«Si trasforma in un razzo missile con circuiti di mille valvole/tra le stelle sprinta e va». Non negatelo. L’avete letto cantando. Sono le strofe che hanno cambiato le regole del gioco nella tv per ragazzi. Luigi Albertelli scrisse Goldrake Ufo Robot e il sodale Vince Tempera la musicò: era il 1978, un successo transgenerazionale, eterno, intatto. Venerdì 19 febbraio, Albertelli ci ha lasciato. Classe 1934, il paroliere si è spento a 86 anni nella sua Tortona, provincia di Alessandria. Con lui se ne va un pezzo della nostra infanzia. Mangiando libri di cibernetica e insalate di matematica. Un successo che va oltre i tempi. Ma se Actarus piange il suo “papà” lo fa insieme a tanti amici. Da Capitan Harlock, Aran Banjo, Capitan Futuro. Tutti a cavallo di Furia.

Albertelli e le sigle che resteranno per sempre
Firmò i testi di numerosi brani pop da classifica ma nel tempo, acquisita l’aura del Mogol della tv per ragazzi, è stato osannato da schiere di fan soprattutto in qualità di autore delle sigle anni 70 e 80 dei cartoni giapponesi, mai banali, rimaste nell’immaginario collettivo: Capitan Harlock, Daitarn III, Ufo robot su tutte e poi Huck e Jim, Capitan Futuro, Anna dai capelli rossi, Gatchman, Monkey, Astrorobot.
Furia, Drupi e «Ricominciamo»
Albertelli nasce artisticamente come raffinato generatore di testi per i più vari interpreti, da Piccola e fragile cantata da Drupi a Un corpo e un’anima per Wess&Dori Ghezzi. E in un decennio,’69/79, tra il superclassico Zingara scritto per Iva Zanicchi e la sigla dell’anime Remi il tortonese infilò anche evergreen come Furia cavallo del west e lo stracult di Pappalardo Ricominciamo.

Albertelli e il suo segreto
In occasione dei 40 anni di Capitan Harlock svelò l’arma segreta del successo: «La voglia di divertirsi che genera lo slancio purificatore della creatività. È così m’inventai quel “mangia libri di cibernetica, insalata di matematica e a giocar su Marte va” di Goldrake, della cui storia sapevamo pochissimo. Era un momento magico per la canzone italiana».
Sulla pagina Fb Goldrake Generation scorre il commiato di migliaia di ragazzi diventati adulti: «Quando al servizio dei bambini si producono opere professionali in grado di affascinare persone di ogni età, vuol dire che hai realizzato qualcosa di unico. Grazie di tutto Maestro, ci hai regalato l’infanzia più bella».
grazie per aver ricordato che da ragazzi ci ha fatto esultare