Armato di racchetta da tennis è pronto a scendere in campo per vincere sentimenti ed emozioni. Debutta mercoledì 21 febbraio, alle ore 19.30, al Teatro Maddalene, Il muro trasparente. Delirio di un tennista sentimentale. In scena Paolo Valerio èMax, un uomo che affronta le crisi della sua vita come ha sempre fatto: giocando. Si misura con la passione del tennis e, allo stesso tempo, con quella amorosa. Gioca, pensa, racconta, si dibatte. Lo spettacolo di Monica Codena, Marco Ongaro e Paolo Valerio, prodotto da Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Teatro Stabile di Verona, va in scena fino a domenica 25 febbraio, sempre alle ore 19.30.
Il delirio di un tennista sentimentale sul palco
Sul palcoscenico, momenti di silenzio si alternano a urla di sfida, quasi disperate; le soluzioni si fanno problemi, l’agonismo dell’innamoramento trascolora nella rivalità tra solitudine e vita. Ma per portare a termine la partita servono fiato e resistenza. Max scandisce il suo sfogo palleggiando contro il pubblico, protetto da un muro di plexiglass. Un osservatorio privilegiato per assistere a tutte le battaglie personali del protagonista. Una “quarta parete” tangibile, che divide e protegge, inquieta e rassicura. Ancora più evidente in uno dei teatri più all’avanguardia.
Con “Il muro trasparente”,riprendono le attività del Teatro Stabile del Veneto all’interno della sala del Teatro Maddalene, che ha da poco riaperto al pubblico dopo una breve chiusura necessaria per l’installazione di un nuovo impianto di riscaldamento e raffrescamento a basso consumo energetico realizzato dal Comune di Padova.
Il Teatro Maddalene è uno spazio architettonico ricco di storia
In origine un antico monastero (1300), ha subito nel corso del tempo diverse trasformazioni cambiando svariate destinazioni d’uso. Il Comune di Padova e Teatro Stabile del Veneto, hanno reso negli anni la sala delle Maddalene un teatro tecnologicamente avanzato, uno dei centri privilegiati dell’innovazione culturale nelle arti performative aperto alle produzioni del TSV, ai giovani attori dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni e alle compagnie teatrali padovane. La sala ha riaperto le porte a inizio febbraio e, fino a maggio, con Maddalene Factory, la rassegna di nuovi format teatrali presenterà una ricca programmazione di appuntamenti aperti alla sperimentazione. Così come di proposte più tradizionali all’interno dell’accordo con i teatri stabili del Nord Est della Regione Friuli Venezia-Giulia e del Trentino Aldo Adige, cui fa riferimento proprio questo primo appuntamento con lo spettacolo di Paolo Valerio.
Foto @Simone di Luca
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