Milva è scomparsa nella giornata del 24 aprile: è stata e sarà per sempre considerata una delle più grandi voci italiane. Aveva 81 anni ed è morta nella sua abitazione, con la segretaria Edith e la figlia, Martina Corgnati, critica d’arte, come viene comunicato in una nota stampa. Una lunga malattia non le ha lasciato scampo.
La conferma
Lo ha confermato la figlia, spiegando che la madre era malata da tempo di Alzheimer. La famiglia in questo momento sta organizzando l’ultimo saluto all’artista.
Carriera internazionale
Dalle balere con il nome d’arte di Sabrina alla canzone popolare, al teatro di Bramieri, passando per Riondino e Giorgio Strelher. Milva è stata un’artista a tutto tondo, capace di interpretare con passione i successi di Franco Battiato, di Ennio Morricone, di Astor Piazzolla, ma anche le canzoni dei grandi compositori greci, francesi e tedeschi. Milva, pseudonimo di Maria Ilva Biolcati, era nata il 17 luglio 1939.
Milva e il premio alla carriera
Nel 2018 le è stato assegna un premio alla carriera sul palco del Festival di Sanremo. Proprop a causa della malattia, premio ritirato dalla figlia Martina Corgnati. Una delle sue ultime apparizioni in tv è stata nel 2010 da Massimo Giletti a “L’Arena” su Raiuno, nel quale raccontava le ragioni del suo abbandono delle scene. In collegamento in quell’occasione, c’era anche Paolo Limiti.
L’ultimo lavoro
L’ultimo suo disco infatti risale proprio a quell’anno. Il disco si chiama “Non conosco nessun Patrizio” e contiene nove cover di brani di Franco Battiato più un inedito (che dà il nome all’album) scritto sempre da Battiato.
Chi era Milva
Definita comunemente “La Rossa” per il distintivo colore dei suoi capelli, negli anni ha ottenuto una popolarità enorme anche all’estero, varcando anche i confini europei e arrivando persino in Corea e Giappone. Definita anche la Pantera di Goro, la sua voce inconfondibile ne ha fatta una delle regine della musica italiana.
Tra le canzoni più conosciute del suo vastissimo repertorio ricordiamo “Alexander Platz”, “Sogno di libertà”, “La filanda” e la sua interpretazione di “Bella ciao”. E oggi, 25 aprile, festa della liberazione, ci piace ricordarla proprio con questa canzone