Il diario liberale non si ferma mai. Non può non soffermarsi su quanto avviene in settimana soprattutto davanti a tragedie come quelle di Cutro. Molto resta ancora da svelare tra ritardi, bare bianche e silenzi. Troppi morti nel nostro mare. Non possiamo permetterci che arrivi quella volta che qualcuno li aspetterà sulla riva.
Le tragedie di migranti annegati sono state tante e molto più numerose, ma quella di Crotone ha commosso tutti

Non si erano mai viste tante bare bianche, persino quella di un neonato, né l’omaggio del Capo dello stato alle salme, e neppure un Consiglio dei ministri convocato sulle sponde di quel mare. Chissà se abbiamo finalmente capito che anche i migranti sono esseri umani e i loro bambini come i nostri. Forse sono anche migliori perché hanno il coraggio e la dignità di reagire e affrontare i pericoli di un viaggio verso l’ignoto in modo che i figli e le madri vivano in un mondo migliore. Se la tragedia ci ha talmente colpito, forse sarà l’ultima. La prossima volta qualcuno li aspetterà sulla riva.
Grande Presidente Mattarella. Doveroso riconoscere soprattutto il merito di Salvini che lo ha riproposto al Quirinale

La tragedia di Cutro non è stata inutile. Dopo centinaia di naufragi l’Italia ha capito che non ci sono migranti che hanno diritto di sbarcare in Europa e clandestini da respingere perché tutti fuggono da miseria, angherie e tirannia, e tutelano il futuro dei loro figli. Lo ha capito meditando sulle bare dei 28 bambini annegati assieme ai genitori sulla spiaggia del disonore, dove ha portato il cordoglio di tutti gli italiani. La saggia Premier ha accolto la riflessione e andrà a Bruxelles con una proposta di solidarietà. Non ha sfiduciato il ministro dell’Interno, ma ha avocato a sé il dossier della disgrazia.
Anche i cittadini più rispettosi delle leggi, quando sono ingiuste o inopportune, si appellano alla disobbedienza civile

Avviene nelle società più progredite, è particolarmente spiccata la coscienza civica. Chi non è evoluto subisce e, se può, delinque. Molti reagiscono non pagando le tasse o non rispettando altre leggi. Prima di essere cacciata in malo modo dall’ultima elezione, l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi aveva realizzato piste ciclabili senza prevedere che avrebbero sottratto spazio alla viabilità delle auto e danneggiato il traffico stradale già caotico e intasato. Si sperava che Gualtieri le rimuovesse. Ma è boicottato dall’insanabile soluzione dei rifiuti. A qualcuno Roma piace sporca.
Putin, Orban e Biden passeranno mentre Erdogan in mano ai Fratelli Musulmani è una seria minaccia per l’occidente

Un tempo alla scuola di Sociologia della Sorbona si imparava che i maggiori pericoli non vengono da Est, ma dal Sud e dal Medioriente. Mentre l’Europa ammassava forze armate ai confini orientali, Maître Sauvy raccomandava di vigilare sull’Africa che gli europei schiavizzarono col colonialismo e diceva che, a causa della miseria, le migrazioni sarebbero diventate esodi di massa incontrollabili. Con la rivoluzione, Magreb e Turchia credettero di avere sconfitto la dittatura. Invece, aperte le porte ai religiosi, che si intromisero nella politica, perdettero la laicità tornando indietro di un secolo.
Non c’è tutela del risparmiatore nei fondi d’investimento. Chi li gestisce può buttarli nel cesso anziché farli fruttare

Non si era mai sentito che si investisse nel Calcio, attività fallimentare per eccellenza, non essendoci squadra che non sia in deficit e piena di debiti. Non può esserci guadagno. A buttarci i soldi esordirono gli americani con 400 milioni di dollari per l’acquisto di quote dell’Atalanta, proprio nel momento in cui la squadra entrava in crisi. Ora ci provano gli arabi che offrono centinaia di milioni di dollari per acquistare il Milan. Era più saggio Gheddafi, che, per fare divertire il figlio investiva pochi soldi nel Perugia. Chissà se domani gli investitori si sveglieranno e cominceranno a calci nel sedere
Fare entrare Finlandia e Svezia nella NATO, Ucraina e Georgia nell’Unione Europea vuol dire sfidare Putin e la Cina

All’Italia e agli altri paesi occidentali conviene, Signora Premier? Non è meglio prendere in considerazione la proposta di pace di XI Jinping che prevede il mantenimento dell’integrità territoriale dell’Ucraina? Come mai non si prende in esame e non se ne discute? È meglio continuare a combattere? Qualcuno ha idea di come possa andare a finire questa guerra? La pace, come la libertà e la democrazia hanno un costo, talvolta anche esoso. Ma conviene pagarlo e accettare persino condizioni che non si condividono. Se no, il prezzo dell’alternativa può essere distruzione, schiavitù e la vita.