Dopo un caso di COVID e il conseguente rinvio della partita in casa del Vittorio Falmec, l’Union Pro ha iniziato la sua stagione e contro il Montello ha trovato il suo primo punto. Tra le incognite sportive di un campionato che riparte nella sua forma tradizionale dopo due anni e le norme vigenti ancora dettate dall’emergenza sanitaria, il Presidente Lorenzoni si interroga sulla stagione che è appena cominciata e che ha tanto da raccontare.
Presidente, ci può spiegare e presentare i protocolli che l’Union Pro è tenuta a seguire?
“Il protocollo è quello della FIGC, quindi le regole sono ben chiare. Attualmente la massima capienza consentita è del 50%, anche se per noi dilettanti molte volte è più che sufficiente, gli spettatori infatti in uno stadio come il nostro da 2600 posti si aggirano spesso sui 300. Sotto questo punto di vista, potrebbero avere problemi società con impianti più piccoli. Non noi, per fortuna. Certamente, il virus esiste ancora e continua a circolare. Sono a favore del green pass perché garantisce la sicurezza di tutti. Si tratta di uno strumento utile, dobbiamo sfruttarlo”.
La positività di un giocatore e il conseguente slittamento di una partita non potrebbe essere un problema nel corso della stagione?
“Su questo punto c’è un po’ di confusione. Possiamo fare un esempio con le scuole, nelle quali in caso di una positività gli altri alunni fanno il tampone e se quest’ultimo è negativo possono ritornare a studiare in presenza. Nella nostra esperienza, siamo stati tutti messi in quarantena preventiva e detrattiva, dato che il caso è stato scoperto giovedì e noi eravamo in quarantena dalla domenica precedente. Abbiamo applicato la legge alla lettera, anche se rimane il diverso trattamento per gli istituti scolastici, per cui vige di fatto un’altra regola. Siamo davanti a situazioni non proprio chiare su come comportarsi e cosa fare”.
Passando al calcio, è contento dell’Union Pro costruita dal DS e delle prime partite?
“Sì, abbiamo perso e giocato bene contro il San Donà, mentre nell’ultima partita siamo riusciti a portare a casa i nostri primi punti. Dopo due anni anomali e senza aver giocato, il campionato regala già sorprese e alcuni risultati se li aspettavano in pochi. Noi continueremo con i nostri ideali, puntando su una rosa giovane e di vivaio”.
Quali sono gli obiettivi di questa stagione per l’Union Pro?
“Per la prima squadra rimane la salvezza, dobbiamo pensare a mantenere la categoria e poi, se la classifica ce lo permetterà, raccogliere ciò che potremo ottenere. Nel settore giovanile, invece, cercheremo di primeggiare, come sempre. Abbiamo tutte le categorie élite e l’obiettivo è diverso da quello della prima squadra, che rappresenta il coronamento di un percorso. Deve essere l’arrivo, non la partenza”.