente caratterizzato dal voto cattolico e dal peso dei parroci. Il testo è stato scritto dallo storico Mario Isnenghi e musicato da Bertelli.
Gran finale in coro con la canzone più conosciuta del cantautore, “Nina ti te ricordi”. Il cantautore ha ricordato il fratello Tiziano, scomparso un paio di anni fa, col quale aveva inciso proprio la prima edizione di “Nina”.