Dai micro – influencer alle celebrità sui social media, tante le opportunità per i brand di creare awareness e nuove vendite grazie ai trend – setter. Ma occorre una precisa stra-tegia per scegliere testimonial canali e obiettivi nel rispetto delle regole della pubblicità. Con una parola d’ordine: fiducia. Oggi un volto può essere stratega di marca pur non essendo partner dell’Azienda stessa. Così ci dimostrano molti brand distanti tra loro come tipologia di prodotto o mercato. Volare sulle ali dei social, come alternativa ai media tradizionali, è diventato parte del business, che si tratti di lusso, viaggi, alimentazione o dolciumi.
Come funziona l’influencer
L’influencer micro o big oggi fa rima con strategia. Inoltre il business model si è evoluto dalla prima fase di affigliazione, in pratica dalla foto del prodotto e i like, alla partnership. Il concetto di strategia supera gli schemi delle operazioni seguite solo perché coinvolte le celebrities. I testimonial affiancano e disegnano la comunicazione per e con i brand, capaci di veicolare un’immagine spingendo la marca verso i propri followers.
Marketing e comunicazione. Nuove strategie con l’influencer
Il nuovo concetto di comunicazione è il riunire tanti amici di un brand o prodotto che condividano gli stessi valori, capaci di rafforzare il concetto del fare sistema a tutto vantaggio della sostenibilità del dichiarare. Chi tra le Aziende ha intercettato questi cam-biamenti del mercato oggi ha la possibilità di creare con gli influencer, contenuti e strategie in ottica omnicanale per i brand, siano multinazionali, medie e piccole Aziende. Se fino a qualche anno fa gran parte di questa disciplina aveva come canale privilegiato i blog e i siti degli influencer, oggi si utilizzano maggiormente i canali social più adatti al topic stesso.
Conquistare la fiducia è basilare
L’influencer marketing funziona grazie all’elevata fiducia che gli influencer hanno accumulato sui socialda parte dei propri seguaci. I loro consigli vengono percepiti come una forma di potentesocial proof per i potenziali Clienti di un brand. Concretamente come fare influencer marketing. Una corretta strategia deve comprendere una serie di step e non può lasciarsi trasportare dal semplice entusiasmo, scegliere un canale principale su cui fare scouting in base al proprio target di utenti, le proprie buyer personas e la tipologia di output che vogliamo ottenere.
Preparare un plan per l’influencer
Settare un budget e capire come remunerare il lavoro degli influencer, poi iniziare a fare outreach, cioè ricerca e selezione attiva di profili in linea con il prodotto, servizio o marchio che vogliamo promuovere. Qui la domanda principale riguarda la dimensione dei profili stessi. Dipende molto anche dal budget a disposizione del brand.
La scelta giusta
Pretendere di raggiungere ed ingaggiare celebrities da svariate centinaia di migliaia di seguaci avendo a disposizione solo prodotti di nicchia, possono essere più indicati i nano o micro influencer cioè quegli account che hanno su IG dai 2.000 ai 10.000 followers, spesso molto specializzati e con un alto engagement rate sulla propria fanbase. Le tipologie di collaborazione possibili sono molte: creare recensioni, dirette con altri soggetti coinvolti o con i portavoce dell’azienda stessa, video – tutorial, contenuti spiritosi e ingaggianti, sondaggi e give – away per i follower, ricette e contenuti più strutturati come guide e approfondimenti a firma del testimonial, che diventano asset di qualità per il marchio.
Influencer positivo ma con le dovute accortezze
Ci possono essere anche degli aspetti negativi per l’influencer marketing? In linea di massima no, ma bisogna prestare attenzione a ciò che la normativa impone come esplicitazione del carattere contrattuale di queste collaborazioni. Essenziale mettere in pratica tutte le necessarie accortezze dal punto di vista legale: una collaborazione di tipo promozionale va sempre indicata, onde evitare di incorrere in sanzioni, sia per l’azienda che per l’influencer.