Da un vecchio soggetto del grande regista Ettore Scola intitolato all’epoca “Un drago a forma di nuvola”, l’attore e a sua volta regista Sergio Castellitto ha scritto assieme alla moglie Margaret Mazzantini una sceneggiatura di ottimo livello e successivamente ha “firmato” la regia del film “Il materiale emotivo”. La trama vede protagonista Vincenzo, un uomo di mezza età (interpretato dallo stesso Sergio Castellitto), titolare di una bella libreria del centro di Parigi. La sua vita scorre praticamente in una strada a due corsie. Quella del lavoro che lo vede rinchiuso e immerso nei suoi libri dalla mattina alla sera e quella del rientro tra le mura domestiche dove “l’attende” la figlia Albertine, che a causa di un grave incidente stradale si trova costretta su una sedia a rotelle e non accenna assolutamente ad alcuna forma di dialogo…fuori dal mondo e chiusa nel suo mutismo. Come parlare senza parole?
Una comunicazione senza parole ma con i libri
L’unica possibilità di comunicazione col padre è data dai contenuti dei libri preferiti. Diversi i personaggi che ruotano come contorno alla storia, vedi un barbone, un ladruncolo o meglio cleptomane dedito ai libri, un giovane ragazzo napoletano di nome Clemente che tutti i giorni fornisce la colazione a Vincenzo, una coppia d’infermieri e un prete. Tutto ciò non distoglie il protagonista dal tenore triste e silenzioso della sua vita. Cambierà “rotta” all’improvviso con l’arrivo dirompente (soprattutto per la forte personalità) della giovane attrice Yolande (nel film interpretata dall’ottima Berenice Bejo), che riuscirà ad entrare nella testa e nel cuore di Vincenzo. Un vero uragano che gli creerà proprio quella sorta di “materiale emotivo” del quale aveva bisogno per destare la sua vita.
Tante citazioni senza parole
Durante la narrazione ci sono molte ed evidenti citazioni da Goethe a Dostoevsky, da Calvino a Hemingway e ultima ma non ultima la stessa figlia che si chiama Albertine come la donna misteriosa che compare in tutta la Recherche di Proust. Non mancano anche gli “omaggi” al grande cinema del passato tipo il poster del film “Le notti bianche” di Luchino Visconti che s’intravvede appeso all’interno della libreria di Vincenzo.
Il commento a un film che insegna a parlare senza parole
Alla fine possiamo dire si tratta di una storia molto intima dove l’aspetto poetico è dovuto alla sapiente e delicata regia di Castellitto che sovente si lascia andare a dei monologhi dove spesso ritorna la frase “L’attualità uccide”, quasi come un ritornello. Vincenzo e Yolande però si riveleranno quasi incapaci di comunicare un sentimento vero, cosa che invece nonostante il suo mutismo riesce a produrre Albertine a mezzo delle sue incredibili espressioni e in questo è doveroso fare un plauso alla giovane attrice Matilda De Angelis calata meravigliosamente in questo difficile ruolo.
“Il materiale emotivo”. Regia: Sergio Castellitto. Cast: Bérénice Bejo, Sergio Castellitto, Matilda De Angelis, Nassim Lyes, Clementino, Sandra Milo, Alex Lutz. Produzione: Italia (Rodeo Drive con Rai Cinema, Francia (Mon Voisin Productions), USA (Tikkun Productions). Anno:2021. Genere: commedia drammatica. Durata: 90 minuti. Sceneggiatura: Margaret Mazzantini
In programmazione a Img Cinema Candiani
Dal 07 Ottobre
Il materiale emotivo
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