Qualificazione al mondiale, prima in casa la Macedonia e poi la vincente tra Portogallo e Turchia, in sede da sorteggiare. Il cammino dell’Italia per il campionato del mondo è tutto qui. Facile? Difficile? Spaventa CR7?
La realtà è che gli azzurri sono una squadra normale, ottima, imbattuta per non so quante partite, una trentina, primato levato all’èra Vittorio Pozzo, eppure vulnerabili.
Restiamo da mondiale
Volevo riabilitare Giampietro Ventura, mi sarebbe piaciuto, nel senso che a mio avviso è stato lapidato in maniera eccessiva. Certo, ha sbagliato tanto, dalla sfida del girone con la Spagna, persa 3-0, si è fatto prendere dall’ansia, cercava i fantasmi, gli spioni, i traditori, l’ha gestita male e così arrivò l’1-0 in Svezia, su autorete di De Rossi, e lo 0-0 a San Siro, non dissimile dallo 0-0 di Belfast, con l’Irlanda del nord.
Le nostre colpe
L’Italia di Mancini è agli spareggi perchè si è fatta recuperare a Firenze dalla Bulgaria, 1-1, da una nazionale che in Svizzera ne ha presi 4, a zero. L’Italia non è ancora in Qatar perchè Jorginho ha sbagliato due rigori, uno per ciascuna sfida con gli elvetici, dopo avere fatto il rigore nella finale europea in Inghilterra.
Se manca qualcuno
L’Italia non è sicura di tornare al mondiale perchè senza Chiellini perde compattezza, senza Verratti si perdono geometrie e ritmo, senza Immobile profondità. Belotti si è involuto, Scamacca e Raspadori sono acerbi, manca giusto un gran centravanti, per finalizzare le trame.
La formula per il mondiale
Bisognerebbe sempre calcolare bene tutto, a partire dalla formula. Agli Europei, allargati, a 24 squadre, è molto facile qualificarsi. Ai mondiali è dura, persino a 32 formazioni, perchè si vogliono tutelare i continenti meno competitivi, levando posti all’Europa. Sono solo 13, quindi praticamente la metà rispetto alle qualificate per gli Europei.
E se…
Se l’Italia non dovesse farcela, sarebbe virtualmente la 14^ nazionale in Europa, mortificante, certo, tutto quello che vogliamo, ma non ci sarebbe bisogno di irridere. Perchè allora dovremmo irridere tutte le squadre italiane che in Champions escono ai gironi e qualche volta persino al turno preliminare.
Piuttosto, la formula. Complicata
Partita in casa, nel primo turno, ma secca, direi con tempi supplementari e rigori. Potrebbe persino capitare che la Macedonia del caso si arrocchi in difesa, alla Fabrizio Castori, per considerare il calcio di questo millennio, e resista a oltranza, arrivando a giocarsela dal dischetto. Dove, secondo Arrigo Sacchi, vince chi ha meritato di più sul campo, ma mica è detto.
Occhio al secondo turno per arrivare al mondiale
E il secondo turno sarà più complicato, con avversario di caratura superiore.
Ricordiamo come l’Italia ha vinto l’Europeo, con due successi ai rigori, in semifinale e finale, rarissimi, nella storia del calcio, e non era stata affatto superiore alla Spagna.
A Belfast non eravamo noi
A Belfast ha combinato pochino, con la Svizzera poteva vincere, certo, ma i rossocrociati non hanno rubato troppo. Spesso, il risultato condiziona i giudizi. L’Italia di Mancini è gradevole, palla a terra, triangola, avanza, manca solo di un Lewandowski e simili, la merce più rara.
Il mio sogno mondiale
Mi piacerebbe se il campionato mondiale di calcio fosse a girone all’italiana, durasse magari 4 anni, o almeno 2, 32 squadre che si affrontano in gare di andata e ritorno. In tal caso, non so come si piazzerebbe l’Italia.
Capello e Conte sono formidabili, nella corsa lunga, come Mourinho, nel tabellone di Champions hanno quasi sempre perso. E il mondiale è una super Champions, in quanto compresso.
Restiamo tra i migliori per il mondiale
L’obiettivo vero dell’Italia deve sempre essere il quarto mondiale, dal momento che fuori dall’Europa è difficile identificare più di due nazionali migliori della nostra, oltre a Brasile e Argentina.