Negli ultimi anni Only Fans si è fatto conoscere come una delle piattaforme social più frequentate, ma allo stesso tempo controverse del web. Nasce nel 2016 come spazio per creator in cui potevano scambiare e proporre contenuti esclusivi ai loro follower, dietro pagamento a differenza di altri social come Instagram Facebook in cui la pubblicazione dei contenuti è libera. Questo social esplose nel periodo della pandemia Covid-19, in quel contesto divenne un fenomeno di massa: poteva essere un modello di guadagno per migliaia di persone alla ricerca di guadagni extra. Dopo la popolarità, però, è arrivata la lente d’ingrandimento del fisco e il dibattito sociale.
Cos’è Only Fans

Su Only Fans i creator caricano dei contenuti riservati ai soli abbonati, che possono pagare mensilmente o per singoli contenuti. Ciò che rende questo social differente dagli altri è il non essere impostato sulla visibilità gratuita, ma sulla monetizzazione diretta.
I contenuti del social sono variabili dal fitness, alla cucina, dall’arte alla musica, ma la notorietà è derivata dai contenuti “per adulti”, che rappresenta la fetta più significativa del traffico di contenuti e dei relativi guadagni.
Molti creator raccontano di aver trovato in questo social una fonte di reddito stabile e remunerativa; va però fatto presente che i guadagni elevati di cui si parla sono appannaggio di una ristretta minoranza, la maggior parte guadagna cifre modeste e richiede un investimento in termini di tempo, promozione e creazione di contenuti sempre appetibili e di interesse.
La Tassazione su Only Fans

In Italia, come in molti altri Paesi, il reddito derivante dalla piattaforma è soggetto a tassazione, poiché i creator sono dei veri e propri imprenditori digitali e devono giocoforza aprire una partita IVA, quando superano certi scaglioni, dichiarare i propri guadagni e versare le imposte, tra cui appunto l’IVA e i contributi previdenziali.
Grazie alla tracciabilità dei pagamenti digitali, l’agenzia delle Entrate ha potuto monitorarne i flussi e controllarne la legalità. Molti creator, specialmente nelle prime fasi, inconsapevoli dell’obbligo fiscale, hanno dovuto fare i conti proprio con il Fisco.
Per chi decide di entrare in questo social non esiste un profilo unico e definito, può spaziare da studenti, professionisti del fitness, mamme single, fino a sex worker; la maggior parte lo sceglie per arrotondare, come seconda entrata, per alcuni diventa invece un lavoro a tempo pieno. L’idea è quella di monetizzare la propria immagine e competenze senza l’ausilio di agenzie e intermediari.
Guadagni: tra sogno e realtà

Only Fans ha rivoluzionato la monetizzazione come concetto, offrendo al creator, che inserisce contenuti, l’80% dei ricavi dagli abbonamenti mance e contenuti a pagamento, tuttavia i guadagni variano notevolmente da soggetto a soggetto, non è detto che tutti quelli che sono nel social si arricchiscano facilmente, i dati riportano una media globale di circa 1.300 dollari all’anno, poco più di 100 dollari al mese.
La media in Italia è tra i 500 e i 2000 euro al mese per quelli che sono i creator più attivi. Vi sono poi i casi rari dei top creator che guadagnano anche 100.000 dollari al mese. Va tenuto conto però che solo l1% dei creator genera il 33% dei ricavi totali della piattaforma.
E’ necessaria la Partita IVA e l’iscrizione all’INPS?

Il creator che guadagna su Only fans è un vero imprenditore digitale, con specifici oneri, obblighi fiscali e contributivi ecco un esempio di come funziona secondo le regole italiane la tassazione, va considerato che e proprio lavoratore autonomo tutti i compensi ricevuti, anche tramite bonifico o PayPal sono tassabili, che siano pochi euro o migliaia, vanno tutti dichiarati alla Agenzia dello Stato.
Quindi serve una partita IVA, se l’attività è abituale e continuativa, anche se svolta da casa, se si superano i 5000 euro annui lordi, che è considerato il limite massimo per i compensi occasionali.
Viene consigliato dai fiscalisti il regime forfettario Flat Tax al 5% o al 15% per chi guadagna fino ad 85.000 euro l’anno, con la conseguente apertura della partita IVA il creator deve iscriversi alla Gestione Separata Inps, versando contributi sul reddito netto con un’aliquota all’incirca del 26 07%.
La Fatturazione su Only Fans

Anche se OnlyFans ha sede in UK i pagamenti, definiti reddito estero per il fisco italiano, comportano l’emissione, compilazione del modello Intrastat, dopo il superamento di certe soglie l’indicazione dei compensi nel Modello Redditi PF annuale.
I Rischi ed i controlli e le relative sanzioni per Only Fans

Si deve fare molta attenzione alla lente di ingrandimento che l’Agenzia delle Entrate ha da tempo posto su queste dinamiche attraverso controlli bancari e incrocio dei dati tracciabili. In molti casi, infatti, le sanzioni sono pesanti, fino al 240 % delle imposte evase in caso di mancata dichiarazione e con controlli retroattivi fino a 5 anni.
Da alcuni calcoli effettuati facendo degli esempi si mette in evidenza che molto spesso il tanto acclamato arricchimento può essere una fake.
Partendo da un guadagno lordo mensile di 2000 euro, con il regime forfettario di cui si parlava, dopo i calcoli di tassazione e previdenza si aggira ad un guadagno di 1.450 euro mensili netti.
Se il calcolo fosse fatto su un guadagno medio basso di 800 euro al mese, il netto mensile sarebbe di 580 euro.
I soldi facili di Only Fans un mito che costa caro


Guadagnare, facilmente e in fretta, un mito che sembra non essere come per altri social così veritiero. “Piuttosto che fare quel lavoro per così poco, vendo le foto dei miei piedi su OF». Cioè, su Only Fans. Che dal 2018 è di proprietà di Leo Radvinsky, imprenditore ucraino naturalizzato statunitense. Oggi Only Fans conta oltre 85 milioni di utenti registrati, di cui 1 milione di creator. Ma davvero è così facile diventare ricchi attraverso questa piattaforma? La realtà, anche mettendo da parte per ora ogni considerazione morale, è un po’ più complessa.
Partiamo dal fatto che chiunque, a patto sia maggiorenne, può regalare contenuti (di qualunque tipo) o venderli sulla piattaforma, attraverso abbonamenti che vanno dai 4,99 ai 49,99 dollari, il 20% dei guadagni di ogni creator lo trattiene Only Fans. Non solo. Secondo gli esperti, solo il 3 o 5 % dei fan di un creator è disposto a pagare. Per questo il guadagno medio mensile su OF è attestato attorno ai 150 euro.
Il 10 per cento dei creator riesce a fatturare più di 1.000 euro, mentre solo l’1 per cento arriva a guadagnare anche oltre 20mila euro con punte molto più alte (anche di centinaia di migliaia di dollari) per quei pochissimi che vantano milioni di fan. Altro mito da sfatare: guadagnare davvero su questa piattaforma non solo non è facile come si crede, ma anche impegnativo in termini di tempo, risorse ed energie. Bisogna esibirsi sulla piattaforma diverse ore al giorno e praticamente ogni giorno.
Il proprietario di Only Fans

Mentre il proprietario di OF Radvinsky, solo negli ultimi due anni, ha incassato 517 milioni di dollari, i creator – alle prese con una concorrenza sempre più agguerrita e numerosa – per avere visibilità si sono spinti sempre più oltre, vendendo anche la propria intimità. Una delle voci di guadagno su OF è infatti rappresentata dalla vendita agli abbonati di foto o video “su richiesta”. Con tutto ciò che ne consegue. Senza contare che ogni filmato è destinato a restare nel web per anni. Anche quando i creator di oggi, magari avranno radicalmente cambiato idea.
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