Due artigiani triestini decidono di mettere in pratica la loro comune passione e fondano il “Piccolo Liquorificio Artigianale in Trieste Piolo & Max”. L’uno, Max, è un rarissimo esemplare di Istrodanese, mentre Piolo (il cui vero nome è Paolo) è istriano al cento per cento. Nel 2003 hanno intrapreso l’avventura di produrre liquori. Ma occorre riavvolgere il nastro. Siamo nel 2002, l’idea è poco più di una scommessa, i gusti non superano la decina e i clienti sono per lo più gli amici. L’idea però è buona e le buone idee non tardano a decollare.

Piolo: “Con Max ci conosciamo fin dal 1988”
“Con Max ci conosciamo dal 1988, entrambi lavoravamo per una ditta di Trieste che produceva Vermouth – spiega Paolo Basolo, ex sassofonista e dj ska di sera, tecnico enologico di giorno -. Ci teniamo a preservare la storia e tradizione mitteleuropea di Trieste. Ma allo stesso tempo riteniamo fondamentali la ricerca, la sperimentazione e il coinvolgimento costante del nostro team, tutto al femminile. Paolo tiene a specificare che la “&” di Piolo&Max sta per Elena Debetto, l’agronoma, suo braccio destro, fiore all’occhiello in un ambito di retaggio maschile. Il rispetto per l’ambiente e la sostenibilità sono altri capisaldi. Da qui è nata ad esempio l’idea del riuso del vetro delle nostre bottiglie, una pratica per noi ormai quasi ventennale.

Per Paolo e Max non ci sono formule magiche per creare i loro prodotti, ma una grande passione e una profonda attenzione alla qualità delle materie prime. Sono tutte rigorosamente naturali. E, quando possibile, provenienti da agricoltura biologica. Un punto fermo della loro produzione è la moderazione del grado alcolico, abbinata all’armonia e all’ equilibrio dei sapori. I liquori sono così più gradevoli, è più facile apprezzarne i profumi e si lasciano gustare da tutti.
La tradizione mitteleuropea
La tradizione del territorio si riflette soprattutto nell’Amaro Trieste, che trova le sue origini in antiche ricette asburgiche che caratterizzano la storia e la cultura mitteleuropea della città. Ma anche nel PiolinkoMax, una rivisitazione del Pelinkovac, un amaro di tradizione balcanica. L’innovazione e la sperimentazione nelle proposte di liquori quali il Chocoliquor Fleur de Sel e il CioccoTarocco, (cioccolato all’arancio), autentiche delizie cremose, proposte sempre più spesso come dessert”.

Dalla macerazione di spezie nascono insoliti infusi alcolici allo zenzero, al cardamomo, all’erba Luigia, alla Kamokillah una “camomillina della buonanotte a soli 44°”. Mentre dal tipico vino Terrano nasce un liquore dolce, leggero e molto profumato. Non può mancare il Vermouth, un aperitivo che fa ritornare agli anni 80, molto femminile. “Per noi è fondamentale il rispetto della tradizione – prosegue Paolo – tanto che per il nostro Vermouth del Porto Vecchio, abbiano chiesto la supervisione del Maestro vermuttista Cav. Nello Galante, oggi 90enne, prima di scegliere quello definitivo da mandare in bottiglia. Ora stiamo lavorando ad un gin, con 3 mesi di lavorazione, piccole quantità ma con grande qualità. Proponiamo prodotti fuori dal mainstream, cerchiamo delle nicchie di qualità, al di fuori delle mode”.
Sperimentazione, tradizione e innovazione

Le idee nascono da sperimentazione, rivisitazione di ricette tradizionali o idee personali sviluppate ex novo sulla base di propria creatività. In pochi anni i liquori prodotti sono diventati molti e i clienti non si contano più.
Il liquorificio è anche un’officina di sperimentazione di nuovi gusti, dove i clienti vengono accolti calorosamente tra assaggi e consigli. È anche da dove partono le consegne verso parecchie centinaia di ristoratori in tutto il mondo, dall’osteria di provincia al ristorante 3 stelle Michelin. La produzione include 40 differenti prodotti e 13mila litri annui venduti in vari formati.
Nel 2014 hanno aperto in via Felice Venezian 11 a Trieste la Piccola Bottega Spiritosa. E’ il negozio ufficiale dove acquistare e degustare tutti i prodotti artigianali marchiati Piolo & Max e i vini provenienti dall’Istria, prodotti da Leonardo Palčić (cugino di Piolo). Paolo e Max tengono alla conciliabilità tra famiglia e lavoro delle loro dipendenti. Il confronto, partecipazione e il “tifo reciproco” avviene anche nelle proprie di famiglie. E per far fronte in maniera resiliente a questo periodo hanno abbracciato la sfida del passaggio in rete. Organizzano degustazioni virtuali e si possono ordinare i loro prodotti sul sito www.pioloemax.it. Oltre all’interazione costante e “spiritosa” sui social del “Piccolo Liquorificio Artigianale in Trieste Piolo & Max”.