“Di veramente mio ho dato a Maigret una regola fondamentale della mia vita: comprendere e non giudicare, perché ci sono soltanto vittime e non colpevoli”. Pagina letteraria che si apre con un omaggio al grande Georges Simenon, morto a Losanna il 4 settembre 1989. Dovremmo annotare sul taccuino la sua frase d’apertura, buon deterrente al clima di odio e violenza verbale che pervade ogni frammento della comunicazione contemporanea. Lo scrittore si adatta alla perfezione alla settimana entrante pervasa dagli eventi cinematografici del Lido di Venezia, le sue opere sono state spesso adattate al cinema e alla televisione, circa 170 produzioni in tutto il mondo. Tra gli scrittori più prolifici, centinaia di romanzi, molti sotto pseudonimo. Tiratura monumentale: oltre settecento milioni di copie. Alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1965 Marcel Carné presentò il film: ”Tre camere a Manhattan” tratto proprio dall’omonimo romanzo di Simenon. Era in concorso, Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile ad Annie Girardot. Piccola annotazione, nel film appare una comparsa, è la sua prima apparizione cinematografica, ma non c’è dubbio, farà molta strada: Robert De Niro.
Il piacere di leggere con la Lovat
Ma è arrivato il momento di entrare nei meravigliosi luoghi della nostra fantasia, la Libreria Lovat con sede a Villorba (Treviso) e Trieste. Specchio dell’editoria e punto di confronto importante sulle novità e il gradimento dei lettori.
Ecco la classifica dei primi dieci che per sinergia con Venezia definiremo: leoni d’oro.
- Perrin – Tre – E/O
- Perrin – Cambiare l’acqua ai fiori – E/O
- Trevi – Due vite – Neri Pozza
- Auci – L’inverno dei leoni – Nord
- Miller – Circe – Marsilio
- Miller – La canzone di Achille – Marsilio
- Molesini – Il rogo della Repubblica – Sellerio
- Auci – I leoni di Sicilia – Nord
- Tuti – Figlia della cenere – Longanesi
- Manzini – Vecchie conoscenze – Sellerio
Perrin sempre la più letta
Li sentiamo tutti come vecchi amici, recensiti le scorse settimane e apprezzati. Indubbiamente molte di queste opere potrebbero diventare anche materiale per una sceneggiatura cinematografica, dai romanzi di Valérie Perrin tuttora in testa alla classifica, alla monumentale saga dei Florio di Stefania Auci. La scrittrice ha portato il ruggito dei suoi leoni con la parabola gloriosa e tragica di una famiglia che, per qualche istante, dalla Sicilia ha illuminato il mondo.
Ancora ai primi posti Madeline Miller, l’autrice di Boston sta scalando le classifiche mondiali grazie al raffinato e originale racconto dei miti classici da Achille alla maga Circe.
Due investigatori a contendersi le prime posizioni
A proposito del commissario Maigret, in classifica ci sono ben due investigatori, celebri e molto amati. Il vicequestore scontroso e malinconico Rocco Schiavone di Antonio Manzini: “Vecchie conoscenze” (Sellerio) e il commissario Teresa Battaglia anche lei ruvida e spigolosa, personaggio magistralmente raccontato da Ilaria Tuti: “Figlia della cenere” (Longanesi).
Il premio Strega
Al centro dell’attenzione il premio Strega 2021: “Due vite” (Neri Pozza), Emanuele Trevi rende omaggio a due talentuosi scrittori italiani prematuramente scomparsi.
Sempre in classifica Andrea Molesini grazie al suo straordinario romanzo “Il rogo della Repubblica”(Sellerio). Lo scrittore veneziano ha vinto il Campiello nel 2011.
Il Campiello
Il Campiello, uno dei premi più importanti e ambiti, quest’anno è stato organizzato per la prima volta all’Arsenale di Venezia, presidente della Giuria dei Letterati, Walter Veltroni. Serata che si è aperta con un omaggio al grande scrittore Daniele del Giudice scomparso ai primi di settembre a Venezia. In questa serata avrebbe dovuto ricevere il Premio Campiello alla carriera. Sono giorni terribili, ha dichiarato alla stampa Massimo Cacciari grande amico dello scrittore, “due settimane fa se n’è andato Gino Strada e ora Daniele Del Giudice”.
Le vincitrici
Due donne si aggiudicano l’ambito premio. Il Campiello Giovani è andato ad Alice Scalas Bianco con “Ritratto di Parigi”, il Premio Campiello a Giulia Caminito con “L’acqua del lago non è mai dolce”.
Del Giudice
Daniele Del Giudice era appassionato di volo. Passione che portò in una serie di racconti nel prezioso libro : “Staccando l’ombra da terra”, con episodi della sua esperienza come pilota, ma anche dell’ultimo volo di Antoine de Saint Exupery, partito da Bastia e mai più tornato. E con questa frase del leggendario autore de “Il piccolo principe” ci salutiamo. Buona lettura!
“Mi domando, disse, se le stelle sono illuminate perché ognuno possa un giorno trovare la sua”.
Dott.ssa Elisabetta, il suo appuntamento con la letteratura e con le Librerie Lovat diventa sempre più interessante e ci aiuta a conoscere le vicende letterarie del suo Nord Est che si rivela sempre più regione di valore economico, ma anche culturale. Il ricordo e l’omaggio a Daniele del Giudice è commovente, purtroppo non ha avuto la gioia di ricevere il Premio Campiello alla carriera, ma gli scrittori di talento durano più della loro vita temporale e biologica. Perrin e Miller occupano gran parte degli interessi dei lettori, sono nomi che dovremo conoscere meglio, insieme ai loro testi. Come sempre è bello il suo incipit dedicato oggi a Georges Simenon e il suo collegamento alla Mostra del Cinema. Dott.ssa Elisabetta grazie per presentarci ogni settimana nella sua rubrica delle pagine intelligenti che andrebbero lette tutte, ma almeno è già qualcosa sapere cosa c’è di nuovo da leggere.