Francesco Uguagliati for president. L’atletica veneta ha scelto: è il dirigente padovano il successore di Christian Zovico alla guida del movimento regionale per il quadriennio 2021-2024. Nell’assemblea elettiva, tenutasi al Palaindoor di Padova, Uguagliati 4.709 voti, pari al 69,2%. Lo sfidante, il trevigiano Aldo Zanetti, si è fermato a 2091 voti (30,8%). Le società rappresentate erano 185 su 227 aventi diritto, pari all’81,50% (6.800 i voti espressi).
Uguagliati, padovano di Camposampiero
Francesco Uguagliati, 65 anni, di Camposampiero, insegnante di educazione fisica in quiescenza e presidente del Cus Padova, dal 2009 al 2012 è stato direttore tecnico delle squadre nazionali della Federazione (dopo essere stato Capo Settore della velocità e Responsabile Nazionale per l’attività giovanile). La sua elezione va letta nel segno della continuità: l’atletica veneta ha apprezzato la presidenza di Zovico, non ricandidatosi per ragioni personali, e Uguagliati ne raccoglie l’eredità: “Sarò il presidente di chi mi ha votato e di chi non mi ha votato Lavoriamo insieme per fare ancora più grande l’atletica veneta”, le prime parole del neopresidente.
Il nuovo consiglio direttivo del veneto: c’è Levorato
Entra nel nuovo Consiglio regionale, da più votata, l’ex velocista azzurra Manuela Levorato, che raccoglie l’ideale testimone passatagli da Sara Simeoni, vicepresidente nel direttivo uscente.Questa la composizione del Consiglio regionale (tra parentesi la provincia di residenza e i voti ottenuti): Manuela Levorato (Padova, 5283 voti), Giulio Zandarin (Padova, 4341), Rosa Marchi (Padova, 4173), Mariano Tagliapietra (Verona, 4147), Vito Vittorio (Venezia, 3810), Marco Zardini (Belluno, 3725), Edoardo Calderaro (Padova, 3720), Oddone Tubia (Treviso, 3441), Stefano Stanzial (Verona, 3368), Alessandro Marcon (Vicenza, 2898), Mattia Picello (Padova, 2818), Daniela Malusa (Verona, 2067). Non eletti: Andrea De Lazzari (Treviso, 1920), Francesca Ginaldi (Treviso, 1770), Mariagrazia Roccaro (Verona, 1760), Marco Bonvento (Rovigo, 1672), Marcello Palazzo (Padova, 1551), Giuliano Corallo (Vicenza, 1231), Roberto Bortoloni (Padova, 429), Gianantonio Romere (Padova, 103), Dario Mutton (Padova, 93). Revisore dei conti (tra parentesi la provincia di residenza). Eletto: Francesco Serena (Treviso) 4340. Non eletti: Federico Loda (Verona) 2043, Antonio Schiro (Rovigo) 391.
Trevisatletica, tricolori di cross da leader
A Campi Bisenzio (Firenze), Trevisatletica raccoglie applausi e si conferma formazione leader anche sui prati. Nella Festa del Cross che, sull’impegnativo tracciato di Villa Montalvo, ha assegnato i titoli italiani individuali e di società, il club del capoluogo della Marca ha ottenuto un lusinghiero 17° posto nella classifica assoluta a squadre su 52 team in gara.
Zanatta; Gobbo e Ghenda sugli scudi
Il risultato è frutto dei piazzamenti di Paolo Zanatta (30°), Simone Gobbo (39°) e Stefano Ghenda (93°). La prova è valsa a Zanatta anche un bel 25° posto nel campionato italiano individuale. Per Trevisatletica è una conferma ai vertici, dopo aver dominato le due prove regionali di qualificazione a Vittorio Veneto e Grumolo delle Abbadesse.
Bellin: “I ragazzi sono stati bravissimi”
“I ragazzi sono stati bravissimi – spiega il direttore tecnico Filippo Bellin, che ha accompagnato la squadra a Campi Bisenzio – per noi è un risultato storico: mai Trevisatletica si era classificata così in alto in un campionato italiano assoluto di cross. Il risultato vale la qualificazione diretta ai Tricolori del 2022 e, oltre a confermarci leader in Veneto, ci colloca al secondo posto tra le società di Nordest (solo i trentini del Valchiese hanno ottenuto un piazzamento migliore, ndr). Meglio di così non poteva andare”.
Ha corso anche l’azzurro Tamassia
A Campi Bisenzio ha corso, a titolo individuale, anche Riccardo Tamassia. L’azzurro non è un crossista, ma ha colto comunque uno splendido dodicesimo posto sui 3 km della prova corta. Per Riccardo si chiude così in bellezza un inverno che l’ha visto emergere anche nell’attività indoor (settimo nei 1500 e ottavo negli 800 agli Assoluti di Ancona). Ora l’obiettivo diventa la stagione outdoor, puntando ancora a 800 e 1.500.