Titolo mondiale tanto atteso per la nazionale ai Mondiali Pista Juniores sul velodromo del Cairo, in Egitto. Lo conquista uno dei talenti più cristallini del nostro settore endurance: Samuele Bonetto, già campione europeo di specialità. Il ragazzo di Busta di Montebelluna che corre per l’Uc Giorgione presieduto da Leopoldo Fogale, diretto in ammiraglia da Giuseppe Parolisi, ripete quanto già realizzato in occasione dei continentali in Olanda. Nelle qualificazioni segna il secondo tempo, alle spalle di un tedesco (in questa occasione Schroeder). In finale, però, migliora ancora il suo personale che rappresenta anche il record italiano juniores. Con 3’12”351 tiene dietro l’avversario e veste la maglia iridata. Il settore endurance regala anche un’altra grande soddisfazione, a conferma che Marco Villa può contare su un gruppo di giovani che promettono bene. Infatti sul terzo gradino del podio sale Andrea Violato, 18enne di Monselice, che supera un altro tedesco, Ben Felix Jochum, nella finale per il bronzo, con il tempo di 3’14”214.

“Direi una gran bella giornata – esordisce raggiante Marco Villa – che va al di là dei risultati. Credo che dopo le medaglie Olimpiche che hanno coronato un lavoro partito da lontano e da zero, questi risultati nel settore giovanile vanno a sottolineare ancora di più il lavoro di scouting e di metodologia che facciamo. Sono felice per i ragazzi, per me e per tutto il mio staff, a partire dai miei collaboratori Diego Bragato (trevigiano di Motta di Livenza, ndr) e Fabio Masotti fino ad arrivare ai massaggiatori ed ai meccanici che ormai lavorano in sintonia e sono tutti partecipi dagli allenamenti alle gare”.
Quartetto d’argento con Delle Vedove, Mion, Olivo e Violato. Ursella di bronzo nello Scratch

La Borgo Molino Rinascita Ormelle e la Work Service si portano a casa quattro medaglie dai campionati del mondo Egitto. Per la società trevigiana l’argento di Alessio Delle Vedove nel quartetto e di Lorenzo Ursella nello scratch, per il club padovano l’argento di Violato e Mion nel quartetto; la medaglia l’avevano già messa al collo entrando nella semifinale per l’oro. I veneti Andrea Violato (Work Service), Alessio Delle Vedove (Borgo Molino Rinascita Ormelle), Samuele Mion (Work Service), il pordenonese Bryan Olivo (Uc Pordenone) e Lino Colosio, sapevano che per arrivare all’oro avrebbero dovuto superare se stessi. La Germania, infatti, già nelle qualificazioni aveva fatto intendere di avere tempi migliori dei nostri ragazzi nell’inseguimento a squadre. Così è stato. Al termine di una finale combattuta il quartetto azzurro conferma l’argento. Nello spazio di pochi minuti è arrivata la quarta medaglia di questa spedizione, ad opera del friulano Lorenzo Ursella che corre per il team trevigiano Borgo Molino Rinascita Ormelle. Il 18enne friulano di San Daniele, nello scratch, è stato autore di una gran bella volata che avrebbe meritato destino migliore.
Mattia Predomo bronzo nello sprint

Si arricchisce il palmarès dell’Italia con Mattia Predomo dell’UC Trevigiani Campana Imballaggi Geo&Tex 2000: ha conquistato oggi il terzo posto nella specialità Sprint e un sesto posto nella specialità Keirin. L’atleta altoatesino di Bronzolo (Bz), oltre al titolo di Campione Italiano nella Velocità a Dalmine lo scorso luglio, si era aggiudicato un ottavo posto ai Campionati Europei in Olanda ad agosto nella Velocità. “Sono molto contento e soddisfatto del mio risultato” commenta Mattia Predomo “è la prima volta che partecipo ai Campionati Mondiali e per questo non mi sento affatto arrivato al traguardo, anzi questa mia partecipazione sarà di sicuro un nuovo inizio per me ed uno spunto importante per capire come posso migliorarmi”. Andrea Violato (4°) e Lorenzo Ursella (5°) nel chilometro vinto dal russo Skorniakov
Il nuovo pullman della nazionale è della ditta Buzzatti di Sedico

Due o quattro ruote e un comune denominatore: la strada. Per uno lo stadio naturale, per l’altro un fondamentale strumento per costruire esperienze e guardare al futuro. Il legame che c’è tra Buzzatti e il ciclismo non è un segreto, l’azienda di trasporti con sede a Sedico, in provincia di Belluno, è sempre stata profondamente innamorata di questo sport e, in passato, ha avuto anche esperienze nel mondo del professionismo, prima con Liquigas e poi con Cannondale. Una nuova partnership sancisce la volontà del brand di continuare questo intenso rapporto con le due ruote, Buzzatti sarà infatti sponsor del bus della Federazione Ciclistica Italiana e accompagnerà la Nazionale durante le trasferte, oltre che nei cruciali momenti del pre e del dopo gara. Una sponsorizzazione che ha un grande significato dal punto di vista dell’awareness: come altre realtà italiane hanno dimostrato negli ultimi anni, il ciclismo rappresenta una possibilità sempre più interessante per le aziende e l’obiettivo di questo accordo è proprio riuscire a creare opportunità commerciali, aumentare la visibilità ed esplorare nuovi mercati oltre che ad rafforzare il legame con il Nord Europa, dove Buzzatti conta la maggior parte delle proprie tratte.
“Siamo felici di aprire questa collaborazione con la FCI” ha dichiarato Mario Buzzatti, CEO di Buzzatti Trasporti, “sarà un po’ come essere nel mezzo dell’azione, una cosa che piace molto alla nostra famiglia, che ci esalta e ci motiva. Con questo sport non condividiamo solo la strada ma anche molti valori. Uno su tutti, la sostenibilità. Il ciclismo è una disciplina ad impatto zero e la bicicletta è il mezzo più ecologico che esista per gli spostamenti. Negli ultimi anni, il trasporto su rotaia è diventato il nostro core business, questo ci ha dato la possibilità di ridurre drasticamente le emissioni di CO2, continuando a crescere con una coscienza green e conciliando l’efficienza delle consegne con il rispetto e la tutela dell’ambiente”.
“Voglio ringraziare Mario Buzzatti che è un grande appassionato di ciclismo. Con la sua azienda, di logistica intermodale, presta grande attenzione all’ambiente e ritiene la bicicletta il mezzo green per eccellenza. Una realtà che nasce in un territorio, quello del bellunese, dalla forte tradizione ciclistica. Una tradizione che anche noi, come Federazione, portiamo avanti e veicoliamo in giro per il mondo. In pratica la stessa cosa che Buzzatti fa con il suo lavoro di azienda italiana che si confronta sul mercato internazionale. Un’unione di forze che porterà sicuramente ad un interscambio profittevole per entrambi.” Spiega Cordiano Dagnoni, presidente della FCI.