“Il trattamento precoce con molnupiravir, un antivirale orale iniziato entro 3 giorni dall’inizio dei sintomi, ha ridotto il rischio di ospedalizzazione. E anche di morte negli adulti non vaccinati a rischio affetti dalla malattia da coronavirus 2019 (COVID-19). Secondo lo studio internazionale coordinato dalla MERCK pubblicato poco prima di Natale sul New England Journal of Medicine il 16 dicembre 2021”.
Molnupiravir, l’antivirale orale
Un totale di 1433 adulti non vaccinati e non ospedalizzati con un COVID-19 confermato in laboratorio da lieve a moderato, entro 3 giorni dall’inizio dei sintomi, e almeno un fattore di rischio per una malattia da COVID-19 grave (obesità, età avanzata, diabete mellito) sono stati selezionati. Questo per ricevere, a caso, 800 mg di molnupiravir (n=716). Oppure un placebo (n=717). Due volte al giorno per 5 giorni, entro 3 giorni dall’inizio dei sintomi.
L’antivirale orale blocca la replicazione
Nel complesso, la superiorità del molnupiravir è stata dimostrata dall’analisi ad interim. Grazie al quale il rischio di ospedalizzazione per qualunque causa o il rischio di morte fino al 29° giorno compreso è stato significativamente più basso fra i trattati con molnupiravir. Il molnupiravir agisce creando un virus difettoso, facendolo mutare in maniera anomala e così bloccandone la replicazione.
Funziona
Dal punto di vista della sicurezza, la percentuale dei partecipanti con almeno un avvento avverso è stata simile nei due gruppi. 30% nel gruppo del molnupiravir, 33% nel gruppo del placebo. “In questo studio il molnupiravir avrà un risultato efficace per il trattamento del Covid19 e senza evidenti problemi di sicurezza. Se iniziato entro 5 giorni dall’inizio dei segni e dei sintomi in questa popolazione di adulti non ospedalizzati e non vaccinati. Che erano a rischio di progressione verso la malattia grave.”
L’antivirale orale presto in Italia
“Abbiamo finalmente la prima vera terapia domiciliare per via orale efficace. Anche per i pazienti a rischio (over 60, obesi, cardiopatici, trapiantati, oncologici, leucemici) con l’infezione appena contratta da 3 giorni. E che è stata approvata recentemente dalla Food and Drug Administration (FDA) e che sarà disponibile in Italia alla fine del 2022”. “Già il Regno Unito e Danimarca stanno usando il farmaco mentre la Francia la Germania e l’Italia si stanno assicurando la terapia.